Intro

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I:"TI PREGO!!! TI PREGO KACCHAN!!!"

Il ragazzo con i capelli verdi continuava a rincorrere il biondo che avanzava, a gradi falcate, verso casa

I:"KACCHAN.... È IL MIO SOGNO...TI....ti prego....non privarmi del mio sogno...."

Il biondo si girò e guardò l'altro ragazzo cadere a terra, in ginocchio, di fronte a lui

Il suo odore di cioccolato gli riempiva le narici facendogli venire l'acquolina in bocca, si ritrovò a dover scacciare via, dagli angoli della sua bocca, un rivolo di saliva mentre il suo volto non mutava l'espressione disgustata con cui lo guardava

K:"COSA CAZZO CI POSSO FARE IO SE SEI UN MERDOSO OMEGA? NON POTRAI MAI DIVENTARE UN EROE, SARAI SOLO LA MALEDETTA PREDA DI QUALCHE ALPHA! SEI DEBOLE!! "

La mano dell'altro ragazzo scattò verso la sua

I:"NO!! Non....non se sono....ti prego Kacchan, se mi hai mai voluto bene nella vita...ti prego... aiutami...."

L'odore di cioccolato si fece più intenso ma, accentuata dalla paura, anche le note di frutti di bosco iniziarono ad arrivare al naso dell'alpha che scrollò la mano infastidito

K:"non posso fare nulla per te MerDeku...rassegnati!!!"

Ricominciò a camminare verso casa per allontanarsi il più possibile da quell'odore che gli fotteva  il cervello e per nascondere le zanne che iniziavano ad uscire dalla sua bocca

E mai e poi mai si sarebbe mostrato così debole all'odore di un Omega, soprattutto a quello di quel nerd di merda

Ma due braccia si legarono alla sua vita costringendolo a girarsi

Si ritrovò il suo viso, pieno di lacrime, davanti alla faccia,, venne investito in pieno dal suo odore e per un secondo, per un solo secondo, sentì le gambe cedere...ma riprese il controllo subito dopo e lo afferrò, infuriato, per il colletto

K:"LASCIAMI!!!"

Si rese conto, quasi subito, del passo falso che aveva fatto...

Ora il suo viso era più vicino al suo e quell'odore....quel maledetto odore gli faceva girare la testa...

Izuku sollevò il collo davanti a lui ed il cuore sembrò,per un attimo, esplodergli nel petto

La sua voce giunse ovattata alle sue orecchie, troppo distratto dal profumo di cioccolato e dalla visione della sua ghiandola così esposta....

Seguì con lo sguardo la linea morbida del collo...la giugulare che pulsava velocemente e quel piccolo lembo di pelle così chiara...lo spazio perfetto, l'incastro ideale dove affondare i suoi denti...

Si immaginò di entrare in quella carne in tutti i modi possibili, stringere le sue mani sulla sua schiena sudata che si sarebbe inarcata sotto il suo tocco.... immaginò di sentire la sua voce gemere il suo nome e deglutì a vuoto....

Lasciò la presa sulla maglia e cercò di allontanarsi...doveva andarsene da lì....

Ma l'altro ragazzo aveva afferrato la sua mano e se l'era portata alla gola

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