Endless Game.
Questa è la vita per lei: un gioco senza fine.
Che senso ha godersela e quale non farlo?
Oramai, lei ha gli occhi spenti che ogni giorno si accentuano sempre di più.
Per non parlare di quante sigarette consuma, ma tanto, tutti mori...
I c a n' t do this again, do this again, oh I told you once again I can't do this a g a i n, do this again.
⚠️👀 Eccomi qua con il capitolo dieci... Vi chiedo perfavore di lasciare una stellina a fine capitolo, È MOLTO IMPORTANTE PER ME. Grazie se lo fate, buona lettura🫶🏼
EVELIA TONKS
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Siamo sul treno di ritorno per Hogwarts. Appena svegliata ho preso tutto e me ne sono andata, evitando un confronto con tutti.
Con Narcissa non volevo parlare, avrebbe preteso spiegazioni e io non avevo la voglia nè la forza.
Così ho svegliato Riddle e dopo esserci preparati ci siamo fiondati in stazione a prendere il treno.
Si è formato un silenzio imbarazzante, tra me e lui.
Ieri sera non so cosa mi sia preso, gli ho chiesto di restare con me.
E la cosa più assurda, è che mi sono addormentata prima delle tre di notte, orario diventato abituale per me.
Sto cercando di evitarlo in tutti i modi, e a lui questa cosa non sembra andare tanto bene.
«La smetti di evitarmi, Tonks?» dice spazientito, e mi toglie una cuffietta.
Non gli rispondo. L'immagine di noi due, abbracciati mentre dormiamo, è impressa nella mia mente.
Mente malata, perché la cosa peggiore di tutte è che mi è piaciuto.
È stato confortevole, dopo tutto quello che è successo ieri sera: ero completamente distrutta e avevo bisogno della presenza di qualcuno che non ho mai avuto.
Sì, sono scappata dai miei problemi. Cos'avrei dovuto fare?
Mia madre è morta, Ted -mi rifiuto categoricamente di chiamarlo padre- è tornato pretendendo di parlarmi e l'unica cosa che voglio fare è dimenticare tutto.
Spegnere completamente i miei pensieri.
Forse dovrei scoprire chi ha ucciso mia madre. Anche se una vaga idea c'è l'ho...
«Tonks, ma mi stai ascoltando?» dice seccato Riddle, mentre cerca di attirare la mia attenzione.
«No» spengo l'Mp3, tanto ormai la cuffietta me l'ha tolta.
«Ah ma davvero? Non me n'ero accorto!» alzò gli occhi al cielo, ironico.
«Senti... Non dire a Theodore quello che è successo ok?» inizio a parlare.
