Capitolo 30

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Oggi sono tornato a Londra, per andare a casa mia devo passare davanti a quella di Luce. Istintivamente ho rallentato. Sento il mio telefono squillare, lo prendo e lo porto all'orecchio.

-Pronto?

-Ciao, sono in Inghilterra, devo portare a casa le cose di Luce, per caso hai lasciato qualcosa da lei?

-Mmm... forse sì.

-Okay, le chiavi lo sai dove sono?

-Sì, dietro al sasso colorato.

-Okay, tu vai pure subito, io arrivo tra un quarto d'ora.

-Okay, ciao.

Parcheggio e vado a prendere le chiavi. Apro la porta e un odore di chiuso mi invade le narici. Le lacrime mi inondano gli occhi, vado dritto al piano di sopra, entro in bagno e frugo nel mobiletto. Non voglio scordarmi niente di lei, riguardo le foto per ricordare il suo sorriso, i video e gli audio whatsapp per ricordare la sua voce ed ora ho il profumo che usava tutti i giorni, era un profumo dolce, molto buono, ma non so dire a che cos'era. Presa la boccetta vado in camera sua a prendere i vestiti che mi ha rubato. Corro giù da basso a prendere le foto di noi insieme e mi catapulto di fuori. Nel vialetto incontro Bianca.

-Oh, ciao.

-Ciao.

-Hai preso tutto?

-Sì, scusa, ora devo andare.

Non volevo essere acido, ma questa casa mi fa deprimere, la casa che una volta era la mia salvezza, ora è la mia debolezza.

I Must Be Strong -N.H.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora