la cantina

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l'uomo nero esiste. è l'uomo in nero. l'uomo che mi ha portato via da casa mia. ora sono nella sua cantina.
l'uomo nero ha fermato la macchina e ha aperto il baule. mi ha sollevato per il vestito e mi ha portato di peso verso una casetta in mezzo alla campagna. era circondata di alberi bellissimi e aveva un giardino pieno di fiori e giochi per bambini. c'era un piccolo scivolo, un'altalena a due posti e un pincopanco. quando li ho visti mi sono rallegrata un po', ma sentivo sembre la colpa della morte di m/n.
l'uomo nero poi è entrato in casa e ha aperto una porta che dava su delle scale con un calcio. mi sono un po' spaventata e lui mi ha lanciato in fondo alle scale. sono caduta sulle ginocchia e sulle mani e mi sono fatta male. mi sanguinavano un po'. l'uomo ha richiuso la porta e sono rimasta al buio. ho iniziato a piangere ma l'uomo nero non tprnava. così ho smesso e pian piano i miei occhi si sono abituati alla scarsa luce.
ora sono nella cantina dell'uomo nero. sono due giorni che sono qui. credo. due volte è stato giorno e due notte. non è mai tornato. ho tanta sete. e tanta fame. mi fa malissimo la pancia. non riesco a muovermi. sono sdraiata contro un angolo del muro... ho sonno... magari se dormo starò meglio... sono tanto stanca...
chiudo gli occhi e quando li riapro teovo davanti a me un secchio pieno d'acqua e un pezzo di pane raffermo. ho dormito? si accidenti. acqua! è così vicina! e... e... e io non riesco a muovermi... cerco con tutte le forze di spostarmi e riesco solo a distendere il braccio. forza! devo prenderlo! oh... cazzo! ops, ho apena pensato una brutta parola. tanto sono una bambina cattiva quindi una brutta parola non può peggiorare nulla. cazzo. cazzo. cazzo. è divertente. è divertente anche tornare a dormire...  non sforzarmi ancora di prendere il secchio d'acqua... potrei solamente rornare a dormire... ho tanto sonno... qualcosa dentro di me urla di continuare a provare, e io decido di ascolatre quella vocina. dopo molto sforzo riesco ad avvicinare il secchio e sollevare la testa. bevo. bevo tanto e velocemente. l'acqua mi bagna la bocca secca e sento la vita tornare a scorrere in me. prendo anche il pane e lo mangio voracemente.

Giorno: 1
ho iniziato a contare i giorni. ho trovato dei sacchi di carbone qui, l'uomo nero ogni tanto mi porta un secchio d'acqua e un pezzo di pane. è poco e non basta ma mi accontento. tanto sono una bambina cattiva... è giusto che io venga punita. stavo dicendo... con i pezzi di carbone ho tracciato una riga sul muro del mio angolino... una riga per un giorno...

Giorno: 13
so contare solo fino a cento. cento è tantissimo. forse morirò prima.  spero di non dover segnare la centesima linea sul muro... dato che mi annoio qui nella cantina dell'uomo nero ho inventato un amico. si ho inventato il mio amico. si chiama uomo grigio. è il contrario dell'uomo nero. l'uomo grigio è mio amico e mi vuole bene. mi prepara da mangiare e mi racconta le storie prima di andare a dormire. ho disegnato l'uomo grigio sul muro.

Giorno: 29l'uomo nero oggi era arrabbiato

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Giorno: 29
l'uomo nero oggi era arrabbiato. è sceso in cantina... era tanto che non lo vedevo. era arrabbiato e quando mi ha visto disegnare sul muro mi ha dato uno schiaffo. mi bruciava tanto la guancia. mi ha dato un calcio e poi un'altro ancora. sono una bambina cattiva. ha detto così.
poi quando se n'è andato è tornato l'uomo grigio. lui mi ha preso la mano e mi ha aiutato a rialzarmi. ha preso il secchio con l'acqua e mi ha pulito la bocca sporca di sangue. dopo mi ha toccato la fronte con la mano e... e io ho visto un prato... coperto di fiori... con tanti amimali che correvano felici, conigli, ricci, uccellino, api, farfalle... era bellissimo...

Giorno: 47
oggi ho visto di nuovo l'uomo nero. mi ha picchiato e mi ha fatto una cosa strana... non ho capito bene... faceva male... ha buttato il mio vestitino blu nel carbone... mi ha  poi per scusarsi mi ha regalato un libro... era bellissimo... aveva tante figure colorate. l'ho letto e riletto tantissime volte. sapevo leggere da qualche settimana prima che l'uomo nero mi prendesse. così lentamente ho migliorato la mia lettura. l'ho imparato a memoria. l'ho anche recitato all'uomo grigio. lui mi ha ascoltato cpntento e sembrava piacergli la storia.


Giorno: ho smesso di contarli
sono passati molto più di 100 giorni. molti. pensavo che 100 fosse tanto ma ora non lo si più... l'uomo nero continua a farmi quelle cose e poi a portarmi un libro nuovo pgni volta. ora ho tanti libri. ne ho un'alta pila contro una parete e mi piace rileggerli. mi piace chiedere all'uomo grigio di farmi vedere quesi posti. lui me li mostra sempre, mi piace il suo volto. è scuro come l'ombra e con occhi luccinti. quando non so il significato di una parola, lo chiedo all'uomo grigio, e lui me lo mostra. oggi ho imparato la parola 'etereo'. l'uomo grigio mi ha mostrato un luogo luminoso. era tutto bianco e dorato. grandi cancelli si aprivano su una città eterna e infinita. c'era una ragazza come me che ci entrava. lei aveva grandi ali nere e rosse. un'aureola nera spezzata da un sigillo rosso. indossava un vestito come il mio, il suo era nero e rosso. come le sue ali. era bellissima.
"io voglio essere come lei"
dico all'uomo grigio. anche se so che il mio sogno è vano. non posso sperare nel psradiso dato che ho peccato. ho ucciso il mio amico.
l'uomo grigio ha scosso le spalle e mi ha abbracciato. io volgio bene all'uomo grigio.

Ehi! Spazio Autrice!
vi sta piacendo la storia? questo è un'altro flashback di t/n, che come avrete capito, porta sulle spalle il peso di un passato contorto.
Ciao grazie a tutti i lettori!!

CUORI NERI Alastor×reader (🖤but you are a fallen angel🥀)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora