Innermost

Capitolo 2

<Ora mancano solo altri trecentocinquantanove giorni alla fine del liceo> esclamo teatralmente. Io e Kasey avevamo la stessa lezione all'ultima ora quindi siamo usciti insieme. Ora siamo fermi poco fuori i cancelli, credo che stia aspettando qualcuno che lo venga a prendere.
<Fai il conto alla rovescia già da ora?> mi dice divertito. È appoggiato contro il muro, con lo skate contro la gamba e una sigaretta tra le labbra.
<Lo faccio da quando ho iniziato le elementari> dico ironicamente, facendolo ridere. Soffia fumo dalla sigaretta poi me la porge.
<Vuoi?> mi domanda, scuoto la testa, guardandomi intorno.
<No, grazie> Kasey piega la testa di lato, qualche ricciolo scuro gli ricade sugli occhi, poi le sue labbra si piegano in un sorriso da stregatto.
<Non hai mai fumato, vero, Casper?> mi stuzzica divertito, sentendomi chiamare così mi rabbuio. Odio quel soprannome.

<No, questo ora mi rende una sfigata?> il mio tono si mostra più infastidito di quello che volevo mostrare. Il moro aggrotta le sopracciglia.
<Ehi, stavo scherzando, non te la prendere> cerca di calmarmi. Incrocio le braccia al petto, offesa.
<Non me la sono presa> ribatto.
<Certoo e io sono Brad Pitt> non posso fare a meno di sorridere alla smorfia che mi mostra.
<Scusami...è che non mi piace quel soprannome> dico stringendomi nelle spalle, cercando di minimizzare la cosa.
<Ma come! Casper è un sacco figo> controbatte innocentemente.
<È un fantasma, però. La fantastica Holly mi ha affibbiato questo soprannome perché sono una persona lugubre e triste> spiego il vero significato del soprannome, cercando di far sembrare che non mi interessi.
<Tu lugubre e triste? Al massimo sei un po' melodrammatica e permalosa> sbuffa una nuvoletta di fumo, contrariato.
<Dovrei prenderlo come un complimento?> inarco un sopracciglio, divertita.
<Decisamente> mi dice spalancando gli occhi.

<Certo che la tua amica deve essere molto simpatica se ora è diventata una sua amichetta> mi dice, ma il suo sguardo è concentrato altrove. Girandomi, noto Lizzie insieme ad Holly camminare a braccetto verso la palestra. Vedendole, una affianco all'altra, sembrano essere molto legate e sicuramente, danno anche una migliore immagine rispetto a me e Lizzie insieme. Non riesco a capacitarmi di come, con un'unica estate, siano riuscite a diventare amiche...e tutto questo mentre io ero sperduta sui monti.
<Lizzie è una brava ragazza, è solo un po' ingenua> la giustifico, vendendo lo sguardo che mi rivolge Kasey. Non mi piace. È appena arrivato, non può intromettersi nelle mie faccende pensando di sapere quello che è giusto o sbagliato.

<E anche un po' menefreghista...vedendoti come raccontavi la faccenda di Casper non credo sia l'unica cosa che ti abbia fatto> mi dice, mentre lascia cadere il mozzicone di sigaretta a terra.
Immediatamente, mi metto sulla difensiva.
<Senti, sei simpatico, ma queste non sono cose che ti riguardano. Tu non sai niente, non provare a fare il giudice della situazione> lo attacco.
<Guarda che io non parlo a vuoto; ci sono passato anche io. Un mio amico da quando è entrata nel gruppetto dei popolari ha smesso di calcolare me e il resto dei nostri amici...so riconoscere una situazione del genere quando la vedo> mi risponde a tono.
<Io e Lizzie siamo amiche da sempre. Non farebbe mai una cosa del genere. La prossima volta, se non sai le cose, tieni la bocca chiusa che è meglio> dico stringendomi lo zaino contro.
<Ora devo andare, ci vediamo domani> lo saluto, provando ad essere cordiale, prima di allontanarmi velocemente a piedi.

<Dove stai andando?> mi richiama, facendomi bloccare. Mi giro verso di lui, guardandolo male.
<Cosa?> sbotto esasperata, lasciami da sola.
<Io stavo aspettando che ti venissero a prendere...torni a casa a piedi?> mi guarda stranito e io lo fisso a mia volta, stranita.
<Io stavo aspettando che venissero a prendere te> ribatto. Il moro scuote la testa, divertito, prima di saltare sullo skate.
<Vabbè...ci vediamo domani, Amy> mi dice superandomi. Mi costringo a non sorridere.