Against everything.

How can I stop myself?

- Melissa Hopkins, 39 anni, ex dottoressa, originaria del Texas. Trasferitasi due mesi fa in un appartamento della capitale, nella quale è stata trovata morta dal conquilino, un certo Jason Smith. L'autopsia va ancora eseguita, ma le foto lasciano immaginare la causa della sua morte - Penelope Garcia, l'esperta informatica della BAU, mostrò ai colleghi e profiler le immagini scattate sulla scena del delitto. Nelle foto, Melissa era stesa sul suo letto in posizione X, ma senza legature su polsi e caviglie. La gola era stata recisa, le lenzuola bianche ormai erano diventate di un rosso molto scuro. Segni di violenza sessuale? Apparentemente non sembrava, ma l'autopsia avrebbe rilevato anche quelli, nel caso ci fossero.

- Come mai siamo stati chiamati a dirigere le indagini su questo caso? Sembra un caso isolato - commentò l'agente Devon Morgan.

- In realtà è il secondo omicidio nell'ultimo mese, sembravano casi isolati - si propose di rispondere l'agente dell'FBI, specializzata in aspetti burocratici e della comunicazione, Jennifer Jereau, comunemente chiamata JJ. - ma, in realtà, penso solo siano due tra i tanti. Garcia .. - fece segno a Penelope, la quale passò alla diapositive successive. Una, due, quattro, sette..dodici vittime nell'arco di due mesi, tutte uccise con lo stesso modus operandi, un taglio netto alla gola, e disposte nello stesso modo delle ultime vittime, Melissa Hopkins e Carol Thompson.

- E non è tutto - continuò a parlare Penelope Garcia - sul muro della camera da letto dell'ultima vittima, Melissa, è stata trovata questa scritta, è stato usato del sangue, da quel che sembra dalle immagini.

"Fermatemi, da sola non so come fare"
Da sola? Il Soggetto Ignoto - o S.I. - era una donna? Dodici vittime in due mesi, ed era stata una donna?

Gavin Hotchner sentenziò - L' S.I sta degenerando, con una media di sei vittime al mese. Non possiamo stare qui a guardare, decollo tra mezz'ora. -

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"E' più facile appoggiarsi a un altro che stare in piedi da solo."Jack London

. Nel jet privato della squadra della BAU .

- Ricapitolando, dodici vittime in due mesi e niente che le accomuna, a parte l'essere donne uccise da un S.I donna. Età diverse, professioni diverse, vite diverse. Perchè mai una persona dovrebbe ucciderle? - l'agente Rossi parlò ad alta voce.

- Magari per soldi - tentò l'agente Morgan.
- No, non penso - rispose la Jereau - alcune delle vittime non vivevano proprio nel lusso. Dubito che l'S.I volesse rubargli qualcosa di valore, soldi compresi -
- Ma potrebbe essere che le vittime dovevano una certa cifra all'S.I. Loro non avranno voluto o non avevano a disposizione tale cifra, e lei ha deciso di ucciderle. -
- No, nulla nel profilo delle vittime fa credere che potessero finire nei guai, o che potessero indebitarsi con qualcuno fino a rischiare la morte - disse l'agente Alexia Blake, con una piccola smorfia, quasi ad indicare che ciò che aveva detto era fin troppo evidente.
- E allora perchè? -
- Non lo so, Devon. Stiamo indagando, è vero, ma non siamo ancora certi di nulla. -

- Se non che è una donna, di età compresa tra i 40 e i 45 anni, probabilmente bianca e risedente a Washington. - se ne uscì una vocina dal fondo del jet. La persona che pronunciò tale frase rimase in silenzio tutto il tempo, sia nella sede della BAU, in Virginia, sia sul jet per la capitale.

Spencer. Il Dottor Spencer Reid. A dispetto di come potesse apparire agli occhi delle persone - molto magro, debole, sempliciotto, nerd, sciocco - in realtà possedeva una forza immane: la sua testa. Era un genio, sì. Con un QI di 187, come non poteva esserlo?

Tutta la squadra si girò verso di lui. Davon, Jennifer, Alexia, Aidan Rossi e Gavin, tutti erano sorpresi.
Ma come poteva essere arrivato a quelle conclusioni sull'S.I solo avendo delle cartelle riguardandi le dodici vittime? E' ovvio, lui era un genio.