(Hazbin hotel fiction; sei un angelo caduto che ha venduto la sua anima ad Alastor per mantenere il segreto... durante l'assenza del demone radio, inizi a lavorare per i Vees, che ti mandano ad ucciderlo...
ci riuscirai? LEGGI PER SCOPRIRE!)
t/n: "ciao, mi chiamo t/n e sono un angelo. o almeno lo ero. sono stata cacciata dal paradiso tre giorni fa. e per una scemenza... volevo fermare lo sterminio. non che ne fossi mai stata a conoscenza prima di quel giorno. il giorno a cui al consiglio degli angeli ne parlarono, informando anche i minori di noi, come me. un umile angelo. quando mi sono opposta, dicendo la mia idea per fermare quello scempio, loro mi hanno spinta giù dal baratro e ora sono qui. a parlare ad un cazzo di demone a caso!"
dico, ubriaca ad un demone grassoccio con le cornina nere. era il barista del locale in cui mi trovavo.
??: "certo certo, tesoro sparisci per favore mi spaventi la clientela!"
sospiro e me ne vado, tutta barcollante. cammino fino ad un vicolo buio con la testa che mi gira in modo contorto e doloroso.
non dovrei essere qui. che cazzo sto facendo?
penso iniziando ad andare nel panico, temendo che qualcuno abbia notato le mie ali di angelo e ora volesse uccidermi. mi era già successo in quei giorni. ho imparato che è meglio nasconderlo ai demoni e ai comunk peccatori.
mi lascio scivolare contro il muro di un palazzo, scoprendo le grandi ali rosse e nere, e appoggiandole lungo i miei fianchi.
non dovrei essere qui. non dovrei essere qui. non dovrei essere qui.
i pensieri mi affollano la mente, quando vedo all'entrata del vicolo due figure. un uomo abbastanza alto vestito in un completo rosso e nero, tiene in mano un bastone e lo usa per schernire un demone con la testa piatta e luminosa.
credo di aver già visto da qualche parte il demone tv, forse su un poster? è qualcuno di importante?
i due si stringono la mano, e il demone dalla testa piatta scompare in una scintilla. il demone rosso si volta verso di me, con un luccichio maligno negli occhi.
??: "ti ho vistaa, vieni fuori"
parla con un agghiacciante effetto radio che gli storpia la voce, e intanto mi si avvicina lentamente. io penso subito a nascondere le ali ma temo che sia troppo tardi.
??: "guarda che ho già visto quelle graziose ali"
dice il demone radio, con un ghigno stampato in faccia. cazzo. mi alzo velocemente in piedi ma lui già è contro di me. spinge il suo gomito appuntito contro il mio stomaco, costringendomi a rimanere attacata al muro.
??: "come ti chiami dolcezza?"
chiede il demone, e ora noto, che quelli che ha sulla testa sono due orecchie, e non due buffi codini come avevo pensato. anche se riluttante gli rivelo il mio nome.
"t/n"
??: "che nome stupendo. io sono Alstor"
dice, e mi prende il mento con una mano, sollevandomi la testa per fargli vedere la mia espressione terrorizzata. il suo ghigno si allarga a quella vista, non allenta la spinta contro di me, inizia quasi a farmi male.
"vuoi uccidermi?"
chiedo spaventata, ingoiando il groppo che mi si era formato in gola. temo per la mia sicurezza, perché in soli tre giorni dal mio arrivo, ho già sentito parlare di lui. e di quanto si dica sia crudele e spietato.
A:"io lo so cara, che tu non vuoi che il tuo piccolo segreto si sappia in giro... o ti uccideranno subito... quindi ti propongo un patto"
ci penso un attimo, e notando che non ho molte alternative chiedo
"e di cosa si tratta?"
A:"solo un semplice patto, io non dirò mai a nessuno chi sei in realtà. e tu in cambio mi dovresti dare solo..."
parlava come se si trattasse di un gioco e questo mi mando ancoea di più in bestia.
A:"la tua anima"
lo disse in un modo inquietante, con la voce ancora più deformata dall'effettuare radio e con il collo teoppo piegato. inghiotto il terrore che sento salirmi dallo stomaco, e soppeso le sue parole.
non so cosa possa fare con la mia anima... o cosa possa farmi fare... il panico arriva forte e di sopresa. non ho altra scelta. ho bisogno di quella certezza, di quella protezione in più... che significa che ho bisogno di stringere quel patto decisamente poco conveniente con il demone rosso.
A: "magari diciamo che se accetti, posso aggiungere un piccolo bonus... se accetti a fare dei piccoli lavori per me ogni tanto... io ti proteggerò da chi vorrà farti del male per causa mia"
rimango in silenzio. ora il patro sta diventando conveniente... non vendo più la mia anima per il silenzio,... ma per protezione...
è la scelta migliore lo sai
sì è vero... mi serve quella protezione... almeno finché non capisco come funzionano le cose qui giù e come sopravvivere...
"ok..."
sussurro, e il suo ghigno si allarga ancora di più, e mi lascia improvvisamente. con uno schiocco di dita fa comparire un foglio e una penna. il foglio è un documento e quindi mi metto a leggerlo, per non cadere in tranelli. Alastor mi guarda dicertito. forse non tutti i suoi 'sottoposti' avevano letto il documeto. mi concentro sulla lettura e scopro che c'è scritto solamente: 'vendi in cambio di niente la tua anima a Alastor. Firma:____________'.
"mi stai prendendo in giro?"
chiedo, allo stesso tempo spaventata e annoiata. il demone radio ridacchia e fa scomparire il foglio, sostituendolo con un altro, stavolta giusto.
A: "Ops! foglio sbagliato"
dice con la solita vice metallica e divertita. sono sicura che non si sia sbagliato. leggo il nuovo documento e trovando tutto nella norma, restituisco il foglio firmato ad Alastor. Lui si affretta ad aggiungere la sua firma, senza mai smettere di sorridere compiaciuto.
Appena firma il foglio, sento come un colpo allo stomaco, e poi un altro. mi fanno perdere il fiato, anche se non riesco a trovare una causa a quel dolore improvviso mi accascio a terra. mi premo le mani sullo stomaco e sento che qualcosa dentro di me si sta deformando, incrinando. sento come se la mia intera esistenza si direzionasse verso il demone cervo, il quale si limitava a fissarmi sorridente. un filo verde brillante, univa il mio collo alla sua mano. mi tirava, costingendomi a guardarlo.
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in un attimo la sensazione scompare e Alastor ridacchia.
A: "ciao cara, se avrò bisogno di te ti chiamerò io"
e le ombre lo avvolgono e lo risucchiano, lasciandomi sola nel buio vicolo.
mi chiedo se sia stata la scelta migliore.
probabilmente no.
ormai è tardi, almeno ho la certezza che nessuno, per ora, sappia la mia vera natura.
SPAZIO LETTORI cosa ve ne pare? avete consigli o suggerimenti? è la prima storia che pubblico e spero chi vi piaccia! prima di continuare con la storia devo dire alcune cose:
mi scuso per i pronomi femminili che ho usato durante la scrittura, siete liberissimi di interpretarli come quelli di qualcunque genere in cui voi vi identifichiate!
cercherò di fare uscire regolarmente un capitolo o due alla settimana, se ho tempo anche più.