4. And I,

73 6 53
                                    

I thought it 'd be easy to r u n,
but my legs are b r o k e n.

EVELIA TONKS

Sono in uno degli ultimi vagoni del treno, da sola

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sono in uno degli ultimi vagoni del treno, da sola.
La musica, rigorosamente al massimo, mi risuona nelle orecchie mentre leggo un libro.

Amo leggere, è come se fosse un modo per scappare dalla realtà.
Mi trasporta in un mondo tutto mio e amo questa sensazione. Cosa che odio? Quando mi interrompono: come sta facendo adesso un ragazzino, probabilmente del primo anno, entrato nella cabina.

«Sparisci. Non c'è posto.» dico, dopo essermi tolta una cuffia.

«Ma... è vuoto.» insiste.
Sospiro profondamente per non perdere la pazienza. Adesso devo anche litigare con i bambini?

«Ho detto: sparisci. Non penso che vuoi che te lo ripeta, vero moccioso?» lo guardo mentre faccio intravedere la mia bacchetta appoggiata tra le gambe.

Finalmente, dopo essere sbiancato, sparisce.
Ragazzini del cazzo.

Infilo di nuovo la cuffietta e continuo a leggere, persa in un mondo parallelo.

Ma, ovviamente, visto che sono Evelia Tonks non posso rimanere in pace per un paio di cazzo di ore.
Sfilo, di nuovo, la cuffia per rispondere a chi mi ha toccato la spalla.

«Scusami, Evelia. Ma non trovo Draco e gli altri, perché non sei con loro?» e vedo Blaise.
Per fortuna lui e non un altro moccioso.

«Sono tra due cabine più in là. E comunque non avevo voglia, devo finire questo libro.» gli sorrido cortese.
Blaise è sempre stato molto gentile con me, forse perché sono la cugina di uno dei suoi amici più cari.

«Grazie, Eve. Ci vediamo più tardi.» mi saluta, andando dagli altri.

Ecco, forse per il motivo non sono stata proprio sincera. Sicuramente, con loro, c'è anche Mattheo. E io non so cosa diamine sia successo l'altra sera, quando è stato gentile con me?
Non so neanche come definirla questa cosa, e visto che devo decisamente eliminarla dalla mia testa mi limiterò a ignorarlo.

Anche se, sono sicura che non ci riuscirò. Non per qualche strano motivo, ma perché guardarlo incazzarsi -soprattutto se è a causa mia- mi diverte molto.

Leggo ancora un po', poi il treno si ferma, annunciando l'arrivo.
Ho già messo la divisa prima, quindi non devo cambiarmi. Prendo le mie cose e scendo dal treno, controvoglia.
Vorrei tornare a casa nel mio letto.

«Eve! Di qua!» sento Am richiamarmi, mi giro per guardarla e vedo che si sbraccia come una forsennata.
Alzo gli occhi al cielo divertita e mi dirigo verso di lei, che mi aspetta euforica insieme agli altri.

________________________________

«Ho fame, non c'è la faccio più!» dice la mia migliore amica, nonché compagna di stanza, mentre sistemiamo i vestiti negli armadi.

Endless Game || Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora