Il bacio di Marte.

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"Buonasera, professore."

Alla fine, è quello il modo in cui Jeongguk si approccia al padre della pederastia. O la va o la spacca, ma se è Taehyung a spaccare il culo di Jeongguk forse è meglio.

"Ciao, Jeongguk!" il suo carattere è dissonante per un professore che a lezione non scherza mai. Ma siamo a Madrid, e, se a Madrid un professore pocodichiaratamentegay frequenta un locale di culturisti pomatati, non è affatto un problema. Quella vita a Jeongguk piace, e gli piace ancora di più perché ha incontrato Taehyung.

"Posso sedermi?"

È temerario: la proposta di diventare suo assistente, quello di averlo visto la sera stessa nel suo solito locale gay (perché gli eterosessuali non vanno nei locali gay, vero?), che fosse fintamente compiaciuto di un brasileiro-arghientino tutto muscoli, che ci provava con lui, gli ha dato un gran bello sculaccione per farsi avanti col professore. Uno sculaccione più schioccante di quello di Jimin, così che Jeongguk facesse un saltino in avanti e andasse dal suo bel pederasta biondo-achille.

"Speravo che me lo chiedessi."

Si accomoda e lascia trasparire quel che la sua bocca prova a non dire. Il suo culetto timido si piega a fianco del professore: lui abbassa gli occhi, cerca la giusta distanza a cui mettersi, una via di mezzo, un buon compromesso per dirgli: "Ti voglio scopare, ma andiamoci piano." Anzi: "La voglio scopare, ma andiamoci piano." Che suona nel peggiore di modi possibili, ma Jeongguk si è ripromesso che gli darà del lei fin sul letto di morte. È testardaggine, non superbia, né assurda convinzione.

"Allora, Jeongguk..." è a qualche centimetro da lui; tiene le gambe strette, e le manine unite in preghiera (quella che dirà appena tornato a casa con un palo in più sulla coscienza e la voglia di scopare); non guarda né Taehyung, né da altre parti: fissa per terra ed è a metà fra il timido riservato e la prima donna stereotipica. "Hai pensato alla mia proposta?"

Il professore, invece, non gli stacca gli occhi di dosso per un attimo. Appena entrato, lo ha visto, esaminato, come se fosse ad uno dei suoi colloqui orali: Jeongguk rappresenta il suo standard ideale in un uomo.

Taehyung è ovviamente gay e fa spesso sesso (per accontentarsi) con i ragazzi volenterosi che trova al Chueca: per ragioni di bellezza o di denaro, quel professore è una puta richiesta. Ma niente di serio: non si vuole sistemare, né impegnare. L'unica nota dissonante è quel ragazzetto fieramente cattolico e bottomista, che sculetta per la Complutense come se avesse tutto il mondo ai suoi piedi: Taehyung di sicuro lo è, e non lo dice, perché è più grande, rispettabile e di una certa. Ricordiamoci, anche una reputazione già infangata da un allucinante rumor eterosessuale. Bisogna rimediare: a Taehyung non va bene così. Ma tanto quella è Madrid, e a Madrid non vige il pregiudizio. Tanto vale, approfittarsene.

Tre anni trascorsi fra seghaiolate varie, sesso frustrato e cosìtantoper con i belloni del Chueca. Taehyung vorrebbe assaggiare adesso il cazzo di Jeongguk, e più il sapore si allontana, più lui lo brama, e se lo immagina assai dolce, molto di più dell'originale. Non lo classifica come amore, ma "una scopata degna e da guadagnarsi": è superficiale. Il professore ne è tanto sicuro quanto delle sue competenze a lezione. Ha imparato a fottere bene il mondo, ma è talmente allucinato dal bel faccino di Jeongguk, mentre per il suo cazzo, che non è conscio del fatto che il mondo fotte meglio di lui, e che lo fotterà così tanto da farlo rimanere fottuto per la vita. Porco scapolo, le Moire ti hanno fregato!

"Costantemente." Jeongguk si gira verso di lui e fa gli occhioni da cerbiatto: manuale di seduzione di Daphne Bridgerton. Infallibile e micidiale: funziona soprattutto con chi ha fame di qualcosa che sia cazzo, fica e tutti quegli organi sessuali lì. Dalla caduta del ventaglio al sesso in giardino fra le statue neoclassiche. Dalla caduta dall'Empireo, verso la voragine infernale: Jeongguk pensa che il professore gli voglia intimare di lasciare la sua anima brava all'entrata della sua bocca, prima che la sua lingua lo limoni da capo ai piedi, e che si ritrovi tutto il suo culo infradiciato, insozzato della sua salivaccia.

epitumía | VKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora