Sono le 06.50 del mattino.
Ormai il sole è alto nel cielo e i suoi raggi filtrano dall'enorme finestra della mia camera.
Li sento quando si posano sulla mia pelle bianca mentre sono ancora rannicchiata contro il muro ruvido e freddo,alzo la testa con gli occhi socchiusi risvegliandomi completamente dallo stato di dormi-veglia in cui ero entrata.
Riuscire a fare sonni tranquilli stanotte,come tutte le notti del resto,è stato inutile.
Gli attacchi di panico,le mani che tremano,i sensi di colpa e tutto il resto mi opprimono ogni fottutissima notte e tutto per colpa di un incubo,lo stesso da 8 anni.
Da quando Allie,la mia migliore amica,è morta,si è portata via una parte di me,quella felice,cambiandomi inevitabilmente.
A me non importa più di nulla,sono arrivata ad autodistruggermi da sola,lasciando la mia anima in balia della tristezza fino a farla cadere in mille pezzi,come un vaso di terracotta.
Infondo ormai,io sono diventata proprio quello,un vaso di terracotta lasciato incustodito sull'orlo di un tavolino,basta un passo falso,un piccolo urto a farlo cadere rovinosamente a terra.
Io sono il vaso e quell'incidente era stato l'urto che mi aveva fatta cadere,annullandomi completamente, facendomi diventare fragile,rotta in mille pezzi senza speranza di essere riaggiustata.Mi alzo dal letto e guardo il mio riflesso allo specchio.Sono pallida,i miei occhi sono grigi ormai,non brillano più come un tempo.
Ho le occhiaie per via del fatto che praticamente non dormo più e sono tutta appiccicosa per le sudate fredde che mi vengono ogni volta che mi sveglio da quell'incubo.
Vado in bagno e mi butto sotto al getto dell'acqua calda,se solo l'acqua potesse far scivolare via tutti i miei pensieri,le mie paure e i miei sensi di colpa insieme al bagnoschiuma starei decisamente meglio,ma non può purtroppo.
Mi asciugo i capelli e vado a vestirmi.
Fuori è inverno da un mese o poco più,dentro di me è inverno da troppo tempo e non è ancora arrivata l'estate per far sciogliere il ghiaccio che ricopre il mio cuore.
Prendo dall'armadio una felpa grossa e calda e dei jeans,poi torno in bagno per mettermi la cipria per coprire i segni dell'insonnia sul mio volto e una sottile riga di eyeliner sugli occhi.
Non faccio colazione ed esco di casa per dirigermi alla fermata dell'autobus.
Salgo sul pullman e appena prendo posto mi stringo nella mia felpa per cercare di riscaldarmi un po' di più,poi infilo le cuffiette e mi isolo dal resto del mondo guardando fuori dal finestrino la neve raccolta agli angoli della strada.
Arrivo a scuola ed entro.
Il corridoio è strapieno di studenti che si dirigono verso le loro classi,gruppi di amici che scherzano fra loro o coppiette innamorate.Troppa felicità per i miei gusti.
Mi dirigo anch'io nella mia classe senza guardarmi intorno,con la testa bassa cercando di autoconvincermi che è meglio che io stia sola.
******
Alla terza ora vado vicino al mio armadietto per prendere il libro di Latino.
Lo apro,prendo il libro e lo richiudo,ma quando mi volto per andarmene trovo un ragazzo intento a fissarmi.
Odio quando la gente mi fissa,sostengo il suo sguardo ma lui lo distoglie richiamato dal suo amico e qualcosa o qualcuno mi sbatte addosso e mi fa cadere per terra.
"Stai più attento!"
Urlo.Alzo la testa per insultare quel coglione che mi ha appena fatto cadere ma trovo una ragazza con la testa bassa e i capelli scuri,neri.
Si piega e mi aiuta ad alzarmi mentre dice a voce molto bassa:
"Oddio scusa,vado molto di fretta"
Io mi alzo,mi spazzolo i pantaloni con le mani e si rialza anche lei porgendomi il libro di latino,poi mi guarda negli occhi.I suoi sono piccoli e color nocciola con delle ciglia molto lunghe,la guardo meglio,assomiglia ad Allie.
Non può essere,i suoi occhi sono identici a quelli di Allie e anche il suo tono di voce molto basso è identico al suo.Sono passati 8 anni ma io me la ricordo ancora,non può essere così simile ad Alice,no....
Sento come se il mio cuore si fosse fermato,resto immobile mentre lei se ne va a passo svelto.
Chiudo gli occhi fortissimo e scuoto la testa per mandare via l'immagine di Allie a 10 anni che ora è sovrapposta a quella di quella ragazza dalla mia mente.
Mi metto a camminare anch'io per tornare in classe,non è possibile,dev'essere stata soltanto una mia illusione.Volevo troppo bene ad Allie e sono ossessionata dalla sua morte avvenuta per colpa mia che ora l'ho rivista in quella ragazza.Si,dev'essere stato per quello.
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Luna[Luke Hemmings]
FanfictieSelena è una giovane ragazza le cui notti vengono tormentate dal frequente incubo in cui rivede la morte della sua migliore amica,Allie,avvenuta all'età di 10 anni.Suo padre è spesso fuori per lavoro mentre la madre cerca di passare sopra i problemi...