Ormai tra quelli del settimo anno non si parla d'altro che della festa da giorni, ma stiamo tutti ben attenti a non attirare l'attenzione dei professori o degli studenti più piccoli.
I ragazzi discutono su quali siano i migliori metodi d'approccio per non rischiare di rimanere a bocca asciutta alla festa, le ragazze parlano di quale potrebbe essere il vestito migliore da sfoggiare per essere bellissime e fare conquiste...
E io continuo a pensare che non ho nessun abito da indossare, perché non ne ho mai avuto uno. Credo che dovrei andare ad Hogsmeade a procurarmelo.
«Ragazze, avete scelto che cosa mettervi domani sera? Io credo metterò quel bel vestito bordeaux che ho comprato quest'estate e che tengo nel mio baule dall'inizio della scuola, non vedevo l'ora che ci fosse una bella festa per indossarlo!» trilla Imelda dall'altro lato della sala comune, ma ha una voce talmente acuta e alta che la sento come se mi stesse di fianco. «Non vi azzardate a mettere qualcosa dello stesso colore, chiaro?! Devo essere io a brillare, è la mia occasione per farmi notare da Sebastian!» dice abbassando il tono, anche se riusciamo lo stesso a sentirla.
Sebastian fa roteare gli occhi al cielo e lascia cadere la testa all'indietro, sul bordo dello schienale della poltrona.
«Allora? Hai già scelto che cosa indosserai per fare colpo su Imelda? Potresti metterti anche tu qualcosa di bordeaux per abbinarti al suo look» lo punzecchio cercando di trattenere le risate.
«Taci. Non so come farò a sopportarla domani» si lamenta portandosi una mano alla fronte.
«In ogni caso, a proposito di abiti e vestiti, io vi abbandono. Vado a fare un po' di compere ad Hogsmeade. Ci vediamo più tardi» saluto lui ed Infaustus alzandomi con un balzo.
Lascio la sala comune di Serpeverde, pronta per andare a fare shopping. Ad essere onesta non so nemmeno che cosa cerco, ma sono certa che riuscirò a trovare qualcosa che possa fare al caso mio.
•••
Quando arrivo ad Hogsmeade la trovo più affollata del solito. Riconosco parecchi volti familiari di studenti e studentesse del mio anno, e credo siano tutti qui per il mio stesso motivo.
Cammino per le strade guardando le vetrine, nell'attesa che qualcuna attiri la mia attenzione. Ci sono negozi di vestiti, di gioielli, di accessori, di trucchi... c'è da sbizzarrirsi, e io non so nemmeno da dove cominciare, dato che è la prima volta nella mia vita che faccio shopping.
«Shar!» sento chiamare dietro di me, e mi giro alla ricerca di quella voce. «Sono qui!»
Vedo Poppy che agita il braccio in aria e viene verso di me, e mi basta riconoscerla per voltarmi dall'altra parte e ignorarla completamente. Non voglio parlare con lei dopo quello che è successo.
«Shar, aspettami! Perfavore!» esclama, e la sento accelerare il passo e avvicinarsi.
Prima che io possa tentare di seminarla, lei mi afferra la spalla e mi tira verso di lei per farmi voltare.
«Che diavolo vuoi, Poppy? Lasciami in pace» sbotto acidamente, per poi continuare sulla mia strada.
Non faccio in tempo a sperare che lei non mi segua, che mi raggiunge di nuovo mettendosi alla mia sinistra.
«Shar, ti prego, ascoltami! Voglio solo parlare un po' con te» insiste gesticolando animatamente.
«Che c'è? Vuoi dirmi di nuovo di non avvicinarmi a Sebastian? Perché a te fa paura? Perfavore, tieniti queste sciocchezze per te».
«No, non voglio dirti questo, anzi!» continua con il respiro affannoso. «Voglio scusarmi con te, Shar. Ti chiedo scusa, davvero. Chiedo scusa a te e a Sebastian».
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Me and the Devil || Sebastian Sallow
Fanfiction1891. Shar Silvereen ha 17 anni, e dopo aver scoperto la verità sulla morte dei suoi genitori, uccisi da dei Maghi Oscuri quando lei era ancora una bambina, decide di andarsene da Marunweem, dove ha sempre vissuto con sua zia che le ha imposto per...