Capitolo 7

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Ecco! Ci siamo.
Stasera inizio a lavorare per il famoso locale "Blue moon" e indossare l'uniforme.
Una gonna leggermente svasata, lunga fino al ginocchio e una camicetta.

Devo soltanto avvicinarmi ai tavoli, prendere le ordinazioni dei clienti e portarle al bancone, dove c'è Fred, il barista.

I clienti sono per la maggior parte gruppi di uomini, ma ci sono anche parecchie donne.
Immagino sia una specie di locale da rimorchio.
Mi preoccupo solo di prendere e portare le ordinazioni come mi è stato detto di fare da Collin, il resto non conta.

A proposito di Collin, lui sta seduto in una poltrona, e vedo che mi osserva mentre tiene in mano un pò di whisky o non so cosa.
Devo ammettere che sono attratta da lui.
E credo che anche lui sia attratto da me.
Lo sento da come mi guarda.
C'è il desiderio nei suoi occhi.

Finisco il turno di lavoro.
Fred mi dice che Collin vuole vedermi nel suo ufficio e vado.
Busso alla porta, ed entro.

Sta appoggiato alla scrivania mentre parla al telefono.
Mi fa' cenno di sedermi, e lo faccio.
Pochi minuti dopo finisce la telefonata e mi guarda compiaciuto.
-Sei stata brava! Ci tenevo a complimentarmi con te-
-La ringrazio signor Wynne-
-Oh! No. Chiamami Collin-
-Va' bene. Collin-
Mi alzo dalla sedia e lo guardo.
-Allora vado. Ci vediamo domani-
Non mi da' il tempo di arrivare alla porta.
Mi afferra per un braccio e mi attira a sé all'improvviso.
Mi ritrovo appiccicata a lui, al suo petto caldo e duro, mentre le sue mani si sono già posate sulle mie chiappe.
-Mi desideri?-
Domanda spingendo il mio bacino contro il suo membro eccitato.
Mi mordo il labbro inferiore e gli accarezzo il torace.
-Forse... chi può dirlo-
Mi solleva la gonna e sento subito due dita insinuarsi tra le mie grandi labbra.
-Liscia e vellutata. Proprio come piace
a me-
Dice.
-Ho voglia di essere scopata da te-
Gli dico leccandomi le labbra.
-Ti accontento subito-
Dice.
Mi fa' girare di spalle.
Poggio le mani sul bordo della scrivania e mi abbassa all'istante le mutandine.
Si inchina e comincia subito a leccarmi la fica e a penetrarmela con un dito.
Toglie fuori il suo membro e mi schiaffeggia le chiappe con la cappella gonfia.
-Lo vuoi?-
Mi chiede.
-Si. Lo voglio. Scopami-
Mormoro impaziente.
Mi fa' sentire la sua cappella vicino al buco del culo, poi me la passa in mezzo alle labbra.
-Supplicami che lo vuoi-
-Si. Lo voglio. Scopami ti prego!-
Me lo sbatte forte dentro, fino in fondo facendomi sussultare.
Poi inizia a scoparmi come un dannato.
-Bella fica che hai!-
Mi dice continuando a scoparmi forte.
-Si. Sbattimi. Così!-
Urlo senza contegno. Mi piace da impazzire. Raggiungo un super orgasmo e lui inizia a scoparmi più lentamente.
-Godi. Trioia! Godi! -
Riprende a sbattermi forte, mi stringe forte le tette tra le mani e dice:
-Sei una gran porca-
Poi dice ancora.
-Sto per venirti dentro, troia!-
Il suo sperma schizza tutto dentro di me e lui gode continuando a dirmi porcate.
-Prendilo tutto. Si! Troia! Ti riempo tutta!-
Io mi lecco le labbra.
È stata una scopata superba.

Mi infilo di nuovo le mutandine e poi lo saluto, mentre lui annuisce e si accende una sigaretta.

Torno a casa sfondata e soddisfatta anche oggi. Mi faccio una doccia, e vado finalmente a dormire.

.

Mi sveglio tardi.
Così tardi, che stamattina non riesco nemmeno ad andare da Norman.
Mi sento esausta.

Alla fine, vado a ritirare la macchina dal meccanico in taxi e poi mi dirigo all'ufficio di Norman.
Busso alla porta, ma non risponde.
Forse è uscito un momento.
Busso all'ufficio di Oliver e lui mi apre.
-Eva. Che piacevole sorpresa. Vieni, entra-
Mi dice.
Mi fa' accomodare ad una sedia e va' a chiudere le tende della finestra.
Poi si pianta in piedi davanti a me, accarezzandomi i capelli.
-Ti ho pensata, sai!-
Sollevo il capo e ci guardiamo negl'occhi.
Il suo membro è davanti al mio volto.
-Ti ho pensato anch'io-
Dico.
Si inchina verso di me, e inizia a baciarmi le labbra.
-Siediti lì-
Mi dice, indicandomi il lettino.
Vado a sedermi sul lettino, decisamente più comodo della sedia, e si pianta di nuovo davanti a me.
-Oggi è il mio turno-
Dice, aprendo la cerniera dei pantaloni.
Lascia scivolare i pantaloni sulle gambe, poi abbassa i boxer e prende in mano il suo membro mezzo eccitato.
Se lo masturba un pò, poi me lo sfrega sulle labbra.
-Mettilo in bocca-
Mi ordina.
Lo guardo negl'occhi e glielo prendo in mano, mentre lui attende estasiato.
Inizio a leccargli un pò i testicoli e geme, poi lecco tutta l'asta che è già diventata dura e mi soffermo un pò a slinguazzare la cappella. La inumidisco con la mia saliva e poi mi infilo in bocca mezza asta, facendo su e giù con la testa lentamente.
Lui mi afferra per i capelli e mi costringe a metterlo in bocca fino in fondo.
Quasi soffoco, ma ce la faccio.
-Brava! Succhialo tutto!-
Sibila a denti stretti.
Muovo più velocemente mano e bocca e lui gode come un maiale. Il suo continuo ansimare mi eccita ancora di più.
Tiro fuori l'asta un momento dalla bocca e gli succhio la cappella avidamente, poi infilo di nuovo tutta l'asta in bocca e ricomincio a muovermi su e giù velocemente.
-Oh! Cazzo! Sei una gran pompinara!-
Mi afferra con entrambe le mani per i capelli, e spinge il suo bacino contro la mia bocca. È in estasi.
-Vengo!-
Tolgo dalla bocca il suo membro e tiro fuori la lingua per accogliere tutto il suo sperma che schizza fuori.
Mi guarda mentre lo ingoio e lo lecco sulle mie labbra.
Si lecca le labbra anche lui.
-Ingoialo! Brava!
Mi dice. Poi tira un sospiro di sollievo.
Credo abbia finito di svuotare i testicoli.
Si siede vicino a me e mi passa una salvietta.
-Che pompinara sei!-
Esclama soddisfatto.
-Quando mi scopi?-
Gli domando.
-Oh! Non vedi l'ora di farti sfondare dal mio cazzo?-
Chiede, sorridendo.
-Si. Ti voglio-
Gli dico.
-Stanotte. Voglio scoparti stanotte-

...

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