Riaprendo gli occhi vidi due figure indistinte che mi guardavano, mi bramavano con i loro occhi. Poi sentii una scossa fortissima passarmi per tutto il corpo ed uno schiaffo a piena mano mi fece riprendere a respire. Come se fossi appena nata.
Mettendo a fuoco le due figure distinsi Tomie e Bliztø. Tomie, intenta a schiaffeggiarmi aveva il volto serio, invece Bliztø aveva uno sguardo diverso..quasi compassionevole, mentre mi guardava ovviamente."E smettila! La vuoi fare svenire di nuovo?"
Disse il demone che con un gesto fulmineo schiaffeggiò la mano di Tomie facendola indietreggiare.
Rimanemmo tutti qualche secondo in silenzio, finché non decisi di aprire bocca nella maniera più indesiderata possibile"E tu che cazzo ci fai qua?"
Il demone, che pochi secondo prima mi stava difendendo dalla "cattivona di ogni favola", aveva cambiato in un battito di ciglia il suo sguardo da compassionevole..a deluso, quasi come se si aspettasse che gli saltassi al collo bianciandolo e ringraziandolo del gesto.
Pft. Non sono quel tipo di ragazza."Non stavate venendo e sono venuto io a cercarvi."
Tagliò corto Bliztø posando lo sguardo altrove incrociando anche le braccia.
Quando faceva l'offeso era carinissimo, alcune fossette nascoste poco sotto i suoi occhi si aprivano lasciando spazio ad incavi leggeri..in un certo modo adorabile."Ew Ljudmila ma che cazzo pensi"
Incrociai anche io le braccia mentre Tomie sospirava alzandosi
"Siete due bambini. Su, ora come brava mamma vi farò fare pace."
Disse Tomie in modo forzato mentre mi tendeva una mano ingiallita dalle Blackdevil per farmi rialzare.
Io presi la mano e mi rialzai, le mie gambe iniziarono a tremare, e grazie al cielo che Tomie se n'era resa conto.
In una frazione di secondo sarei caduta a terra, ma Tomie mi prese. Non nel modo più aggraziato possibile. Ma mi prese."Va bene principessa ora però andiamo via il tuo principe azzurro e tu vai dritta a letto"
«Con chi, con te?»
La frase che aveva sputato Tomie mi fece fare un smorfia, ma quella di Bliztø fece trasformare la smorfia in un sorriso beffardo mentre con la mia bocca oramai in movimento andai a scalfire l'ego del demone.
"Perché, geloso?"
«Assolutamente no. Non mi faccio le puttane da 4 soldi»
Non so perché ma quando mi dava della puttana o mi paragonava in modo aspro alla sua ex mi faceva sentire mangiata dentro, da un sentimento o un mostro che si cibava della mia speranza di scalfirlo o forse..di qualcos'altro.
In vita non mi sono mai innamorata, perché dovrei farlo ora che sono al capolinea dei dannati? È una cosa stupida innamorarsi, e non lo dico perché non ho mai avuto un ragazzo, ma perché nella mia vita nessuno si è mai innamorato di me o di chi mi stava intorno. Ci hanno sempre pestato, sputato addosso, bruciato dentro. Perché dovremmo perdonarli innamorandoci?
Eppure c'era qualcosa che mi faceva tremendamente male."Mhm..dici così perché non hai mai visto una figa o perché forse il tuo principe alato non te lo fa venire duro?"
"Tomie, senza di lei che si può fare?"
Sorrisi, lasciando i due litigare mentre io fissavo l'orologio che batteva incessantemente ogni secondo scandendo con il suo aggressivo ed incessante ticchettio.
Ogni secondo, minuto, ora, giorno, era scandito dal battito ripetuto di quel maledetto orologio.
Il demone, essendo già infuriato per le risposte secche sospirò per poi guardarci.«Quindi venite o no?»
La domanda del demone sembrò obbligata, quasi come se si pentisse di invitarci. Era così adorabile in ogni sua smorfia.
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•°Come falene verso la luce°•
Aléatoire«oh beh se fosse per me le ucciderei le falene» sussurrò il demone tenendo lo sguardo fisso sulla ragazza che lo teneva tra le sue grinfie, facendolo galleggiare nella marea di gente che ballava su di loro. «Scemo, lasciati andare» disse la ragazz...