Non volevo credere a quello che mi aveva appena detto.
Con che coraggio osava dire una cosa del genere?
Sentii la rabbia prendere il posto della paura, esclamando -tu non mi hai dato proprio un bel niente! E levami di dosso quell'inutile affare che hai tra le gambe, altrimenti...-
-Sempre aggressiva la mia sirenetta- ridacchiò Dabi -mi è sempre piaciuto questo lato di te. Lo trovo...- si lecco' le labbra -eccitante-
-Come ti permetti di prenderti tutta questa confidenza?- esclamai sempre più incazzata, maledicendo la sua presa d'acciaio -spera che non mi libero, perché giuro che ti spacco il culo!-
Dabi rise più forte -mmmmh, mi piace violento!-
Gli scoccai un'occhiataccia, era chiaro che si stava divertendo come un matto a provocarmi. Toya aveva lo stesso vizio e sempre la risposta pronta. Sembravano fatti con lo stampino quei due.
-Certo che così mi deludi, Little Mermaid- mormorò Dabi -sei una ragazza intelligente, possibile che non mi riconosci?-
-E perché dovrei?- ribattei arrabbiata -non ti conosco!-
Dabi si abbassò su di me, avvicinandosi al mio orecchio e sussurando -certo che mi conosci. In fondo non solo siamo cresciuti insieme, ma stavi anche per avere la tua prima volta con me, ti ricordi? Proprio al Picco Sekomoto, a tredici anni-
Mi sentii mancare.
Come diamine faceva Dabi a sapere una cosa del genere?
Nessuno sapeva della mia quasi prima volta, nemmeno Hawks.
Lo sapeva solo Toya visto che la stavo per avere con lui.
Ed era morto.
-Co... come lo sai?- mormorai mentre il cuore aveva iniziato a battere fortissimo.
-Eddai, te l'ho praticamente detto- rise lui vedendomi confusa e sconcertata, mollando la presa -quanti ragazzi stavi per farti al Picco? Con quanti ragazzi ti sei allenata ogni sera, controllando che non si facessero troppo male? E a quanti ti sei dichiarata a tredici anni, proprio poche ore prima che "morissi"?-
Sentii le gambe tremare come se fossero di gelatina. Mi voltai leggermente verso di lui, incapace di non tremare, mentre una miriade di emozioni si riversarono dentro di me -To... Toya?-
Dabi si aprì in un enorme sorriso -visto? Non era difficile-
Sentii un tuffo al cuore mentre le lacrime iniziarono a solcarmi il viso.
Non ci credevo.
Non poteva essere vero.
Il mio Toya era morto.
Era morto da undici anni.
E ora me lo ritrovo davanti a me, con quel ghigno stampato in faccia e con tutti quei crimini sulle spalle.
Il mio Toya.
-Ommioddio...- sussurai fra le lacrime, coprendomi la bocca -no... non ci credo...-
Dabi mi si avvicinò, allargando le braccia mentre alzò lo sguardo al cielo -santo Stain, cosa devo fare per convincerti? Devo ripeterti parola per parola il discorso di quando ci siamo dichiarati quel giorno? Oppure basta ricordarti la promessa che ti avevo fatto prima di salutarti?- aggiunse con un sorriso malizioso.
Restai senza fiato. Erano tutte cose che non avevo mai raccontato a nessuno, soprattutto della promessa.
Quel pomeriggio di undici anni fa, dopo essermi dichiarata a Toya al Picco Sekomoto, ci eravamo scambiati dei baci e stavamo per andare oltre se non fosse per il fatto che mi ero bloccata. Volevo che la nostra prima volta fosse speciale, così Toya mi promise che, appena ci sarebbe stata la situazione giusta, ci saremo presi le rispettive verginità.
Senza rendermene conto mi buttai fra le sue braccia, singhiozzando e piangendo, stringendolo forte a me.
Toya era vivo, davanti a me.
Non potevo crederci.
Mi sembrava troppo bello.
