✩ᴛʜᴇ sᴛᴀʀs ɪɴ ᴏᴜʀ ᴇʏᴇs✩ *ˢᵃᵗᵒˢᵘᵍᵘ*

Chapter One

E ᴄʜɪ ᴀᴠᴇssᴇ ᴠᴏʟᴜᴛᴏ
ᴄᴏɴᴏsᴄᴇʀᴇ Aᴍᴏʀᴇ,
ғᴀʀᴇ ʟᴏ ᴘᴏᴛᴇᴀ
ᴍɪʀᴀɴᴅᴏ ʟᴏ ᴛʀᴇᴍᴀʀᴇ
ᴅᴇ ʟɪ ᴏᴄᴄʜɪ ᴍɪᴇɪ.

- Dante; Vita Nova.

Gojo's Pov:

Come mi appassiona la letteratura, nessuno e dico nessuno, riesce a farlo.
Posso affermare con certezza che le uniche ore di scuola in cui non perdevo nemmeno un minuto a distrarmi era letteratura.
Il concilio che le parole e i versi creavano riusciva letteralmente a tirar fuori ogni singola emozione dal mio cuore.
Però, per far si che il tuo cuore sia davvero in grado di tradurre quei versi d'amore, devi prima viverlo sulla tua pelle. Devi vivere quel brivido ogni volta che guardi la persona che ami negli occhi, ogni singolo istante.
Io sono giovane, fra pochi mesi compio 18 anni, cosa posso saperne dell'amore? Ma la sola idea di trovare qualcuno che mi faccia vivere quell'amore di cui tutti i poeti parlano mi fa salire al settimo cielo. Però per il momento mi conviene stare con i piedi per terra, questo liceo è uno dei più severi di Shibuya e, seguendo questa logica, ci sono solo persone di alto livello, almeno questo si dice in giro... Io sono figlio unico, mio padre è un uomo d'affari e non lo vedo quasi mai nella nostra villa poco fuori città e mia mamma si limita a stare a casa e uscire con le sue amiche. Io sono costretto a seguire le regole del ceto a cui appartengo, vestirmi sempre in modo impeccabile e avere voti altissimi, in poche parole la mia vita è una noia mortale.
Mi son fatto degli amici qui, ovvio, d'altronde chi è che non lo farebbe...

Argh, avevo detto che non dovevo distrarmi, per fortuna che è suonata la ricreazione.

-Shoko, posso offrirti qualcosa?-
Chiesi alla mia compagna di banco, non che migliore amica, mentre la vedevo intenta a sistemare un altro banco vicino ai nostri...

-Oh Satoru, solo una bottiglia d'acqua, grazie mille!-

Sono un adolescente, quindi ogni tanto le regole vanno stravolte e, sgattaiolando fuori dalla classe non curante che mi sarei preso un richiamo da parte del professore, andai alle macchinette che si trovavano vicino alla reception della scuola, dove notai un ragazzo dai capelli neri e lunghi raccolti in una cosa, una valigia, uno zaino e degli occhi talmente cupi dal poter perdertici dentro...
Lo vedevo molto irrequieto, forse la donna che gli stava accanto non gli era molto simpatica.

Sei ancora troppo empatico, Satoru.

Quel pensiero mi fece rimettere in sesto, scossi la testa e presi un pacchetto di mentine e una bottiglia d'acqua e tornai in classe, sedendomi al mio posto isolandomi un po' da tutti e indossando come sempre i miei occhiali dai vetri oscurati, in modo che nessuno vedesse i miei occhi.

-Ragazzi attenzione! Ho un annuncio da farvi!-

Uh? Ma questa è la voce di Shoko, cos' avrà di così importante da dire?
Farò meglio ad ascoltarla, d'altronde è anche la rappresentante di classe...

-Vi presento un nostro nuovo compagno di classe-

Appena alzai lo sguardo mi si spalancarono gli occhi, era tutto il giorno che sentivo un'energia strana nell'aria e finalmente eccola qui.
Ero entusiasta all'idea di avere un nuovo compagno in classe, anche se...
Sembrava essere il mio esatto opposto. Vestiva oversize e portava degli auricolari che non tolse nemmeno un secondo e, andandosene a sedere accanto a me senza dire nemmeno una parola, si guardò intorno come per osservarci da capo a piede uno ad uno fino a che ad una certa si girò verso di me e, senza tatto nelle parole che stava usando mi disse...

-tu mi sembri un tipo a posto, anche se con tutti i soldi che hai speso per il tuo outfit mi sembri uno di quei figli di papà che se la credono.-

Magari ad esserlo un figlio di papà, mi sarei risparmiato molte lacrime.
ma questo chi si crede di essere uh?
Però devo ammettere che un sorriso riuscì a strapparmelo questa sua sfrontatezza.

-Buongiorno anche a te eh!
Io sono Satoru Gojo, e tu?-

*Angolo Autrice*
Eccoci qui, alla fine di uno dei tanti capitoli che avrà questa storia...
Che Ve ne pare? Fatemi sapere!
( ˘ ³˘)♥︎