Capitolo tredici

314 11 1
                                    

Adeline non smise di pensarci per tutto il giorno. Almeno non avrebbe avuto Difesa Contro le Arti Oscure quel giorno e ciò bastò a tranquillizzarla. Faticava ancora a crederci. Leo Blackwood, lo scrittore del libro sulla magia antica, era a Hogwarts. Insomma, quante possibilità c'erano? Una su mille? No, una su un milione. Almeno quel giorno avrebbe avuto un'ora di Pozioni, la sua materia preferita. Pozioni era insegnata dal professor Lumacorno, il capo della Casa di Serpeverde e uno degli insegnanti più apprezzati dagli studenti.

Adeline arrivò in classe con suo fratello e i suoi amici, come sempre, ma stavolta non si sedette vicino a James. Infatti quest'ultimo decise di mettersi in un banco da tre con Remus e Peter, così lei si sedette con Sirius in seconda fila. Molti degli alunni non erano ancora arrivati, ma Adeline ne riconobbe qualcuno. C'era Maxime Chase, una ragazza di Serpeverde che aveva conosciuto qualche giorno prima a lezione di incantesimi, e ovviamente c'era anche Regulus. Tra tutti i Serpeverde che c'erano nell'aula, quelli erano gli unici che conosceva. Il professore non era ancora arrivato, ma sulla cattedra c'era un calderone con all'interno una pozione che emanava una luminosità madreperlacea. Dal calderone usciva del vapore a spirale, segno che la pozione era stata preparata poco tempo prima. Adeline fece per chiedere a Sirius di che cosa potesse trattarsi secondo lui, ma prima che ebbe la possibilità di farlo il professor Lumacorno entrò in classe.

"Buongiorno ragazzi, oggi ho preparato qualcosa di speciale per voi." affermò indicando con la mano il calderone sulla cattedra. "oggi parleremo dell'Amortentia, c'é qualcuno che sa dirmi di che si tratta?"

Furono in pochi quelli che alzarono la mano e Adeline fu tra questi, ovviamente. "Signorina Potter?"

"L'Amortentia è il filtro d'amore più potente del mondo." spiegò la ragazza. "Crea una potente infatuazione o ossessione per una persona, ma non il vero amore, che non si può creare artificialmente. Ed è famosa per avere un odore diverso per ogni persona in base a ciò che più ci attrae."

"Ottimo, le andrebbe di dire alla classe ciò che sente?" no, non le andava per niente, ma non poteva certo dire di no a un professore, così annuì.

Adeline si alzò e si mise davanti al calderone e fu subito travolta da una serie di odori a dir poco paradisiaci. "Sento..." la ragazza cercò di analizzare al meglio ciò che sentiva. "caffè, pergamena nuova e... cioccolato fondente."

"Molto bene, dieci punti a Serpeverde." Adeline tornò al posto, cercando di ignorare le risatine dei suoi amici.

Probabilmente alla fine della lezione suo fratello l'avrebbe presa in giro come non aveva mai fatto. Avrebbe detto almeno dieci nomi di ragazzi a cui poteva appartenere l'odore che Adeline aveva sentito nella sua Amortentia. Lei però avrebbe avuto la risposta pronta. L'Amortentia non indicava la persona di cui si è innamorati, bensì ciò che in una persona trova attraente. E poi, anche se quell'odore fosse appartenuto a una persona in particolare, nessuno sarebbe riuscito a capire chi fosse. L'Amortentia indicava tutto tramite una metafora. Per esempio, l'odore di pergamena nuova significava intelligenza, ma gli alti due per lei non avevano significato. Promise a sé stessa che l'avrebbe scoperto.

*

"James, è matematicamente impossibile che Lily abbia accettato di venire al ballo con te." affermò Adeline, cercando di infastidire suo fratello.

Novembre era ormai arrivato e ciò significava che il Ballo delle Case era sempre più vicino. Nei corridoi non si parlava d'altro. Il weekend prima Adeline aveva visto un paio di ragazze uscire da un negozio di Hogsmeade con il vestito che avrebbero inossato al ballo nonostante mancassero ancora all'incirca due settimane. I ragazzi invece se ne andavano in giro a cercare un'accompagnatrice e a provarci con qualsiasi ragazza che incontrassero.

I should hate you, Regulus Black, but I love you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora