17. Coincidenze?

6 2 0
                                    

POV Emily:

Aprii le palpebre all'improvviso, tremante e madida di sudore. Mi resi conto di essere sdraiata per terra, con un ammasso di coperte disteso sul mio ventre: ero caduta dal letto. Avevo fatto un orribile incubo e, non so spiegarmi il perchè, ma avevo l'impressione che fosse un avvertimento premonitore: Voldemort stava tornando e non era solo. Dovevo capire cosa stava succedendo e con chi stava complottando, non potevo perdere tempo. Così mi alzai e corsi fuori dal dormitorio e poi dalla Sala Comune di Corvonero, avanzando a passo veloce nei corridoi: dovevo dire tutto a Silente, subito.

Dopo aver superato varie rampe di scale e stanze del castello, sentii uno scricchiolio dietro di me, così mi voltai di scatto e vidi...

- Cho! Che ci fai tu qua? Mi stavi seguendo?

- Dovrei chiederti io cosa ci fai tu qui fuori, di notte. E vorrei anche ricordarti che sono un prefetto di Corvonero quest'anno.

L'avevo completamente dimenticato e mi resi conto di essere in una situazione molto scomoda. Odiavo il tono falsamente dolce con cui si rivolgeva a me.

- Ok, ma non è il momento di pensare al tuo ruolo da prefetto ora, si tratta di una cosa veramente molto importante, per cui lasciami anda... - cercai di allontanarmi, ma lei mi afferrò per il polso.

- Oh, e invece credo proprio che sia il momento perfetto per dire a Flitwick che esci dalla Sala Comune di notte, a girovagare per il castello! - mi rivolse un sorriso maligno, ma poi arrivò qualcun altro da dietro un angolo.

- Si può sapere che succede stanotte? Sono tutti fuori dalle Sale Comuni! - disse Cho indignata.

- Emi! Cho... - disse Hermione, con uno sguardo preoccupato - Stavo proprio andando a chiedere aiuto a Madame Pomfrey... Iris, la figlia di Black, è fuori di sé! È nell'ufficio di Chirone con Silente e gli altri, andate a vedere, io torno subito - disse Hermione allontanandosi.

Io e Cho ci scambiammo uno sguardo e, lasciando un attimo i diverbi da parte, ci dirigemmo nell'ufficio di Chirone correndo.

Spalancai la porta e piombai nella stanza, ancora tremante per l'incubo avuto. Tutti i presenti nell'ufficio si girarono a guardarmi e vidi Iris seduta su una sedia, affiancata da Cedric e Fred. Tremava, come me, e dalla fronte le scendevano gocce di sudore.

- Silente io... ho fatto un orribile incubo, c'erano due farfalle, che poi si trasformavano in... - cominciai a raccontare, ma il preside mi interruppe:

- Fammi indovinare: in due serpenti, uno con gli occhi gialli e l'altro con gli occhi rossi - disse come se fosse normalissimo che conoscesse il mio sogno. Per un attimo pensai che avesse usato le sue abilità da Legilimens, ma avrebbe dovuto impiegare più tempo e concentrazione.

- Sì, ma lei come fa a...

- Iris ci stava proprio raccontando di aver fatto lo stesso sogno - sorrise lui, sotto gli occhiali a mezzaluna.

- Ma... cosa può significare secondo voi? Ho proprio un brutto presentimento... preside, lei non crede che... il serpente con gli occhi rossi possa... possa essere...

- Lord Voldemort - tutti tremarono a quel nome, ma non io: non mi spaventava chiamarlo col suo vero nome - Sì, l'ho pensato anch'io - concluse il preside.

- E l'altro serpente, quello con gli occhi gialli, chi è? - chiesi confusa.

Stavolta a rispondere fu Chirone:

- Temo si tratti dell'essere più mostruoso di tutti, più grande e potente persino degli dei: Crono.

I semidei trasalirono ed evinsi che quel Crono doveva essere per loro tanto atroce quanto per noi maghi lo era Lord Voldemort.

- State dicendo che questi due, questi due grandi Signori Oscuri, stanno risorgendo...

- Insieme - Iris completò la mia frase con la voce più tremante di prima.

- Proprio così - il biondo con la cicatrice (Luke, mi pare si chiamasse) stupì tutti aprendo bocca per la prima volta dal suo angolino nascosto - Stanno tornando, l'uno con l'aiuto dell'altro.

- Ciò significa che avranno entrambi il doppio del potere! - disse Hermione, che era appena entrata nella stanza con Madame Pomfrey alle spalle e stava ascoltando la conversazione.

- Che succede qui? Chi sta male? - chiese la donna accorrendo - Per la barba di Merlino! Sei più bianca di un lenzuolo! - disse vedendo Iris tremante sulla sedia, così l'aiutò ad alzarsi e ad uscire dalla stanza - Vieni con me, ci penso io. E tu non sei messa tanto meglio! - esclamò quando mi vide accanto all'uscio della porta - Sarà meglio che dia un'occhiata anche a te - disse cercando di trascinarmi in infermeria.

- Ma io sto bene! - protestai.

- Ti ho detto di ascoltarmi, non fare i capricci signorinella! - alla fine la ebbe vinta su di me e mi lasciai guidare fino in infermeria.

Magic Fusion | Fanfiction Percy Jackson - Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora