Capitolo tre

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La porta si aprì subito. Apparve una strega alta, dai capelli corvini e vestita di verde smeraldo. Aveva un volto severo ed Adeline ebbe il sospetto che si trattasse della professoressa McGranitt, vicepreside e insegnante di Trasfigurazione.

"Grazie, Hagrid. Da qui in avanti li accompagno io." affermò la donna.

La professoressa spalancò la porta. La Sala d'Ingresso era a dir poco enorme. Le pareti di pietra erano illuminate da torce fiammeggianti, il soffitto era talmente alto che si scorgeva a mala pena e di fronte a loro una sontuosa scalinata in marmo conduceva ai piani superiori. Tutti seguirono la professoressa McGranitt, che li condusse in una stanzetta vuota. Ci si stiparono dentro, molto più pigiati di quanto normalmente avrebbero fatto, guardandosi intorno.

"Benvenuti a Hogwarts" disse la professoressa. "Il banchetto di inizio anno avrà luogo tra breve, ma prima di prenderete posto nella Sala Grande, verrete smistati nelle vostre Case"

A quel punto la professoressa iniziò a spiegare la funzione delle Case, dei punti e della Coppa delle Case. Adeline ascoltò attentamente, ma nonostante ciò sembrava comunque con la testa tra le nuvole. Era così emozionata per lo smistamento che probabilmente sarebbe svenuta da un momento all'altro.

"Mettetevi in fila e seguitemi" esclamò la donna dopo aver concluso le sue spiegazioni.

Adeline, sentendosi le gambe pesanti come il piombo, si mise in fila dietro a una ragazza con i capelli biondi e davanti a un ragazzo con gli occhiali. Uscirono dalla stanza, attraversarono di nuovo la Sala d'Ingresso, oltrepassarono un paio di doppie porte ed entrarono nella Sala Grande. Adeline rimase a bocca aperta, ma tentò di mascherare il suo stupore e si guardò intorno. James le aveva descritto la Sala Grande nelle sue lettere, ma vederla dal vivo era totalmente un altro discorso.

La ragazza non aveva mai immaginato in vita sua che potesse esserci un posto tanto splendido e sorprendente. La sala era illuminata da migliaia e migliaia di candele sospese a mezz'aria sopra quattro lunghi tavoli, intorno ai quali erano seduti gli altri studenti. I tavoli erano apparecchiati con piatti e calici d'oro scintillanti. In fondo, rialzato, c'era un altro tavolo lungo, intorno al quale erano seduti gli insegnanti. Fu lì che la professoressa McGranitt accompagnò lei e gli studenti del primo anno, cosicché, sempre tutti in fila, si fermarono davanti agli altri studenti. Alla luce delle candele, le centinaia di facce che li guardavano sembravano tante pallide lanterne. Adeline sentiva gli sguardi di tutti puntati addosso, cosa normale dato che era l'unica in quel gruppo di nani a non avere undici anni, lei ne aveva sedici. La ragazza guardò verso il tavolo di Grifondoro e vedendo tutti i suoi amici sorriderle si sentì più coraggiosa.

La professoressa McGranitt, senza fare il minimo rumore, collocò uno sgabello a quattro gambe davanti agli studenti da smistare. Sopra lo sgabello mise un vecchio cappello a punta da mago. Era un cappello tutto rattoppato, consumato e pieno di macchie. Per qualche secondo regnò il silenzio più assoluto, poi il cappello si contrasse. Uno strappo vicino al bordo si spalancò come una bocca e gli studenti del primo anno sussultarono per la sorpresa. A quel punto, la professoressa si fece avanti tenendo in mano un lungo rotolo di pergamena.

"Quando chiamerò il vostro nome, vi metterò il cappello in testa e vi siederete sullo sgabello per essere smistati." disse, per poi dare un occhio alla pergamena. "Roxanne Morris!"

Una ragazzina bassa, con le lentiggini e la faccia da angelo camminò verso lo sgabello e vi si sedette sopra, poi la professoressa le posò in testa il cappello. Esso rimase lì a pensare a lungo, riflettendo ad alta voce per farsi sentire da tutti i presenti.

"TASSOROSSO!" esclamò il cappello dopo quasi un minuto di riflessione.

Il tavolo di Tassorosso, a destra, si rallegrò ed esplose in un applauso quando Roxanne andò a prendervi posto, ma anche gli studenti delle altre Case applaudirono. Furono chiamate altre tre persone, due ragazzi e una ragazza. Uno dei ragazzi finì in Corvonero, e gli altri due furono smistati in Serpeverde.

I should hate you, Regulus Black, but I love you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora