«Erika!» esclamò Shoko, stringendomi in un abbraccio forte e caloroso. La sua stretta era un piccolo conforto in mezzo al caos che mi circondava, e mi sentii subito un po' meglio.
Quando si staccò leggermente, i suoi occhi erano pieni di preoccupazione.
«Mi dispiace per la tua perdita... Non riesco a immaginare quanto dolore tu stia provando.»
Proprio in quel momento, sentii il telefono vibrare nella mia tasca. Era una chiamata da Egan, ma non risposi. Non ero pronta a parlare con lui ora.
«Shoko, posso dormire nella tua stanza stanotte? Non voglio stare sola» chiesi.
Lei annuì immediatamente, il viso serio ma comprensivo. «Ma che domande fai, Rika. Ovvio.»
Passammo la notte insieme nella sua stanza. Parlammo poco, ma la sua presenza era tutto ciò di cui avevo bisogno. Mi addormentai con difficoltà, ma la sua vicinanza mi diede un po' di sollievo.
La mattina dopo ci svegliammo presto. Facemmo colazione in silenzio.
Dopo colazione, decisi di prendere un po' d'aria fresca e mi sedetti sotto l'albero nel cortile dell'istituto, lo stesso dove avevo passato tanti pomeriggi tranquilli in passato.
Mentre sedevo lì, persa nei miei pensieri, Shoko mi raggiunse e si sedette accanto a me.
«Non ti stancherai mai di stare seduta ai piedi di questo albero, vero?» chiese, sorridendo.
«Mai» risposi, cercando di trovare conforto nella familiarità del luogo.
Iniziammo a parlare di quello che era successo durante il nostro anno separato.
Le raccontai degli allenamenti intensi, delle nuove abilità che avevo sviluppato, delle sfide che avevo affrontato. Shoko mi raccontò delle sue ricerche e dei suoi tentativi di mantenere l'istituto in ordine.
Proprio mentre stavamo parlando, Gojo apparve nel cortile. Il suo sguardo era serio, ma cercava di mostrarsi comprensivo. Si avvicinò lentamente, quasi esitando.
«Ciao Rika, Shoko» disse, sedendosi accanto a noi.
Prima che potessimo continuare la conversazione, il mio telefono vibrò di nuovo. Era un'altra chiamata da Egan. Questa volta decisi di rispondere.
«Chi è? Egan? Dimmi che è lui! Ti prego, metti in vivavoce!» disse Shoko, incitandomi con entusiasmo.
«Hey Egan...» risposi, cercando di mantenere la voce ferma.
«Beauty! Finalmente rispondi! Mi stavo preoccupando, non rispondevi né ai messaggi né alle chiamate» disse Egan, la sua voce piena di sollievo.
«Mi dispiace Egan ma-» cominciai a scusarmi, ma lui mi interruppe subito.
«Smettila di chiamarmi per nome, non lo fai mai.»
«La tua Beauty non è in vena di scherzare, Egan» dissi con un groppo in gola.
«Hey... è successo qualcosa?»
«Sì, ma tranquillo. Domani torno all'istituto e ti spiego tutto. Tu vai a dormire, idiota che non sei altro, sarà notte fonda da voi. A proposito, tu come stai? Kora? Nick?» cominciai, cercando di cambiare argomento.
«Non cercare di cambiare argomento, Rika. Non con me, ti conosco fin troppo bene.»
«Kokes, ne riparliamo al mio rientro, va bene? Non ora. Un bacio, salutami tutti e buona notte, Ugly Boy.»
«E va bene, tanto fai sempre di testa tua» disse Egan, un misto di rassegnazione e affetto nella voce.
«Al tuo rientro devo anche aggiornarti su Nick e Kora. Voglio staccare la testa a quell'idiota, ma mia sorella non me lo permette.»
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Daddy's home, home for me. (Gojo Satoru X Reader) JJK
Fanfic🚨CONTIENE SPOILER DELL'ANIME🚨 Erika Geto comunemente nota come Rika è la gemella di Suguru Geto. Diversa dal fratello, con un'infanzia abbastanza dolorosa. Introversa, riservata e fredda. Verrà contattata da Yaga per insegnare insieme ad una vecch...