Caari lettori e care lettrici, vi rompo già adesso, ahah.
Ricordate, ai primi capitoli? Parlai di una certa Carolyn Johnson, principale sospettata per i dodici omicidi commessi nell'arco di due mesi..
Nel caso non ricordaste bene, andate a dare un'occhiata, in quanto il personaggio di Carolyn sarà decisamente importante, in futuro... ma non vi anticipo nient'altro!
Se non, un'ultima cosa:
Spero di non annoiarvi, ma a questo capitolo ne seguirà un altro - o due - tutti legati a Carolyn; mi serve per farvi ben inquadrare questo personaggio che sarà decisamente protagonista..in futuro!Ed ora, ecco il capitolo..
Jay e Bryanna Johnson si erano trasferiti da una decina di anni nella capitale americana, quando Bryanna restò incinta. Era una femmina, la chiamarono Carolyn.
La loro, tutto sommato, era una vita tranquilla e semplice, a Carolyn non mancò mai nulla, sembravano andare sempre d'accordo.
Carolyn crebbe, lunghi capelli ricci, ramati, le facevano da cornice a quel visino macchiato qui e là da alcune simpatiche e buffe lentiggini, e a quegli occhi azzurri cielo; Carolyn era davvero bella.Un giorno, Bryanna ricevette una telefonata dalla scuola di Carolyn, che allora aveva 18 anni.
La signora Ramirez, preside della scuola, informò Bryanna circa uno spiacevole fatto accaduto nella scuola, nel quale Carolyn era rimasta coinvolta, ma non come vittima."Signora, sua figlia ha avuto una discussione con l'alunna Anne Harris e la situazione è degenerata. Sua figlia, è arrivata a mettere le sue mani attorno al collo della sua compagna, minacciandola di rimangiarsi le parole, altrimenti avrebbe stretto ancora più forte.. Per fortuna dei suoi compagni sono andati a chiamare aiuto, altrimenti non so cosa sarebbe potuto succedere.. Le chiedo di venire a prendere sua figlia, di portarla a casa e di vedere il da farsi .. Per ora, sua figlia verrà sospesa per tutta la prossima settimana, speri che la famiglia Harris non sporga denuncia nei suoi confronti.. La saluto" - e riattaccò.
Bryanna non disse una parola durante la chiamata, rimase in silenzio anche quando arrivò alla scuola, e per tutto il viaggio dalla scuola a casa. Una volta lì, chiese alla figlia spiegazioni. Il suo tono era, stranamente, calmo, amorevole. Ma, la risposta della figlia la fece rabbrividire.
"Si stava mettendo contro di me, le stavo solo spiegando a cosa sarebbe andata in contro. Anne, è solo una povera ragazzina viziata, si meritava che qualcuno le facesse abbassare la cresta. Ammetto che stringerle le mani attorno al collo è stato molto..bello, appagante. Vorrei tanto poterlo rifare.." - rispose.
Dopo quella strana giornata, Carolyn ed i suoi genitori passarono i giorni in cui Carolyn era espulsa da scuola, in casa, come ulteriore punizione. Madre e figlia mantennero l'accaduto per sè, non ne fecero parola con Jay. Mai si parlò di quel fatto; più il tempo passava, più sembrava essere tutto dimenticato.
Finchè, qualche mese più tardi, quando Carolyn compì i suoi 19 anni, non successe un altro episodio simile a quello successo a scuola. Con due lievi differenze: la malcapitata era sua madre, e non si limitò a tentare di strangolarla a mani nude, ma si evolse.
Finiti i pochi compiti di chimica, Carolyn stava dirigendosi verso la cucina, e vide sua madre di spalle, intenta a tagliare le verdure per la cena di quella sera.
Si fermò a guardare sua madre..gli stessi capelli ricci e ramati, legati in una coda fatta molto velocemente, le scoprivano il collo.. Carolyn osservò a lungo quel collo, lo trovava davvero bello, affascinante, sentì le mani tremare e si trovò a guardare sia il collo di sua madre sia l'affilato coltello che stava usando. Un fremito le attraversò il corpo, si sentiva così..eccitata, immaginando il collo di sua madre sotto la lama di quel coltello, quel coltello che lei stessa avrebbe tenuto in mano.Si avvicinò con nonchalance a sua madre, si offrì di aiutarla a tagliare le verdure.
Bryanna sembrava molto sopresa, Carolyn si sarebbe messa ad aiutarla a cucinare? E quando mai? Ma una mano le serviva, quindi accettò, e passò il coltello nelle mani di sua figlia.
Carolyn, a quel punto, non riuscì più ad aspettare. Aspettò che sua madre si girasse, per saltarle addosso e puntarle quel coltello alla gola.
Era parecchio eccitata, le brillavano gli occhi."Carolyn, cosa stai facendo?"
"Ho detto che avrei tanto voluto rifarlo. Dovevo solo trovare la giusta occasione, non trovi? Ti farà parecchio male, immagino.. Oh beh, non voglio di certo farti soffrire, cara mamma.."E, subito, fece scorrere la lama del coltello sul collo della madre, provocando un grosso spargimento di sangue..addosso a Bryanna, addosso a Carolyn stessa, per la cucina, sulle verdure, a terra..
C'era sangue ovunque, e tutto per via di Carolyn. Osservò tutto quel sangue, quel coltello, sua madre, la sua gola..
Si abbassò per osservarla meglio, e vide gli occhi di sua madre imploranti aiuto.
Cosa che Carolyn fece, solo dopo aver pulito tutto, ed essersi dileguata.Bryanna sopravvisse, ma non ricordava nulla di quel giorno, diedero Carolyn per scomparsa.."povera ragazza, veder sua madre attaccata e ferita in questo modo..avrà avuto paura. Ma tornerà, ne sono certo" - pensava suo padre. Ma Carolyn, non si fece viva per giorni, settimane, mesi, anni.
Andò a vivere in un trilocale della capitale, in una zona totalmente distante dalla loro casa, non avrebbero mai potuto trovarla.
Provava diverse sensazioni, diverse emozioni..
Sentiva ancora dentro di sé quell'eccitazione, quel brivido che le attraversò tutto il corpo, al solo pensiero di quel collo, di quelle vene, il contatto con le clavicole..ed il coltello, una lama affilata, il sangue.
Ma provava anche un certo dispiacere, alla fine. Era comunque sua madre, l'aveva messa al mondo, aveva tenuto per sé quello spiacevole fatto della scuola ma..ah, quel brivido non riusciva a farla sentire più di tanto in colpa.Carolyn riuscì a reprimere quei suoi forti desideri per un po'...
Finché non bussò alla porta una giovane biondina, Janette.Bene, cari lettori e lettrici, la prima parte dedicata a Carolyn è terminata; l'ho divisa, perché immagino che un solo, lungo ed interminabile capitolo avrebbe finito per stancarvi..
Fatemi sapere come vi è sembrato il capitolo, il personaggio di Carolyn..
Lasciate una stellina, o un commento - ne sarei davvero felice!- Spencer's lover.
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Against everything.
Fanfiction"Essere amati profondamente da qualcuno ti dà forza. Amare profondamente qualcuno ti dà coraggio." - Lao Tzu. Lui, agente Spencer Reid, anzi Dottor Spencer Reid. Profiler della BAU: unità di analisi comportamentale di Quantico, Virginia. Lei, Maeve...