Perché

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Si fanno circa le 19 e mio padre stava per tornare a casa. "Io devo andare a prepare la cena,tu intanto puoi prenderti una pausa" dico io alzandomi e andando in cucina "va bene prof" dice Damiano facendo un sorriso idiota. Io alzo gli occhi al cielo e vado a cucinare "Ah Damiano, senti tua madre che è meglio se ti viene a prendere prima che torni mio padre" "perché?" "chiama tua madre e basta" "e va bene" "grazie". Dopo un pò arriva la madre di Damiano "devo andare" "ciao" "ciao piccolè, a domani" dice Damiano uscendo di casa. Io intanto avevo finito di preparare la cena e mio padre torna giusto appena Damiano se ne era andato. Ecco ora mi dovrò subire la ramanzina di mio padre. Penso mentre prego che non mi sgridi per mezz'ora. "Victoria" dice con tono severo "mh? Ciao papà bentornato, com'è andata al lavoro?" dico cercando di girare intorno a ciò che stava per dirmi "perché hai accettato senza chiedermi nulla?" "è che ne aveva tanto bisogno.. La prof mi ha pregato in ginocchio" "non so più come fare con te" sbuffa mio padre e si siede a tavola. Ceniamo e poi vado subito a lavarmi i denti, mentro ero in bagno a lavarmi i denti mi viene in mente una cosa. "CAZZO L'INTERROGAZIONE DI ARTE C'È DOMANI" dico ad alta voce senza accorgermene. Inizio ad andare nel panico, non avevo studiato nulla per aiutare a quell'incapace e ora non sapevo che cazzo fare. "Se prendo un brutto voto mio padre se la prenderà sul serio con me." Vado in camera e mi infilo il pigiama, cercando di non pensarci, anche se era quasi impossibile, mi metto sotto alle coperte nel tentativo di dormire. "Perfetto ora con questo pensiero non riuscirò manco a dormire,mannaggia a me e a quando ho accettato, ora dovrò stare dietro a lui e non avrò il tempo di studiare io" sono talmente testarda che decido di mettermi a studiare adesso. "Ok Victoria devi studiare" penso che ce la farò in tutta la notte. Apro il libro e mi metto a studiare,a volte mi addormento e altre volte riesco a concentrarmi, dopo un pò inizio a disperarmi "no Victoria non ti serve a niente studiare adesso, è impossibile, ma mi devo impegnare" ci provo ancora e ancora,mi addormento sul libro finché non suona la sveglia, mi sveglio di soprassalto e realizzo la situazione "ecco, non sono riuscita a studiare nulla, sono un argomento" dico lamentandomi e poi vado a fare colazione, mi prepararo e mio padre mi accompagna a scuola. Entro e non riesco a stare calma pensando già al brutto voto che prenderò e mio padre che si incazzerà con me, sono una pessima figlia... Dato che ero in anticipo penso di andare in bagno per studiare, stavo studiando quando ad un certo punto sento una voce che dice:"piccolè, che ce fai qua?" non gli rispondo e continuo a studiare "va tutto bene?" "no"dico seccamente senza neanche girarmi " che succede?" "niente" "se non succede niente che motivo c'è de sta male?".mhh quanto gli tirerei uno schiaffo se non mi lascia in pace. "Sono affari miei" risondo incazzata "gli affari tuoi sono anche miei" "scusami chi l'ha decisa sta cosa?" "nessuno, è così e basta" "ma non penso proprio" "e invece si quindi dimmi che succede" "così almeno non scassi più se te lo dico?" "esatto" "nulla semplicemente per colpa tua che sei impedito e quindi ti devo stare dietro non ho avuto tempo per me per studiare ieri" "Ahh e quindi ora è colpa mia eh? E chi è che ha accettato questa cosa?tu forse?" "senti sono stata praticamente obbligata" "vabbè ma scusa che ti frega se prendi un brutto voto?" "che mi frega?! È la cosa più importante per me" "solamente perché non vuoi fare brutta figura davanti ai tuoi compagni e alla prof perché sei la migliore della classe?" "no" "e allora che problema c'è?" "Senti, tu non conosci me e soprattutto non conosci la mia vita, quindi non ti è assolutamente permesso aprire bocca" "scusa se stavo cercando di aiutarti" "be così non aiuti affatto" "va bene allora me ne vado se ti così fastidio, ti dico solo che mi sembra un pò esagerato deprimersi così tanto solo perché magari prenderai un brutto voto" "Tu non sai com'è mio padre" dico girandomi verso Damiano "tu non lo conosci, non sai come mi tratta, non sai quanto cazzo è rigido con me, non sai che se non studio tutto il giorno lui  mi considera una figlia pessima, non sai che devo fare tutto io in quella casa, lui è sempre a lavoro.. Ora ti va bene come spiegazione? Contento?" dico cercando di non piangere "scusa.. Io... Io non sapevo.." "per questo dovresti imparare a starti zitto" gli passo davanti e vado in classe mia guardando dritto per terra.

SPAZIO AUTRICE
Intanto vi sta piacendo la storia? Spero di si. Comunque scusate se per ora magari è un pò noiosa ma presto succederanno più cose tra Damiano e Vic. Io non sono bravissima a scrivere ma mi sto esercitando e niente buona lettura 💞💞

Voglio sentirti miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora