Capitolo III
Ram strizzò gli occhi per mettere a fuoco l'immagine che aveva davanti a lei, era in bagno, davanti al lavandino con sopra lo specchio, considerava il suo riflesso orribile: aveva ancora il trucco del giorno prima, la matita nera sbafata, il rimmel si era seccato e dei minuscoli pezzetti neri le erano entrati negl'occhi facendoglieli arrossare e a forza di strofinarli anche gonfi, le labbra erano completamente screpolate e i capelli erano un unico impiccio, mentre cercava di districarli ci trovò impigliato un pop-corn.
Scosse più volte la testa con il viso fra le mani prima di aprire l'acqua del rubinetto e gettarsi sul volto dell'acqua fredda, fece un sospiro di sollievo, fu una rinascita per lei.
Quando tornò nella sua camera si sedette sul bordo del letto, davanti alla porta comunicante con quella di Jamie, con l'indice della mano destra iniziò a disegnare dei cerchi immaginari sulla coperta sgualcita, s'immaginava Jamie con gli occhi chiusi, se lo immaginò a pancia sotto, con un lato del viso posato sul cuscino, sorrise a quel pensiero e per un secondo ebbe anche l'impulso di girare quella maniglia ed entrare ma era un'idea malsana, se Jamie l'avesse vista immobile davanti a lui mentre dormiva l'avrebbe presa per una maniaca;
si alzò in piedi, aprì l'armadio prendendo dei collant neri, una maglietta bordeaux con lo stemma dei Queen e gli anfibi neri, si vestì e scese in cucina per prendere una mela e poi andare a scuola; dopo averla presa percorse il corridoio che avrebbe portato al garage, aprì la porta e salì sulla sua Ford mustang grigio metallizzato.
***
Parcheggiò vicino alla macchina di David, mentre apriva lo sportello per uscire si sentì come se il suo cuore si fosse fermato, le erano venute le vertigini, vide David che parlava con una ragazza, era appoggiato con le braccia incrociate sul petto addosso ad una mini cooper rosa, quando vide Ram fece per salutarla ma notò che aveva una faccia strana, lasciò stare la ragazza con cui stava parlando per raggiungerla e quando furono abbastanza vicini le gambe di Ram cedettero e fece in tempo a giungere le mani al collo di David altrimenti sarebbe caduta a terra.
"Ram ma che ti prende?" disse David facendola raddrizzare.
"Dave non ne ho idea." L'ultima volta che si era sentita così era stato il giorno prima, quando aveva visto Jamie ma non poteva essere lo stesso caso pensò, quel giorno ancora non l'aveva visto.
Il pensiero fu interrottò da una risata sguaiata, proveniva di sicuro da una ragazza, stavano per girarsi per vedere da chi provenisse quella risata fastidiosa ma subito accanto a Ram passarono la capo cheerleader e Jamie.
Le gambe di Ram cedettero ancora, questa volta David la fece sedere a terra.
Ram era confusa, possibile che il suo cuore avvertisse la presenza di Jamie ancora prima di lei?
Con fatica si alzò in piedi, prese David per un braccio ed entrarono, avevano ancora dieci minuti prima di iniziare la lezione di chimica, Ram allora si diresse in caffetteria, lì lasciò il braccio di David, lui se lo massaggiò tanto per fare, non gli aveva fatto male davvero.
Prima che lui potesse dire qualcosa Ram iniziò a parlare.
"Non so cosa mi sia preso –si sedette su uno dei divanetti, David la seguì- come sai il compagno di mamma e suo figlio si sono trasferiti da noi ieri e beh non so se ti ricordi quel bellissimo ragazzo che ti ho descritto la scorsa notte?"
David ci pensò e poi annuì dicendo " Quello che hai detto assomigliare ad un angelo?"
"Esatto Dave, beh l'angelo è Jamie, il figlio di Phil!"
"Wow Ram e questa è una bella notizia oppure no?"
Ram alzò gli occhi al cielo.
"Non lo so –scandì bene le parole- mi sento strana." Si mise una mano sul cuore ed inclinò leggermente la testa a sinistra guardando David.
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Il diario di Ram || Jamie Campbell Bower
FanficLei ha diciassette anni, ha voglia di ubriacarsi, fumare e divertirsi. Lui non ci pensa, scappa, corre, urla e quando non ha più aria nei polmoni si ferma, prende aria e riparte da lì. Ma qualcuno deve fermarlo e mostrargli la vita che c'è intorno. ...