Endless Game.
Questa è la vita per lei: un gioco senza fine.
Che senso ha godersela e quale non farlo?
Oramai, lei ha gli occhi spenti che ogni giorno si accentuano sempre di più.
Per non parlare di quante sigarette consuma, ma tanto, tutti mori...
but you, 'body but me, 'body but us, bodies together I love to hold you close, tonight and always
EVELIA TONKS
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Novembre.
Sta mattina mi sono alzata ed è il primo di novembre.
Sto cercando di capire come diavolo è possibile, non era ieri che è iniziata la scuola?
Non ci credo che sono passati già tre mesi, mi sembra impossibile!
«Signorina Tonks!» mi richiama il professor Lupin.
Già... e non è neanche la prima volta.
Giuro che non è colpa mia! È solo che il mio cervello si distrae molto facilmente...
Infatti adesso, sto guardando le scarpe di tutti i miei compagni per cercare di capire quali siano le più pulite.
Odio Difesa contro le Arti Oscure, perciò non è colpa mia ma di questa materia noiosissima.
E mentre penso questo mi arriva un bigliettino dall'altra parte della classe.
"Fragolina, smettila di distrarti che poi mi vieni a chiedere aiuto per recuperare. Però ho già qualcosa in mente per farti prestare attenzione sai..."
Divento letteralmente paonazza in viso e stringo le gambe a causa del calore al basso ventre.
Non so come mai, ma ultimamente quando c'è Mattheo nei paraggi questa cosa accade fin troppo spesso.
Ricordo ancora quando da povera primina mi ero messa in ridicolo chiedendogli ripetizioni, Dio che stupida.
Theodore si accorge del mio rossore e viene in mio soccorso:
«È tutto okay?» sussurra lui.
Incapace di parlare, annuisco. Accartoccio il biglietto e lo butto nell'astuccio, subito dopo mi giro verso Mattheo che mi sta già guardando con un ghigno in viso.
Gli faccio il dito medio e torno a osservare attentamente la lavagna del professor Lupin.
Ma che diavolo? Ma scrive in arabo questo? Inoltre mi sono letteralmente girata un'attimo e sembra abbia scritto un'intero papiro.
Qualcosa atterra sul mio banco. Di nuovo. Questa volta non lo apro, sul serio.
Odio quell'idiota pervertito che non fa altro che mandarmi bigliettini stupidi.