Dabi mi cinse con le sue forti braccia, mormorando -va tutto bene, Sumire. Sono qui-
-Dove... dove sei stato?- chiesi fra le lacrime, guardandolo in faccia -se eri vivo, perché non sei tornato subito da me? Che hai fatto in questi undici anni?!?-
-È un po'... complicato- mi accarezzò il viso, guardandomi con aria triste -e poi temevo che se fossi riapparso, avresti mollato tutto per stare con me-
-Potevo pensare a entrambi!- esclamai fra le lacrime -sai bene che...- ma Toya mi zitti', sigillandomi le labbra con le sue.
Fu da subito un bacio affamato, disperato, quasi volesse dimostrarmi quanto gli fossi mancata in questi undici anni. Mi strinsi a lui, cingendogli il collo con le braccia e passando le mani fra i capelli corvini. Di tutta risposta, Dabi mi prese in braccio, facendomi appoggiare la schiena contro il muro mentre strinsi le gambe intorno al suo bacino. In quella posizione potevo sentire ancora di più la sua erezione.
E proprio come allora, mi bloccai.
E non solo per la mia inesperienza, ma anche perché mi sembrava qualcosa di innaturale.
Per carità, mi era mancato baciare Toya e non so per quanto tempo ho desiderato di poterlo fare di nuovo, ma questo non era il mio Toya.
Era uno sconosciuto.
Il mio Toya era morto, lasciando il posto a una persona che non conoscevo per niente.
Gli diedi delle leggere pacche sulla schiena -a... aspetta...-
Toya si scostò leggermente da me -non posso, Little Mermaid. Sono undici anni che aspetto- e si riapproprio' delle mie labbra con ferocia.
Inizia ad agitarmi -fermati subito!- esclamai mentre tentavo di allontanarlo.
Dabi si scostò di nuovo con aria confusa -che ti prende, Sumire?-
-Non... non posso, non qui...- ansimai mentre cercavo di prendere fiato -e soprattutto, non ora!-
Dabi alzò lo sguardo al cielo, incapace di trattenere una risata -ho già sentito questa frase in passato- poi notò la mia espressione -che succede? Va tutto bene?-
-Io... non lo so...- confessai con un filo di voce, lasciando che mi cinse i fianchi con le sue braccia -sono felice di averti ritrovato, e mi piace baciarti...- alzai lo sguardo, puntandolo su quei bellissimi pozzi azzurri -ma è come se qualcosa non andasse, mi sento confusa... non sei più la stessa persona di allora, mi sembra di non conoscerti-
Dabi mi guardò tristemente, sciogliendo l'abbraccio e sorridendomi mestamente -è normale, Little Mermaid. Sono passati undici anni dal nostro ultimo incontro e tante cose sono cambiate, noi siamo cambiati- mi accarezzò il viso, scoccandomi un leggero bacio sulla fronte -non ti preoccupare, piccola mia. Solo perché ci siamo ritrovati non vuol dire che dobbiamo per forza metterci nuovamente insieme. Ti lascio tutto il tempo che hai bisogno per fare chiarezza e riflettere sui tuoi sentimenti-
-Grazie, Toya- esclamai sollevata, tuffandomi fra le sue braccia. Sapere che mi avrebbe aspettato mi fece stare meglio, così avrei potuto conoscere meglio questo Toya e amarlo come amavo quello vecchio.
-Sumi- mi sussurrò allegramente Toya mentre iniziò a palparmi una chiappa -lo sai che hai messo su un culo da favola?-
-Sei sempre il solito maiale!- urlai mollandogli uno schiaffone sul viso.
Sarà anche cambiato, ma le sue abitudini da pervertito non erano certo sparite!
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Blu come le tue fiamme e rosse come le sue piume
FanficSono passati undici anni da quando Toya, il suo migliore amico, è morto in un terribile incendio al Picco Sekomoto e Sumire, per quanto ci provi, non lo accetta fino in fondo. L'unico ragazzo che permette di avvicinarsi è Hawks, il Top Hero Number T...