Capitolo 3

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<...E quindi poi mi ha preso per...> arriccio il naso, disgustata nel sentire il resoconto della notte di fuoco tra Lizzie e Tim. Abbiamo un'ora buca e ci siamo sedute all'aperto nei tavoli della mensa. Mi ha raccontato che quest'estate ha conosciuto meglio Holly perché è andata a una festa a casa sua, organizzata dai genitori, e da quel momento hanno iniziato a parlare e prima che se ne rendesse conto sono diventate amiche. Successivamente, ha iniziato a raccontarmi di tutte le sue avventure sessuali con Tim. Questa mattina mi sono risparmiati solo il resoconto di uno dei fratelli Jackson.

La mia attenzione viene catturata da qualcos'altro o meglio, qualcuno altro. Ryan se ne sta appoggiando a un muretto, mentre fuma tranquillamente insieme a Blake. Connor sta imitando qualche strana mossa di arti marziali e, con un po' di orrore, spero che non sia qualche racconto su chi si sa scopato ieri sera. Mio fratello sembra essere l'unico che sta ascoltando Connor, con un ghigno storto sulla faccia. Sospiro. Connor sta decisamente raccontando cosa ha combinato ieri sera. La mia attenzione, però, si concentra su Ryan.

Lo scruto attentamente, consapevole che non possa vedermi. Indossa un paio di Jordan, il pantalone della divisa sembra essergli cucito addosso, gli cade morbido sulle sue gambe. La fibbia della cintura luccicante si intravede dalla camicia lasciata fuori dai pantaloni, ha le maniche arrotolate, che mostrando i tatuaggi sul braccio destro, un braccialetto bianco e blu gli segna la mano sinistra, con la quale si avvicina la sigaretta alle labbra piene e rosse. La mascella definita gli dà un'aria spaventosa, seguendo la linea del suo collo, i primi due bottoni della camicia sono aperti e la cravatta gli ricade sul petto scolpito e muscoloso. Quest'estate è diventato ancora più grosso. Indubbiamente, è bellissimo. La mia attenzione si concentra sulle sue mani, grandi e con dita lunghe, che l'altro giorno mi stavano massaggiando la coscia. Al solo pensiero, sento il punto protagonista pulsare, e non per il dolore, è come se la sua mano fosse ancora lì.

Quello, però, è stato solo un sogno ad occhi aperti. Non mi ricapiterà mai più di essere toccata in quel modo, o il altri modi, da lui o da qualsiasi altro ragazzo. Tutto quello che posso fare è aspettare di andare al college e tagliare i ponti con tutti.
<Mandy, va tutto bene? Sembra che tu lo voglia uccidere> Lizzie mi richiama dal mio monologo interiore, posandomi una mano sul ginocchio. Sbatte gli occhietti di cerbiatta, preoccupata.
<Scusami, ero soprappensiero> le dico accennando un sorriso.
<Ti capisco, anche io mi incantavo sempre quando guardavo Tim. È stupendo, non è vero?> mi dice con aria sognante, portandosi le mani ai lati della faccia.
<Se ti piacciono i nerd con la faccia da cadavere...> mi tira uno schiaffo sulla spalla, offesa.
<Ehi! Non ti permettere di offenderlo> si lagna, scherzosamente.
<Mi perdoni, Sua Maestà, preferisca che inizi ad elencare tutta la sua lista di pregi?> le dico teatrale.
<Non fare la scema! Non la finiresti mai!> faccio una smorfia di disgusto a quelle parole che la fa ridere. Lizzie muove la testa indietro, ridendo a bocca aperta e il suono che ne esce è una melodia contagiosa che ti infonde allegria.


Un paio di ragazzi vengono catturati dalla sua risata e noto il modo in cui la guardano. I ragazzi hanno sempre la stessa espressione quando guardano una bella ragazza. Hanno la  bocca leggermente aperta, come se l'avessero secca, e gli occhi viterei, come se il criceto nella loro testa avesse smesso di ruotare. È un'espressione che dura solo un momento, perché poi la mascherano con strafottente. Ovviamente, non possono farsi beccare ad osservare una bella ragazza. Sarebbe una macchia sul loro onore.

<Lizzie, come stai?> una ragazza si avvicina a noi, con un sorriso sul viso. I capelli sono neri e le ricadono sulle spalle in delle onde morbide, gli occhi scuri sono messi in evidenza da un eye-liner perfetto.
<Sky, tutto bene, tu?> Lizzie si alza dalla panchina e le stampa un bacio sulla guancia, sono alte uguali.
<Bene...oggi mangi con noi, vero?> le dice, sorridendole gentilmente. Sembra simpatica ma anche spaventosa. Sicuramente, non vorrei litigare con lei.
<Sì. Lei è Mandy, la mia migliore amica> ci presenta velocemente, indicandoci.
<Piacere, Amanda> le dico mostrandole un sorriso cordiale.
<Non ti ho mai vista in giro questa estate. Non rientri nelle grazie di Holly?> mi dice divertita. Aggrotto le sopracciglia, rendendomi conto che non mi sta prendendo in giro. Holly non le deve stare molto simpatica.
<Esattamente, ma in realtà questa estate sono stata fuori città> le spiego brevemente, omettendo tutta la parte riguardante il rifugio spirituale in montagna.
<Beata te...qui è sempre lo stesso. Volevo andare in vacanza in Italia ma mio padre ha detto che non potevo perché ho preso dei voti orrendi> dice alzando gli occhi al cielo.
<Anche mio padre ha fatto un sacco di storie. Non sono riuscita ad organizzare nemmeno un weekend con Timmy> dice Lizzie. Sky alza un sopracciglio, fissandola intenerita.
<Ma tu parli solo di lui? Vado prima che mi faccia venire il mal di testa> dice scherzosamente, prima di allontanarsi.

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