Capitolo 8

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Lascio l'ufficio di Oliver e busso di nuovo a quello di Norman.
Forse nel frattempo è tornato.
Sento che c'è qualcuno, e senza alcun permesso, decido di aprire la porta.
Oh merda!
Norman è sdraiato nel lettino e sopra di lui c'è una bella bionda.
Se la sta scopando per bene.

Richiudo subito la porta e mi allontano.
Accidenti! Non avrei dovuto aprire quella porta. È stato imbarazzante.
Mi chiudo in macchina e mi riprendo.
Poi guido fino al mio appartamento.

È giunta l'ora di andare a lavoro.
Chissà se Collin mi scoperà anche oggi.
Scopa davvero alla grande.

Giungo al posto di lavoro e vedo Collin uscire dal suo ufficio proprio in quel momento con una bella donna.
Immagino abbia appena finito di scoparsela.
Ricevo un messaggio sul telefono di Oliver. Dice che sta per arrivare a casa mia.
Diamine! Ho dimenticato di dirgli che sto lavorando. Niente scopata.
Glielo scrivo. Lui sembra esserci rimasto piuttosto male.
In effetti è colpa mia.
-Mi farò perdonare-
Gli scrivo.

Ci sono tre clienti che devo servire.
Sono piuttosto carini in giacca e cravatta.
Uno in particolare attira la mia attenzione.
Capelli neri, barbetta nera, occhi chiari, muscoli scolpiti.
Già mi immagino di fare sesso con lui.
Vedo che ha la fede al dito.
Accidenti! Che peccato.
Servo comunque lui e gli amici.
Mi guardano tutti il seno. La cosa mi fa' piacere. Mi eccita.
Allento i primi due bottoni e lascio che il mio bel décolleté stimoli il loro desiderio sessuale.

Mi inchino verso il bel moro sposato che fissa il muo seno per bene. Glielo sto letteralmente sbattendo in faccia.
Si lecca le labbra e mi guarda negl'occhi.
Lo guardo anch'io e sorrido.

Torno al bancone e aspetto che i tre tipi finiscano la consumazione per tornare da loro. Il bel moro mi fa' cenno di tornare e io vado.
-Siediti con noi-
Dice.
-Non posso. Sto lavorando-
Replico all'istante.
-Collin non ti dirà nulla-
Dice.
Capisco che sono amici e che Collin chiuderà un'occhio.
Mi guardo intorno, ma non ci sono sedie.
-Siediti qui-
Mi dice, facendo cenno di mettermi sulle sue ginocchia. Prendo e mi siedo.
Oddio!
Sento da subito una cosa dura fra le mie cosce, e so' cos'è. La mia gonna ha un tessuto molto leggero. È un pò come sedermi nuda sopra il suo membro.
Gli amici guardano e bevono.
Il moro mette le sue mani sui miei fianchi e inizia a muovermi sul suo membro grosso e duro in modo circolare.
Lo sento ansimare.
Dio! Non avevo mai fatto una cosa del genere davanti a un pubblico.
Ma nessuno sembra essere interessato a noi. Anzi, anche altre cameriere sembrano intrattenere allegramente i loro clienti in modo discreto.
Vedo che gli amici del moro si toccano sulla patta. Gli piace guardare mentre mi sfrego sul membro del loro amico.

Il moro avvicina le sue labbra al mio orecchio e dice:
-Solleva la gonna e sposta la mutandina-
La cosa mi eccita.
Nel mentre che sollevo la gonna dalla parte del sedere e sposto la mutandina, il bel moro apre la cerniera dei pantaloni e tira fuori il suo membro duro.
Quando mi siedo di nuovo, mi sento penetrare all'istante dal suo grosso cazzo. È stupendo, e resto immobile a godere mentre lui scende quella grossa mazza dentro di me fino in fondo.
Ansimiamo insieme, poi ricomincia a farmi roteare sul suo cazzo.
Godo da morire. Lui gode più di me.
I suoi amici godono a guardare.
Raggiungo un orgasmo, poi un'altro ancora, mentre le mani del bel moro stringono i miei seni tra le mani.
Lo sento ansimare tremendamente al mio orecchio.
-Mh! Godo! Si!-
Continua a farmi roteare, sempre più velocemente, è in estasi.
-Ti sborro tutta!-
Dice mentre ansima e raggiunge l'orgasmo inondando tutta la mia fica all'interno.
Dio! È stato stupendo!

Mette nuovamente il suo cazzo dentro i pantaloni e mi dice di sedermi sopra uno dei suoi amici. E lo faccio.

Soddisfo uno dei suoi amici allo stesso modo che ho soddisfatto lui.
Anche quello gode, e mi viene dentro.
Soddisfo anche l'ultimo dei tre.
Ho avuto tanti di quegli orgasmi che ho perso il conto.

Appena finisco di soddisfare l'ultimo cliente mi mettono una grossa mancia sul tavolo. Sono incredula ma felice.
Gli ringrazio e torno al bancone del bar.

Vado un istante a lavarmi in bagno.
Ho tanto di quello sperma dentro che molto mi è colato fuori.

La giornata di lavoro è finita, e mi sento soddisfatta il triplo.
Avevo proprio voglia di scopare.
Un esperienza che non dimenticherò di certo.

...

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