Mi metto di buona lena a cucinare la pasta al pesto."Papà è pronto" dico a mio padre "eccomi" lui arriva e pranziamo insieme. "Ok papà ho finito, vado a in cam-" "nono, prima devi lavare i piatti" "giusto"Mio padre va in camera a riposare e io vado a lavare i piatti. Dopo 10 minuti finisco e mi precipito in camera per cercare qualche vestito. Entro e inizio a smucinare in ogni armadio e cassetto possibile immaginabile che fosse in camera mia. "Uff possibile che non ho un cazzo?" dico scocciata mentre rovisto negli ultimi cassetti. "Eppure qualche vestito dovrei avercelo" cerco e cerco ancora, fin quando non mi viene in mente una cosa. "IDEA" Urlo e mi dirigo al piano di sotto. "Se non erro dovrei avere un vestito in questo armadio" penso mentre mi dirigo verso un armadio marrone che si trovava in un angolo del salotto. Lo apro e finalmente trovo il vestito che stavo cercando "TROVATO" Urlo di nuovo. Era un vestito nero come piace a me, arrivava poco più sotto delle ginocchia, aveva le spalline tipo canottiera e poi due maniche che si collegavano e ricoprivano il braccio, era di un tessuto tipo velluto credo. "Perfetto, mi piace" penso mentre prendo il vestito e lo osservo. Lo porto di fretta in camera e chiudo la porta. "Mh però se mio padre mi vede uscire con questo si insospettirà". Così chiamo Michela e gli chiedo se potevo cambiarmi a casa sua prima di uscire, lei mi dice che va bene. "Perfetto, che è tutta sta fortuna oggi?" penso. Metto il vestito nel mio armadio e mo sdraio un pò sul letto a guardare Instagram, fin quando non mi arriva una notifica da un numero sconosciuto. "Mh? Chi è?" Penso nella mia testa mentre vado ad aprire il messaggio.
Chat:
X:"Ueee piccolè"
"Ah ecco chi è" penso subito
Io:"Damiano vero?"
D:"Esattamente"
Io:"come fai ad avere il mio numero?"
D:"ho le mie doti"
Io:"dai seriamente"
D:"ho chiesto ad Angelica di darmelo, Michela non ha voluto"
Io:"come mai?"
D:"bho"
Io:"vabbè"
D:"allora ce vediamo piccolè"
Io:"se se, ciao"
D:"ciao piccolè❤"
Chiudo la chat e continuo a scorrere Instagram. "Victoria che cazzo fai? Potresti iniziare a fare i compiti per lunedì no?" chiudo il telefono e iniziò a fare i compiti, fino a che non si fanno le 15:50. Guardo l'orario e esclamò :"oh cazzo devo andare a prepararmi" così chiudo i libri, prendo lo zaino e ci infilo dentro il vestito. Esco dalla camera e chiamo mio padre "papà dobbiamo andare" "si andiamo". Saliamo in macchina e arriviamo da Michela "ci vediamo dopo, ciao" "ciao" Scendo e citofono. "Eccoti Vicc" "eccomi". Saliamo a casa sua e ci prepariamo. Mi metto il vestito e mi arriccio i capelli. "Ok io sono pronta" dico a Michela "e tu hai intenzione di non truccarti?" "si?" "TI POSSO TRUCCARE?!" Mi chiede lei praticamente in ginocchio con la faccia più dolce che riesce a fare. Non mi sono mai sentita molto a mio agio con il trucco e ne tantomeno con i vestiti ma non mi va di dirle di no. "E va bene" "GRAZIEEEE" Mi fa sedere su una sedia in camera sua con lo specchio davanti e inizia a truccarmi "come vuoi truccarmi?" le chiedo "ehh, una sorpresa" "va bene, mi fido" dopo un pò lei dice :"FINITOOO. Apri gli occhi" Li apro e vedo il trucco, mi aveva messo un ombretto nero leggermente glitterato, troppo pesante per i miei gusti ma vabbè,un gloss che tendeva al rosso e un bel pò di blush e correttore. "Grazie" dico facendo un piccolissimo sorriso "ti piace?" sinceramente non mi sento per niente a mio agio ma la mia risposta ovviamente è stata:"sisi". "Perfetto allora possiamo andare"

STAI LEGGENDO
Voglio sentirti mia
RomanceVictoria si è trasferita da poco a Roma e a breve sarebbe arrivato il primo giorno di liceo....