Growing up

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Chi non muore, si rivede! Ogni tanto, mi piace tornare a trovare i Piecurosa del futuro, dove hanno una famiglia numerosa e sono più felici di quanto potrebbero comunque essere nel canon. Ho altre idee di possibili sviluppi nel cassetto, ma prima sentivo l'esigenza di ampliare questo universo in cui sono già soddisfatti e appagati, e potenzialmente sempre di più.

Buona lettura e, se vi va, fatemi sapere! <3

Non che Rosa sia serena ogni secondo di ogni minuto di ogni giorno, 24 ore su 24, 7 giorni su 7

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Non che Rosa sia serena ogni secondo di ogni minuto di ogni giorno, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Anzi.

Presto, l'euforia della novità lascia spazio a una preoccupazione che diventa sempre più ricorrente.

Certi giorni, proseguire con la routine senza farsi divorare da quel tarlo le risulta parecchio arduo.

Certe notti, si sveglia di soprassalto dopo il solito incubo, o una simpatica variante del medesimo.

Perché se un figlio in più implica una preoccupazione in più, nel loro caso, a tutti i timori che hanno sempre avuto rispetto a un improvviso coinvolgimento delle loro famiglie, da due anni a questa parte in Rosa si è aggiunta la paura martellante, mica tanto infondata e ancor meno recondita, che - al di là della gravidanza piuttosto regolare - anche questo secondo parto sia la miccia di un crollo emotivo.

A nulla servono le rassicurazioni dei medici sul fatto che il suo storico non sia per forza determinante.

A nulla servono le rassicurazioni degli amici sul fatto che lo stesso tipo di sfiga raramente capiti due volte consecutive: Rosa e Carmine non hanno mai potuto contare sul non accanimento della sorte.

A nulla servono le rassicurazioni del marito sul fatto che lo affronterebbero insieme, come sempre; lei non ha bisogno di un'ulteriore, francamente superflua, dimostrazione della propria resilienza.

Per quanto si senta in colpa di risultare una madre egoista, per diverse settimane non riesce a evitare di pensare alle conseguenze che la presenza di questa nuova vita potrebbe imporre a lei, nonché ai figli che già ci sono e – proprio come i genitori – sono stati già fin troppo scombussolati in pochi anni.

Naturalmente, ciò non implicherebbe in nessun caso che rinunci a portare avanti la gravidanza, e non (solo) per questioni di credo religioso o coscienza; forse per il fattore chiamato 'istinto materno' che, in lei, si è sempre palesato sia coi figli di sangue che di cuore, sente già di amare la nuova creatura.

E siccome Rosa è un animo complesso, che se non fa o pensa una tarantella al giorno non si sente a posto, in tutta onestà, il fatto che ami il nascituro - paradossalmente - costituisce parte del problema: ha paura della sola esistenza dell'ennesima persona che, siccome ama, automaticamente può perdere.

Ma se c'è qualcosa di buono che la vita precedente le ha insegnato, è proprio che giocando in difesa non si vince mai. Principio che, faticosamente, ha imparato ad applicare anche nel campo affettivo grazie a suo marito, la persona cui non vorrebbe né saprebbe rinunciare in nessuna delle sue vite.

Dipingiamolo insieme, questo futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora