6.Ospiti

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POV Iris:

A furia di camminare si era fatto buio. Poi vidi delle luci. Si fecero sempre più grandi fino a che non comparve un castello. Si ergeva in tutto il suo splendore e qualcosa dentro di me si risvegliò.

- Whoa! - esclamammo tutti.

- Benvenuti a Hogwarts! - disse una voce. Voltai lo sguardo e vidi un uomo alto e grosso, con una folta barba e lunghi capelli.

- Lui è Hagrid, il guardia caccia di Hogwarts - spiegò Chirone stringendo le mani al gigante. Poi, arrivati alla soglia del castello, le porte si aprirono.

12 ore prima...

Lì, sospesa a mezz'aria, c'era una falce di Luna... il simbolo di Artemide.

Rimasi lì immobile. Com'era possibile? Artemide aveva fatto un giuramento.

Poi sentii una risata, voltai lo sguardo: Valdez. Stava ridendo come una scimmia, era irritante. Jason gli mise una mano sulla bocca e Chirone iniziò a scrivere una lettera che consegnò ad uno strano gufo. Questo spiegò le ali e volo via, mentre Ottaviano iniziava a torturare i suoi pupazzi.

I miei occhi cominciarono a farsi acquosi e Nico mi accarezzò i capelli.

- Non dovrebbe esistere! Lei è una figlia proibita, più di quanto lo siano Percy, Nico e Talia! - disse Annabeth irritata. Reyna le mise una mano sulla spalla per farla calmare. Mi asciugai le lacrime.

- Chirone, la stai mandando a Hogwarts? - chiesi con voce fioca.

- Come dici? - rispose lui confuso.

- Dico, la lettera, la stai mandando a Hogwarts? - ripetei io.

- Sì, la sto mandando a Hogwarts, perchè?

- Ho incontrato una strega stanotte, molto antipatica. Mi ha aiutato a sconfiggere il Minotauro più o meno.

- Il... il Minotauro?! A quanto vedo hai un po' di cose da raccontarmi, ma mi spiegherai tutto domani, ora non c'è tempo.

Nel frattempo il Campo Mezzosangue era nel panico.

- Silenzio! - ordinò Chirone e tutti si ammutolirono - Preparate le vostre cose: al crepuscolo partiamo per Hogwarts. Appena avrete sistemato tutto ci vedremo qui e vi spiegherò quello di cui avete bisogno - tutti obbedirono - Percy, Will! Portate Iris in infermeria.

I due mi sollevarono dal terreno polveroso e mi trasportarono fino alla cabina medica. Lì mi adagiarono su un lettino e iniziarono a medicarmi.

- Ho visto Luke... - sussurrai.

- Impossibile - disse Percy con fare ovvio.

- Lo giuro. So che lo hai visto morire, ma ti giuro, ti giuro sullo Stige che è così. Ahi! Will, fai più attenzione! - dissi mentre il biondo mi fasciava la mano.

- Scusa... - mormorò affranto.

- Percy, mi va bene che mi odi, mi va bene che non vuoi più essere mio amico, ma ti prego, credimi - sussurrai disperata.

- Come potrei?! Come?! Dopo quello che hai fatto! - disse il figlio di Poseidone alzando la voce.

- Percy, basta! - urlò Will. Io e il moro lo guardammo stupiti - Non riesci a capire quanto sta soffrendo Iris?! Sai quanto si è pentita? Esci, vai via! - aggiunse il figlio di Apollo.

Percy lo guardò affranto e se ne andò.

- Grazie... - sussurrai.

Dopo che Will mi medicò, andai nella cabina di Ermes. Era vuota, forse erano andati tutti all'Arena. Sistemai le mie cose. Mentre prendevo i miei libri sullo scaffale, mi capitò tra le mani il mio album fotografico. Iniziai a sfogliarlo: c'erano le foto di mio padre e di zio Remus, era da tanto che non veniva a trovarmi. Poi c'erano le foto mie e di Percy. Una lacrima lasciò i miei occhi e l'asciugai subito.

Magic Fusion | Fanfiction Percy Jackson - Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora