-Io appartengo a te- sussurrò sulla mia pelle mentre mi baciò il palmo della mano -basta una parola, e smetterò di vederle. Compresa Subaru. Loro sono solo delle distrazioni, niente di importante. Sei tu quella che voglio al mio fianco, non loro. Nessuna di loro-
Sentii il cuore galoppare veloce al suono di quelle parole.
Dabi non era famoso per la sue smancerie, ma quando voleva sapeva essere molto dolce.
E metteva sempre in pratica ciò che diceva.
Avvicinai la mano al suo viso, passando un dito lungo i suoi lineamenti. Il contrasto fra la pelle sana e quella deturpata era parecchio evidente. Morbida e liscia la prima, dall'effetto plastico e secco la seconda. Lo sentii irrigidirsi appena, rilassandosi quasi subito. Socchiuse gli occhi quando gli accarezzai una guancia, ignorando gli anelli freddi che gli tenevano unita la pelle. Ammirai il suo viso, riuscendo a coglierne la bellezza nonostante quelle orribili cicatrici. Ero come ipnotizata, non riuscivo a staccare lo sguardo da lui.
Portai l'indice sulle sue labbra, sfiorandole delicatamente, mentre il desiderio di assaporarle s'impossesso' di me.
Dabi riaprì gli occhi, prendendomi la mano e baciandola di nuovo senza staccarmi lo sguardo da dosso. Mi osservava con venerazione, come un artista che contempla un'opera d'arte.
Dovevo ricordarmi che ero arrabbiata con lui, che aveva scelto altre ragazze, eppure non ce la feci.
Il mio amore per lui era più forte della rabbia.
Alla fine agii d'impulso, e lo baciai.
Era un bacio casto e puro, a fior di labbra. Mi staccai appena da lui, riguardandolo negli occhi. Eravamo come sospesi, indecisi su chi avrebbe fatto la prima mossa, e poi riprendemmo a baciarci.
La sua lingua mi invase la bocca, fondendosi con la mia, mentre mi strinse forte a sé. Gli passai le mani fra i capelli, assaporandomi quel bacio così impetuoso e carico di desiderio, pieno di parole non dette e voglia di recuperare quello che avevamo perso. Era un bacio affamato, disperato, bisognoso di certezze.
Mi era mancato da morire baciarlo, così come mi era mancato lui.
Le sue mani accarezzarono il mio corpo, accendendo ogni minima terminazione nervosa di cui non ero a conoscenza, mentre fra le gambe mi sentivo bruciare. Volevo la sua bocca e le sue mani ovunque, le bramavo con tutta me stessa. Lo sentivo duro contro di me, facendomi accrescere il desiderio di sentirlo dentro.
Lo accarezzai fra le gambe, tastando soddisfatta quel rigonfiamento duro e grosso imprigionato nei pantaloni, mentre Dabi emise un gemito gutturale. Sentendolo così sembrava molto più grosso di quello di Hawks, e in parte mi spaventò.
Feci per slacciargli i pantaloni quando Dabi mi afferrò per i polsi -fai la brava, Little mermaid-
Lo guardai stupita e perplessa allo stesso tempo. Da quando Dabi si tirava indietro quando su trattava di scopare?
Dabi sghignazzo' nel vedere la mia espressione attonita -non fraintendermi Sumi, ma prima voglio che ti riposi!-
-E se non volessi?-
Dabi mi diede un buffetto sul naso -hai passato una nottata movimentata, cerca di dormire un po'. E poi...- aggiunse divertito -se quando ti risvegli non hai cambiato idea, ti prenderò tutte le volte che vuoi. Ma dovrai essere riposata, perché non mi accontenterò di un round o due. Ti risucchiero' tutte le forze e ti renderò incapace di camminare per un bel po'-
Il calore alle gambe si fece molto più intenso e fastidioso, certa di avere un lago là sotto. Non volevo aspettate, lo volevo subito.
Feci per baciarlo di nuovo, ma Dabi scanso' il viso -fai la brava-
-Ti odio- mugugnai mentre gli ridiedi la schiena, accertandomi di appoggiare il sedere proprio sulla sua erezione, strusciandomi per stuzziccarlo.
Lo sentii ridacchiare mentre mi strinse a sé -la maglia che indossi dice il contrario-
-Fottiti!-
-Dopo con te- mi sussurrò seducente a letto -ora riposa, mia bella Little Mermaid. Non andrò più da nessuna parte, te lo prometto- e ricominciò a tracciare dei piccoli disegni sulla pancia mentre mi diedi dei dolci baci sulla testa, accompagnandomi nel sonno.Mi svegliai che era quasi buio. Per quanto tempo avevo dormito?
Aprii piano gli occhi, temendo che Dabi se ne fosse andato via. E invece era ancora al mio fianco, sorridendo quando mi voltai verso di lui.
-Buongiorno, Little Mermaid- mormorò dandomi un bacio sulla fronte -anche se nel tuo caso direi "buonasera". Hai dormito per tutto il giorno-
Mi tirai seduta sul letto -come per tutto il giorno?! Perché non mi hai svegliato?-
-Dormivi così profondamente- mi spiegò lui giocando con una mia ciocca di capelli -ed eri così bella da sembrare un angelo. Era un peccato svegliarti-
Feci per ribattere quando mi accorsi che era a petto nudo. I suoi pettorali sembravano scolpiti, e i solchi degli addominali erano ben visibile, quasi supplicassero di essere toccati. Anche il suo corpo aveva delle ampie zone di pelle viola legate dai piercing, eppure non scalfivano un nessun modo la sua bellezza.
Dabi si accorse del modo in cui lo osservavo -avevo caldo e mi sono spogliato. Tranquilla, ho tenuto le mutande- aggiunse con un ghigno divertito mentre arrossii furiosamente -e poi volevo sentire il calore del tuo corpo sulla mia pelle-
Deglutii a fatica mentre sentivo quel languore rifarsi vivo. Era troppo dolce e bello, i miei ormoni stavano impazzendo e supplicarono a gran voce di saltargli addosso.
Mi avventai su Dabi, impadronendomi della sua bocca, mentre mi misi a cavalcioni su di lui. Lo sentii sorridere sulle mie labbra mentre le sue mani percossero il mio corpo, arrivando fino al mio sedere e stringendolo con forza.
-Vedo con piacere che non hai cambiato idea-
-Affatto- gli risposi mentre mi strusciai sul suo bacino, trattenendo a stento dei gemiti. Il suo affare era di marmo, e ci divideva solo due leggeri strati di stoffa. Lo sentii gemere dall'eccitazione sotto di me, incendiandomi ancora di più.
-Cazzo, Little Mermaid- ruggi' mentre con una mossa mi mise sotto di lui -così mi fai venir voglia di prenderti subito-
Mi misi seduta, togliendomi la maglia e lo guardai con aria di sfida -allora fallo-
Lo vidi scrutare il mio corpo con aria carica di desiderio, notando con piacere il modo in cui deglutiva e il modo accellerato in cui respirava. Per aggiungere il carico, mi sfilai gli slip davanti a lui, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi, e le buttai in terra sopra la maglia. Dopodiché aprii bene le gambe, in modo tale da dargli una visuale bella chiara.
La sua reazione fu immediata. Si impadroni' della mia bocca, infilandomi la lingua dentro, mentre con un gesto liberò la sua erezione.
-Volevo fare le cose per bene- ringhio' nella mia bocca -ma tu mi obblighi a prenderti subito, altrimenti va a finire che mi esplode da quanto è eccitato!-
Ridacchiai soddisfatta per la sua reazione, felice di fargli quell'effetto. Sentii la punta del suo attrezzo sfiorarmi la fessura, aumentando il mio desiderio per lui, per poi entrare in un colpo solo.
Inarcai la schiena cacciando un grido, mentre una scarica di piacere e dolore mi percorse la spina dorsale. Dabi ce l'aveva decisamente più grosso di Hawks, non avevo più dubbi.
Mi diede il tempo di abituarmi alle sue misure, e poi iniziò ad affondare dentro di me, cercando di essere delicato. A ogni spinta la velocità aumentava, regalandomi un piacere mai provato prima.
Il sesso con Hawks era bellissimo, ma non reggeva il confronto con Dabi. Hawks era solo un amico mentre Dabi era il ragazzo che amavo.
Ed ora era di nuovo mio.
Non lo avrei lasciato a nessuna.
Dabi era focoso e selvaggio. Mi stava aprendo un due con la forza dei suoi affondi, senza staccare la bocca dalla mia. Eravamo una cosa sola e nessuno ci avrebbe mai separato.
Raggiungemmo l'apice insieme, e restammo abbracciati per un po'. Amavo stare fra le sue braccia, mi sentivo al sicuro, ed ero veramente felice. Mi sembrava di vivere in un sogno.
-Sono felice che non sei più arrabbiata con me- mormorò lui dandomi un bacio.
Lo fulminai con lo sguardo -perché non sei tornato da me? Sapevi benissimo che ti avrei riaccolto a braccia aperte-
-E non solo con quelle- ridacchiò Dabi, beccandosi uno schiaffo sul petto -a parte gli scherzi, avevo un motivo molto serio per non farlo. Non credere che per me sia stato facile starti lontano, Sumire. Ho sentito tantissimo la tua mancanza-
-Però ti sei fatto altre ragazze...-
-Erano distrazioni- mi spiegò lui mentre mi abbracciò fortissimo, quasi avesse paura che potessi andare via -un mero tentativo di scappare dalla realtà. Vedevo te nei loro visi, perfino con Subaru. Non ho mai smesso di pensarti per un secondo, così come non ho mai smesso di provare qualcosa per te-
-E allora perché?-
Dabi mi fissò dritto negli occhi con una tale intensità che mi fece venire il batticuore.
-Perché ti amo, Little Mermaid- mormorò accarezzandomi il viso -un giorno ti spiegherò tutto quanto, perché ho scelto di starti lontano. Ma sappi che l'ho fatto per proteggerti-
-Proteggermi da che cosa?- chiesi confusa.
-Te lo spiegherò più avanti- sussurrò mentre riavvicinò il viso al mio, posizionandosi fra le mie gambe -ora godiamoci il momento, Little Mermaid. Voglio sentire la tua voce gemente urlare il mio nome-
Feci per replicare ma Dabi fu più veloce, dandomi ottimi motivi per non discutere più.
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Blu come le tue fiamme e rosse come le sue piume
FanfictionSono passati undici anni da quando Toya, il suo migliore amico, è morto in un terribile incendio al Picco Sekomoto e Sumire, per quanto ci provi, non lo accetta fino in fondo. L'unico ragazzo che permette di avvicinarsi è Hawks, il Top Hero Number T...