Capitolo 20

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Niall's pov

Sono passati una decina di giorni dal giorno più brutto e in contemporanea più bello della mia vita. Visto che quel Bastardo (con la B maiuscola) ora è in prigione ci siamo ripresi i soldi, abbiamo deciso che con quelli avremmo fatto qualcosa tutti insieme. Abbiamo deciso di fare un viaggio, Pam e Luce hanno proposto di andare in Italia e abbiamo acconsentito tutti. Luce ha fatto un salto e si è messa a stra parlare in italiano. L'unica che capiva qualcosa era Pam. Quando si è ripresa ha chiamato sua madre per darle la bella notizia. Partiremo tra due giorni. Luce ci ha detto di portare soprattutto pantaloni corti e canottiere perché è molto più caldo in Italia. Andremo prima nel suo paese natale,poi andremo al mare. Ha detto che abitava in un paesino di montagna che si chiama Cercino,lì ci staremo poco perché non c'è molto da fare. Andremo a dormire,mangiare e cose così nella sua ex casa. Poi al mare andremo a Recanati, i suoi hanno comprato una casa per le vacanze e ci danno il permesso di rimanerci per un po'. Siamo tutti contentissimi di visitare l'Italia. Ma purtroppo la nostra allegria si spezza con l'arrivo di una lettera. Non appena la vede Luce per poco non sviene. Mi ricorda qualcosa,è una busta rosso acceso e ha una scritta in nero. Ma certo! Luce ne aveva in mano una uguale quella domenica. Sopra c'è scritto che è per Luce e che deve leggere ad alta voce. La apre lentamente e inizia a leggere con voce tremante.

"Voi credete che sia finita qui? Credete che il carcere sia in grado di fermarmi? Vi ricordo che sono finito dietro le sbarre una decina di volte e sono scappato altrettante volte. Non provate ad andare alla polizia,ho degli infiltrati tra di voi, una di loro la conoscete bene,soprattutto Luce. Io mi guarderei bene le spalle e diffiderei dei miei amici in queste circostanze. Ma sta a voi decidere se volete morire..."

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