Gare e fantasmi

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Stanotte ho sognato che la scuola organizzava, per il giorno prima delle vacanze, una sorta di "ce l'hai" tra gli studenti. Ci si poteva unire in gruppo o stare da soli e lo scopo era quello di toccare più persone possibili e farsi toccare il meno possibile. Quando venivi toccato, la tua maglia cambiava di colore e non si potevano toccare le persone del proprio colore. Essendoci tantissime persone nella scuola ed essendo gli spazi piuttosto scomodi per scappare in sicurezza, tutti erano stati toccati almeno una volta. Inoltre, erano state smontate tutte le porte delle stanze e degli stalli dei bagni, in modo che nessuno potesse nascondersi.
Finisce il gioco e i professori sono pronti ad annunciare i risultati.
Dato che mia zia mi ha regalato dei nuovi lupetti, decido cambiare la maglia di gioco con uno di essi in uno dei bagni della scuola. Il problema è che, come già spiegato, hanno tolto tutte le porte, quindi io non me ne accorgo, ma mentre mi sto togliendo la maglia, c'è un ragazzo che mi sta spiando.
Quando esco, il ragazzo si avvicina e mi dice che lui e alcuni suoi amici hanno prenotato il pranzo in un ristorante e che gli farebbe piacere se ci fossi anche io e qualche mia amica. Mai visto questo tizio in vita mia. Gli domando: «Offrite voi?» e lui, un po' perplesso, risponde di sì, quindi accetto. Avviso la mia compagna di gara e andiamo al ristorante.
Siamo in una stanza privata, con le pareti in vetro su due lati e il tavolo tutto per noi. C'è il tizio, due suoi amici e un'altra ragazza. Presentandosi, spiegano che loro stanno frequentando un'accademia militare assieme alla scuola e iniziano a parlare di quanto bello e divertente sia uccidere i nemici. La mia amica, l'altra ragazza e io ci guardiamo inquietate. Mi scuso un attimo per andare in bagno e improvvisamente appare un fantasma, ma non mi spavento, perché riconosco essere il mio spirito guida. Il fantasma mi parla dei tre ragazzi, commentando che sono proprio cafoni e io cerco di giustificarlo dicendo: «No, vabbè, dai, sono tre stupidotti, scommetto che si farebbero la pipì addosso se dovessero davvero uccidere una persona». In quel momento entra in bagno il ragazzo guardone e rimane sconvolto dal fantasma. Lo spirito lo prende, lo fa sedere sul water e inizia a fargli una ramanzina sul significato della morte. Il ragazzo, intanto, mi guarda terrorizzato. Quando il fantasma se ne va, mi chiede spiegazioni e io gli spiego che lo conosco da tanti di anni, ogni tanto appare dal nulla e mi aiuta o mi guida in qualche modo. Il ragazzo è ancora sconvolto dal fatto che io non abbia paura del fantasma e mi dice che vuole conoscermi meglio, perché mi trova molto interessante.
Finito il pranzo, accetto che mi accompagni a fare un giro e, mentre camminiamo, mi videochiamano mio zio e mia mamma. Il tizio subito inizia a fare lo sborone, con commenti del tipo: «Eeh, chissà che penserebbe la tua famiglia se sapesse che sei in giro con un ragazzo!», finché non lo inquadro con la telecamera e lo presento e lui rimane di sasso.

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