Capitolo 3

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17 Aprile 1948

Amélie passeggiava nel Tiergarten di Berlino, immersa nella quiete del parco mentre il sole primaverile di quella mattina filtrava tra i rami fioriti degli alberi.
Il profumo dei fiori e il cinguettio degli uccelli creavano un'atmosfera di pacifica tranquillità mentre Amélie si lasciava trasportare dallo spirito ristoratore della natura, dopo notti insonni da quando quel sogno l'aveva turbata interiormente.
Si avvicinò a un grande albero secolare, Amélie notò qualcosa di insolito inciso sul tronco. Si fermò per osservare più da vicino con il cuore palpitante nell'anticipazione di ciò che avrebbe potuto trovare.
Con un respiro profondo, passò le sue dita delicate sulla superficie ruvida del tronco.
L'incisione era appena visibile, consumata dal tempo e dagli agenti atmosferici, ma era ancora leggibile. Erano una serie di lettere e numeri, apparentemente casuali ma che attirarono la sua attenzione più del dovuto in modo irresistibile.
Con un misto di curiosità e eccitazione, Amélie si sedette ai piedi dell'albero fiorito e iniziò a decifrare l'incisione. Le lettere presero forma lentamente davanti ai suoi occhi mentre la sua mente lavorò duramemte per dare un senso a ciò che stava vedendo.
E quando finalmente riuscì a decifrare il messaggio nascosto, i suoi occhi si spalancarono di sorpresa e meraviglia.
Amélie sentì una scintilla di emozione risvegliarsi nel suo cuore mentre rifletteva sul significato di quell'incisione. È come se l'albero stesso fosse diventato un custode, un testimone silenzioso che le aveva dato un compito preciso, e lei doveva lasciarsi abbandonare a questa svolta sotto l' ombra protettrice di quel albero.
Il messaggio inciso che Amélie aveva decifrato riguardava qualcosa del suo passato che stava riemergendo violentemente negli ultimi tempi.
"Amélie, cherche-toi même dans la mélancolie d'un rêve perdu."
Con la testa confusa in cerca di domande dopo aver scoperto quel messaggio speranzoso, Amélie si alzò e proseguì la sua passeggiata nel Tiergarten per schiarire le sue idee, ora consapevole che anche il più piccolo dettaglio potesse contenere un mistero pronto per essere rivelato.

Mentre Amélie continuava la sua esplorazione nel Tiergarten, ascoltava il rumore dei rami degli alberi che si muovevano a causa del vento impetuoso che soffiava freddo sui suoi capelli che volteggiavano impetuosi nell'aria fresca primaverile. All' improvviso, una figura misteriosa apparve dietro un albero, emergendo dall'ombra con passo furtivo, era un signore anziano.
Amélie si fermò di colpo, il cuore battè forte a causa di quella inaspettata presenza.
Il suo viso era ricoperto di rughe, che indicavano una vita vissuta. Aveva i capelli grigi, ordinati secondo i canoni dell'epoca. La sua postura era eretta, suggeriva dignità e possibilmente un certo carisma dovuto molto probabilmente dal suo cipiglio apparentemente attento. Indossava degli abiti classici e sobri, un cappotto scuro con un completo elegante, che gli davano un'aura di mistero alla sua figura. Il suo sguardo e i suoi occhi azzurri erano penetranti e scrutatori, e trasmettevanl un senso di saggezza e loquacità.
Il suo naso greco gli conferiva l'aria di un pensatore dell'antichità, come gli antichi filosofi persi nel flusso del tempo ormai lontano.
La giovane francese sentì un brivido lungo la schiena, ma un senso di curiosità la spinse a rimanere ferma, pronta ad affrontare ciò che l'anziano signore le avrebbe detto.

"Fräulein, avete visto l'incisione sull'albero?" disse l'uomo con voce profonda e morbida, osservando la ragazza che sembrava attenta a ciò che le stava dicendo. L'uomo l'aveva spiata dal lontano, curioso di studiare l'atteggiamento della ragazza dinanzi alla decifrazione nascosta del messaggio.
Amélie annuì per poi deglutire, osservando l'uomo con cautela.
"Sì, l'ho vista. Ma voi chi siete? E cosa c'entro con tutto questo? Non riesco a comprendere il vostro interesse per questa incisione sull'albero."
L'uomo sorrise misteriosamente, come se avesse una risposta pronta per tutte le domande di Amélie.
" Mi chiamo Gustav Weber e io sono il custode del Tiergarten. E quell'incisione nasconde un segreto che solo lei avrà il privilegio di scoprire."
rispose enigmaticamente, continuando a lasciare dentro la ragazza un'inquitudine dovuta da quella situazione bizzarra e irreale che si stava verificando dinanzi ai suoi occhi.

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