"Mi dici almeno dove stiamo andando?"È poco dopo la mezzanotte, subito dopo che abbiamo lasciato la prigione. Sherlock ha detto che aveva un piano, ma si è dimenticato di dire quale.
"Andiamo a vedere un vecchio amico."
Smetto di camminare e cerco di raggruppare il mio vestito nelle mani, è molto difficile camminare con questo coso puffoso.
Sherlock si accorge che non sono più accanto a lui e si ferma, mi vede in difficoltà col vestito e sospira.
Torna indietro dove sono io e prende con attenzione la parte bassa del vestito.
"Hey! Che stai facendo?" Dico, indietreggiando.
"Cerco di aiutare."
Mi ridà il fondo del vestito, il materiale è liscio e piegato, al contrario della palla stropicciata che porto in mano.
Prendo il tessuto, è molto più semplice da tenere ora.
Mi schiarisco la voce, "Grazie."
"Prego."
Ricominciamo a camminare, ci sono dei tizi ubriachi svenuti al bordo degli edifici. Li guardo mentre borbottano tra loro da ubriachi.
"Mi ricorda di te," Dico, indicando un signore ubriaco che sta traballando per la strada.
Sherlock scuote la testa, ma posso vedere un accenno di sorriso sul suo viso.
"Siamo arrivati."
Ci fermiamo di fronte ad un piccolo edificio, le luci sono spente, ma lui entra comunque.
Lo seguo con attenzione e va verso quello che sembra un ufficio.
"Hai una minima idea di che ore sono?"
Mi giro di scatto per vedere una donna camminare fuori dall'ombra. Guardo di nuovo Sherlock, dev'essere questa la persona di cui stava parlando.
"Ciao, Edith."
La donna scuote la testa, "Sei fortunato, ti stavo per rompere le gambe. Poi ho riconosciuto le spalle, hai delle spalle molto riconoscibili."
Quello è molto vero.
"Enola è stata arrestata."
Okay, diretto al punto.
La donna inclina la testa, "Per cosa?"
"È stata incastrata per omicidio," Dice Sherlock.
"Capisco," Si avvicina lentamente a me, "E chi sarebbe lei? È la tua ragazza?"
Faccio velocemente di no con la testa, "Assolutamente no. Sono la partner di Enola, stiamo lavorando ad un caso insieme."
Le porgo la mano per stringerla, "Sono (Y/n) (L/n)."
Le si accende il viso e mi stringe la mano. "È un onore incontrarti. Sono una grande fan del tuo libro!"
"Grazie. Ora, torniamo ad Enola. Sherlock ha detto che la puoi aiutare?"
Edith guarda Sherlock, e fa lui fa un passo avanti. "Per favore, Edith. Ho bisogno del tuo aiuto."
"Beh come diceva sempre mia madre, 'Quelli che sanno rivolgersi ad altri quando hanno bisogno sono i veri coraggiosi tra noi.'"
"Tua madre sembra molto diversa dalla mia," Sherlock dice.
Si guardano negli occhi, e io tossisco in imbarazzo.
"Aspetterò lì dietro," Dico indicando un'altra stanza.
Sherlock annuisce e io esco dalla stanza.
Posso sentire Sherlock sospirare, "Ho cercato di fermare Enola, ma è estremamente dedicata a questo caso. Pensavo (T/n) si sarebbe fermata una volta avesse visto questo è pericoloso, ma sta provando essere altrettanto testarda.
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No Shit, Sherlock (versione italiana)
FanfictionVentitreenne (Y/n) (L/n) è una donna intelligente e rispettata e un incredibile poeta con un noto libro pubblicato. Anche se a volte può essere irrazionale, testarda, aggressiva e a volte anche un po' inappropriata. Sicuramente non è il tipo di don...