POV Iris:
Guardai Cedric confusa, mentre lo strano professore si voltava. Il castano mi diede una mano per alzarmi.
- Cosa succederà ora? - chiesi preoccupata a Cedric, mentre staccavo la sua mano dalla mia.
- Sta' zitta semibabbea, peggiorerai le cose! - sussurrò la strega, mentre il professore corvino ci faceva segno di seguirlo all'interno del castello.
Iniziammo a camminare, mentre lanciavo delle occhiatacce a Emily. Cedric mi mise una mano sulla spalla sorridendomi dolcemente per rassicurarmi e io ricambiai.
POV Emily:
Non riuscivo a capire. All'inizio mi sembrava che Cedric fosse anche solo un po' interessato a me, ma erano bastati 5 minuti con quella cretina e già sembrava che non esistessi più per lui.
Ad ogni modo, seguimmo il professor Piton fino ai Sotterranei, dove si trovava il suo ufficio. Si sedette sulla sua alta poltrona e rimase lì, a scrutarci uno per uno. Il silenzio e il buio tetro non contribuivano alla situazione. La tensione nell'aria era alle stelle. Poi Piton cominciò a parlare:
- Molto bene signorina Evans, non è la prima volta che infrange le regole, ma mi meraviglio di lei signor Diggory - vidi la semibabbea stringere il braccio di Cedric e lui sorriderle.
- Ebbene, voi tre aiuterete Hagrid nella Foresta Proibita per i prossimi 5 giorni, inoltre verranno tolti 20 punti a ciascuna delle vostre case - feci appena in tempo a vedere Iris che apriva la bocca per parlare, così gliela tappai con una mano. Non avrebbe fatto che peggiorare le cose.
POV Iris:
Morsi il dito alla strega e lei allontanò la mano fulminandomi con lo sguardo. Sentii Cedric ghignare.
- Professore, ritengo giusta la sua punizione ma... - cominciai a parlare, ma fui interrotta dal professor Silente, che entrò insieme alla professoressa McGranitt.
- Severus, suvvia, non vogliamo mica accogliere i nostri nuovi ospiti con delle punizioni! Inoltre, non sono state ancora spiegate le regole del castello, per cui ritengo inopportuni simili provvedimenti - disse Silente cercando di convincere il professor Piton.
- Mi scuso per aver creato questo disagio... - sussurrai con voce tremante stringendo il braccio di Cedric.
- Professori, io e Cedric abbiamo visto Iris uscire dalla Sala Grande e siamo corsi da lei per spiegarle che uscire fuori di notte è illegale. Vi prego di credermi, le nostre intenzioni erano buone! Vero Cedric? - disse quell'irritante di Emily.
- Sì professori, posso confermarvi che sta dicendo la verità - annuì il ragazzo con una sicurezza che mi stupì, mettendomi una mano sulla spalla.
POV Emily:
A quel punto intervenne il professor Piton:
- Professore, reputo di avere il pieno diritto di punire i miei studenti quando lo ritengo corretto. Tuttavia, per stavolta chiuderò un occhio, sperando che provvederete a spiegare le regole necessarie il prima possibile. Vi auguro una buona serata.
Il professore si alzò e si diresse verso la porta, lanciando dei minacciosi sguardi del tipo "Vi tengo d'occhio" a tutti e tre. Quando se ne fu andato, il professor Silente ci invitò a uscire:
- Penso che oggi siano successe fin troppe cose, avete bisogno di riposare per assimilare tutto. Signorina Evans, signor Diggory, voi potete dirigervi ai vostri dormitori; per quanto riguarda lei, signorina Black, la professoressa sarà più che felice di accompagnarla al dormitorio di Grifondoro - disse guardando la professoressa McGranitt.
POV Iris:
La vicepreside annuì con un cenno del capo.
- Ci vediamo... - mi sussurrò Cedric. Io sorrisi dolcemente e, staccandomi dal suo braccio, uscii dallo studio del professor Piton seguendo la McGranitt.
- Professoressa, quando... ecco... quando sono uscita ho perso una collana molto importante per me. Diciamo che l'ho lanciata via per la rabbia... Ci sarebbe un modo per recuperarla? - chiesi a testa bassa.
- Domani mattina, al termine delle lezioni, avrai tutto il tempo per cercarla e potrai chiedere aiuto a un amico, ma ora si è fatto troppo tardi per pensare alle questioni personali. Eccoci arrivate al tuo dormitorio! La parola d'ordine è Fortuna Major, dovrai dirla alla Signora Grassa.
- Quella lì? - chiesi indicando un quadro con una strana donna che... si muoveva.
La professoressa annuì. Andai verso il quadro e dissi:
- Fortuna Major!
La parete si aprì e sentii un mormorio provenire dall'interno. La professoressa mi mise una mano sulla spalla e mi accompagnò all'interno.
Spuntai in una sala con varie sfumature di rosso, piena di ragazzi. Era stupenda.
- Questa è la tua Sala Comune.
POV Emily:
- E così tu e la figlia di Black, eh? - dissi irritata a Cedric mentre ci dirigevamo ai nostri dormitori.
Lui mi guardò malizioso:
- E anche se fosse...? - ridacchiò. Odiavo quando faceva così.
Io sbuffai e non riuscii a trovare una scusa per protestare.
- Beh, tu non ti puoi lamentare, del resto hai trovato Corner... - continuò lui.
- C-che?! Ma che vai blaterando?! Non ci penserei neanche se mi pagassero - ribattei io.
- Allora come mai tutti questi abbracci...? - mi chiese con sguardo inquisitorio.
Io feci un sorriso furbetto.
- Non è che sei geloso?
Lui sorrise.
- Mmh... forse... tu?
Rimasi sorpresa e decisi di essere sincera.
- Un po'... - gli dissi.
- Bene, perchè l'intento era quello... - rise.
Io lo guardai sorpresa e aprii la bocca inspirando in segno di rimprovero.
Lui cominciò a correre e io lo inseguii, facendo finta di minacciarlo. Dopo un po' ci fermammo e prendemmo un respiro ridendo.
- E così ci sei cascata in pieno, eh? - rise Cedric guardandomi.
- Come negarlo... Ora che sei riuscito a farmi ingelosire cosa speri di ottenere?
- Mmh... non lo so, ci devo pensare. Ma ora sto morendo di sonno. Notte gelosona! - ridacchiò e scese le scale verso il suo dormitorio.
Io sorrisi e lo salutai con un gesto della mano, scuotendo la testa orizzontalmente. Doveva sempre trovare una scusa per andarsene. Ma non ci sarebbe riuscito ancora a lungo.
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Magic Fusion | Fanfiction Percy Jackson - Harry Potter
FanficIn collaborazione con @Rob_Idee011 Cosa accadrebbe se il Campo Mezzosangue, dopo la guerra dei Titani (1991-1993), venisse spostato al di là della Foresta Proibita, vicino alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ma non ne sapesse l'esistenza...