7. NOAH THOMPSON

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Noah attese che Ethan uscisse dalla stanza per stirarsi e sedersi al centro del letto con un ampio sorriso.

Wow. Era stato fenomenale. Non vedeva l'ora di rifarlo!

Scendendo dal letto prese intimo, pantaloni e felpa e si vestì prima di sedersi alla scrivania e afferrare dallo zaino quaderni e libri per studiare.

Ad un tratto, quando aprì il proprio astuccio per cercare un evidenziatore, sbuffò quando non lo trovò.

Si alzò verso lo zaino di Ethan, prese il suo astuccio non trovando l'evidenziatore che gli serviva. Decise così di aprire il cassetto della scrivania dove Ethan era solito tenere la cancelleria quando si bloccò notando una busta indirizzata ad Ethan proveniente dall'Università di New York.

Deglutendo, si sporse verso la porta per controllare che Ethan non stesse rientrando e aprì la busta, prese il foglio bianco al suo interno e lesse il messaggio.

Era una lettera dell'università che riteneva Ethan idoneo per poter accedere al nuovo anno scolastico a New York.

Il suo cuore si spezzò. Non voleva, perché sapeva quanto Ethan desiderasse fare il veterinario, ma non ci aveva davvero mai pensato. Sembrava una cosa così remota. Invece quello era l'ultimo anno di Ethan al college.

Senza rendersene conto sentì una lacrima scivolargli sulla guancia e non fece nulla per asciugarla.

Quella era la condanna che i McKenna erano costretti a subire da sempre. Prima papà Bear, poi zio Tyson e ora lui...

Quando sentì dei passi alzò la testa e si bloccò, notando Ethan con la merenda in un piatto. Il suo sguardo quando lo vide piangere si fece angosciato.

"Ho trovato questo... perchè... perchè non me ne hai parlato prima?" Balbettò.

Noah lo vide posare il piatto sulla scrivania e poi afferrargli entrambe le mani nelle sue e guardarlo in faccia.

"Te ne avrei parlato. Non volevo che lo scoprissi così. Sinceramente non ho ancora elaborato come mi sento. Sono felice, ma vederti stare male mi fa soffrire.

"Mi dispiace. So quanto ci tenevi. Mi sto comportando da bambino" disse Noah asciugandosi le lacrime dopo aver lasciato andare le mani di Ethan.

"No, è... normale, penso. Anche per me è stata una doccia fredda. Purtroppo i miei voti non sono abbastanza alti per Eugene...."

Ethan si sporse verso la scrivania e afferrò un foglio piegato in quattro. Lo aprì e lo porse a Noah che lesse che non era stato ritenuto idoneo a frequentare la loro università.

"La mia occasione è a New York. Vorrei dirti che posso rinunciare per te, ma... non posso. Mi sento male per questo. Non voglio andarmene e non voglio lasciarti. Fosse per me vorrei passare ogni giorno e ogni ora in tua compagnia..." disse Ethan prima di stringerlo in un abbraccio.

"Si, lo so. Anche per me è lo stesso. Questa cosa...che stiamo facendo mi piace un sacco. Voglio fare altro con te. Ancora e ancora. Ho solo paura che mi mancheranno tutte queste cose una volta che andrai via..." disse Noah.

Ethan sorrise.

"Abbiamo cellulari che fanno videochiamate... un modo lo troviamo" disse Ethan baciandogli una guancia.

"Speriamo. Solo... non dimenticarti di me, ok?"

"Anche volendo non potrei. Mi piaci un sacco, Noah..."

Noah sentì il cuore accelerare a quelle parole.
Strinse maggiormente le braccia attorno alle spalle ampie di Ethan.

"Anche tu mi piaci un sacco. Non farei queste cose se non mi piacessi un minimo"

~Noah/Ethan~ My Fake Boyfriend (Seafare Chronicles fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora