Chapter 5

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Era follia, follia certo;
ma dolce.
-Luigi Pirandello

Dopo aver mangiato ci diremmo verso la biblioteca, che da poco aveva aperto una grande terrazza al pubblico dove con un telescopio chiunque avrebbe potuto osservare le stelle.
Ma a me non serviva un telescopio per vederle, perché ogni giorno le avevo proprio davanti ai miei occhi.
Cercai di non fare notare a Suguru che ero più pensieroso del solito, continuando a camminare serenamente fra gli scaffali di quell'immensa biblioteca, cercando di non incrociare mai il suo sguardo e tenendo una mano in tasca stringendo forte quella dannata lettera e, parlando del più e del meno, arrivammo su quella terrazza immensa ma soprattutto isolata.
Era allestita meravigliosamente, le luci che facevano da tetto verso una panchina rivolta verso il cielo stellato, e il telescopio proprio davanti ad essa.
Rimasi a bocca aperta, era quasi come se il destino sapesse cosa stavo per fare e mi stava mandando dei segnali per farmi capire che era la cosa giusta.

-Vieni Suguru, cazzo che vista mozzafiato!-

Cominciai a correre in preda all'adrenalina, fermandomi a guardare il cielo e allargando le mani, sentendomi in grado di poter fare di tutto quella sera.

Suguru Pov:

Era da tutta la serata che pensavo a ciò che avesse in mente Satoru, non riuscendo a decifrare nulla dai suoi occhi, visto che faceva di tutto per non incrociare i miei.
Me ne accorsi quando camminando nella biblioteca, mentre si teneva una mano in tasca, cercava in tutti i modi di non incrociare il mio sguardo, lo stesso sguardo che lo cerca ogni giorno e, arrivando su quella terrazza e ammirando la reazione del ragazzo, non potei far altro che sorridere, prendendo un forte respiro per poi perdermi nei miei pensieri...

Si merita di meglio, figuriamoci se mai un giorno io e lui potremmo stare insieme...

Insomma, siamo due ragazzi d'altronde, circondati da una società del c4zzo che ci prenderebbe a calci nelle gengive, non potrebbe mai funzionare...

E poi lui appartiene ad una classe agiata, di sicuro non immagina nemmeno di innamorarsi di uno sbaglio il quale sono.

Sentii gli occhi pizzicare, stavo per piangere e non potevo far altro se non strofinarmi gli occhi e camminare verso il ragazzo, rivolgendo il mio sguardo alle stelle.

-anche senza telescopio si vedono perfettamente...
Sembrano sogni così lontani e irrealizzabili.-

Era ovvio a cosa mi stessi riferendo e la mia voce spezzata dalla tristezza lo faceva intendere perfettamente, fino a che, in un momento di totale confusione, mi girai verso il ragazzo che era già volto verso di me, con le lacrime agli occhi e una lettera stropicciata fra le mani.

Tremava, eppure non faceva freddo.
Piangeva, eppure non era ferito.

Splendeva, eppure c'era buio pesto.

Splendeva di luce propria fra il buio dei miei pensieri, tanto che mi lasciò accecato per qualche secondo, incapace di trovare la forza di muovermi...
Poi presi coraggio e afferrai quella lettera...

✩ᴛʜᴇ sᴛᴀʀs ɪɴ ᴏᴜʀ ᴇʏᴇs✩ *ˢᵃᵗᵒˢᵘᵍᵘ*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora