Chapter seventeen.

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17 Settembre 1984


Liam



"Sei un emerito stupido!"

Sorrisi alle grida di Zayn mentre mi stravaccavo su una delle poltrone del Crane.

Pensandoci, quel posto era sempre stato teatro delle nostre discussioni, solo in momenti diversi. Lo osservai sedersi accanto a me, mentre mi studiava con il suo tipico sguardo da "Non mi toccare" ed apriva il suo libro di Chimica. Non aveva smesso di studiare insieme a me, anche se, essendo andato a lavorare nel negozio di ferramenta di mio cugino, non mi interessasse più di tanto il parlare di funzioni ed elementi.

Ma per lui questo ed altro.

"Perché, amore?" domandai, ridendo.Lui andò su tutte le furie e "Ma come ti salta in mente di dire ai miei che stiamo insieme?" chiese, mentre la sua espressione si crucciava più che mai.

Ridacchiai al pensiero di me che, spontaneamente, mi incamminavo verso casa di Zayn e venivo accolto dai suoi due meravigliosi genitori. Lui dormiva ancora mentre raccontavo loro quanto il moro mi piacesse e quanto mi sarei sentito fortunato ad ottenere la loro approvazione. 

Zayn si era fatto mille paranoie riguardo la reazione dei suoi genitori, diversamente da come aveva consigliato a Louis, ma alla fine erano stati comprensivi ed adorabili e mi avevano dato la loro benedizione.

"Non farti tanti drammi, ho solo accelerato il processo"

Ringhiò nella mia direzione ed io lo trovai carino. Non avevo mai smesso di ammirare Zayn incazzato, del resto era stato in uno dei suoi momenti di sclero che avevo perso la testa per lui.

"E se lo avessero preso come un problema?"

"Amore" cominciai, acchiappandogli la mano. "Mi hanno invitato a mangiare da te per tutta la scorsa settimana, non credo proprio che l'abbiano presa male" conclusi.

Sbuffò e "Lo so, lo so" mi concesse.

Tossii e "Magari il problema è un altro, signorino"

"Ovvero?"

"Magari non ti va giù di essere nominato come "il mio fidanzato"" lo provocai, mordendomi un labbro.

Lui "Il tuo fidanzato, eh?" mi chiese, arricciando il naso.

"E quando mi avresti chiesto di diventarlo, Liam?" continuò poi.

Sorrisi ampiamente, sicuro che quel momento prima o poi sarebbe arrivato.

"C'è davvero bisogno di una domanda ufficiale?"

Appoggiò il volto al suo pugno chiuso, assumendo un'espressione confusa.

"Non lo so, in realtà. Di solito si fa così tra fidanzati?"

Ridacchiai.

"Sì, solitamente sì"

"Allora tu non me l'hai mai chiesto, questo vuol dire che non stiamo insieme"

Non riuscii ad impedire ai lati della mia bocca di sollevarsi e "Andiamo, Zayn. Io ti voglio, tu mi vuoi, non siamo amici" constatai.

Lui inoltrò il suo sguardo nel corposo libro di Chimica, evitandomi di proposito. Mordicchiai il mio labbro inferiore quando lo vidi sfogliare le pagine, ancora corrucciato.

"Amore, è davvero così importante questa domanda?" chiesi, ma ancora una volta non ricevetti risposta.

Tossii sul mio pugno chiuso prima di lasciare cadere l'argomento.

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