gangster - sukuna

Capitolo 6

Yuki  si fece spazio in mezzo la folla seguendo il suo amico che la porto in un angolo in cui era gia presente tutto il resto del gruppo.
Yuta in compagnia della sua fidanzata, Toge che quella sera era vestito particolarmente bene, Maki e la sua aria sempre un po' altezzosa era avvolta da un elegante tubino lungo che valorizzava tutte le sue forme, Megumi che si guardava intorno con la sua immancabile aria diffidente, e in fine c'era nobara bellissima come sempre, con una semplice gonna nera a fasciale il sedere e una fascia bianca a coprirle il seno.

Salutò tutti con un sorriso e riservò un abbraccio per la sua migliore amica che non vedeva ormai da qualche giorno.
<<stai una favola kiki>> le disse Nobara dandole una pacca sul sedere facendo ridere sia l'amica sia il resto del gruppo che non si sorprendeva più per i modi strani di quelle due <<anche tu stai benissimo>> disse dandole un bacio sulla guancia <<però io avrei una fantastica idea>> aggiunse sorridendo <<e io sono d'accordo con la tua fantastica idea>> rispose l'amica che la conosceva così bene da sapere perfettamente che stavano pensando la stessa cosa <<andiamo a bere!>> esclamarono insieme dirigendosi poi verso il bancone su cui erano disposti molti tipi di alcolici.
C'era vodka liscia, fruttata, gin, tequila, rum, sambuca e persino l'assenzio.
<<cicchetto o drink?>> chiese Yuki alla mora <<inizierei con un cicchetto, e sai di cosa?>> <<fammi indovinare, assenzio?>> disse retorica <<hai indovinato>> rispose prendendo due bicchierini e versandoci dentro il liquido blu.

<<1, 2,3>> brindarono insieme
prima di battere il bicchierino sul tavolo di metallo e buttare giù tutto il contenuto.
Yuki chiuse un attimo gli occhi per abituarsi al bruciore che le scendeva per tutta la gola e che sentiva addirittura nello stomaco.
Quando si fu abituata riaprì gli occhi e trovò la sua amica completamente tranquilla pronta a bere ancora, ma in fin dei conti lei non era da meno.

Continuarono ad andare avanti di drink e cicchetti per molto tempo, finché non si ritennero abbastanza brille da andare in "pista"a ballare come se esistessero solo loro.
In quel momento sarebbero potute sembrare tranquillamente una coppia che si strusciava sensualmente, ma a loro poco importava perché quando partiva "pony" niente poteva più fermarle, era la loro canzone e adoravano ballarla.

Peccato che a guardare quello spettacolo si era aggiunta una persona della quale Yuki si accorse subito e quasi si imbarazzò di quello che stava facendo, ma davvero non ne capiva il motivo.

Sukuna era dall'altro lato del salotto appoggiato allo stipite della porta con la spalla e le braccia incrociate al petto che si godeva beatamente la scena sorridendo in modo quasi famelico.

Solo quando finì la canzone le due ragazze si fermarono allontanandosi dal centro della pista.
Yuki si avvicinò all'uomo che non si era mosso dalla sua posizione.
<<alla fine sei passato>> affermò con ancora un pizzico di imbarazzo che era incrementato da tutto l'alcol che aveva in corpo <<ero curioso di sapere cosa era capace di organizzare mio fratello, ma a sapere che avresti fatto questo spettacolo sarei venuto senza dubbio e mi sarei anche anticipato>> la provocò sussurrandole questa frase all'orecchio.
Le salirono i brividi lungo tutta la schiena e sgranò leggermente gli occhi non credendo a quelle parole <<c-cosa hai detto?>> chiese incerta provocando solo un sorriso all'uomo che era tornato di fronte a lei in tutta la sua altezza.
Le stava guardando le tette in quel momento e senza farsi alcun problema le alzò il vestito sullo scollo <<attenta se non vuoi che tutti ti vedano mezza nuda>> disse senza rispondere alla domanda fattagli dalla ragazza, sopratutto perché sapeva perfettamente che nonostante la musica quest'ultima aveva capito chiaramente quello che le aveva detto.

Vederla con le guance arrossate dall'alcol, i capelli lunghi leggermente spettinati e quel vestito striminzito che le copriva a malapena il culo gli fece uno strano effetto.
Senza dubbio lo eccitava, era una bella ragazza sia di fisico che di faccia e questo era innegabile ma non si sarebbe mai aspettato di sentirsi così eccitato solo per averla vista ballare con l'amica.