Capitolo 6

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Liam era seduto sul suo letto, le braccia incrociate al petto e un piccolo broncio adornava i suoi lineamenti, nonostante il letto fosse comodo il ragazzo non riusciva a trovare pace. Nonostante avesse accettato lo scambio, la situazione non sembrava comunque meno brutta. "posso?" chiese una voce, Liam si girò verso la porta solo per veder spuntare il ragazzo di prima.

Liam annuì con le braccia ancora incrociate, ma per una volta lasciò abbassare un po la sua guardia. "sono Corey comunque, lo so che la situazione non è delle migliori.." iniziò il ragazzo ma Liam lo fermò subito. 

"ah veramente?" fece sarcastico il ragazzo mordendosi le labbra rosse e carnose.

Corey ignorò le sue lamentele e si mise accanto al ragazzo sul letto, le sue articolazioni indurite a causa di questa maledetta maledizione. "senti, lui non è così male dopotutto" disse Corey, cosa che fece accigliare Liam profondamente.

"mi tiene come prigioniero" rise Liam, me non c'era in realtà nulla di cui ridere.

"no, se fossi stato un prigioniero a quest'ora staresti nelle segrete" disse Corey cercando di farlo ragionare.

"non lo sono solo grazie alla ragazza, è stata una sua idea di darmi una stanza, non sua-" precisò il ragazzo.

"dagli solo una possibilità.....scendi per cena e vedrai che non è così male" insiste Corey, madonna santa Liam era difficile da convincere.

"no, non ho fame e quindi non cenerò con voi" chiarì il ragazzo una volta per tutte, "vorrei stare un po da solo" disse. Corey sospirò sconfitto, questa cosa non sarebbe andata a finire bene. Anche prima della maledizione Theo pretendeva che tutti si univano a lui nei pasti principali, tutti ed ora era incluso anche Liam ovviamente.

Corey annuì uscendo piano dalla camera del ragazzo. "quindi? Verrà?" chiese il principe alzando il sopracciglio.

"non esattamente" gli rispose Corey esitante, che sapeva perfettamente cosa sarebbe successo. Ma sicuramente non sarebbe andata bene per nessuno di loro.

"che intendi?" chiese Theo, le sue zanne che gli tagliavano leggermente le labbra, i suoi occhi luminosi riuscivano ad intimidire chiunque.

"no..non verrà" disse Corey d'improvviso interessato alle mattonelle. Non riuscì neanche a prepararsi a Theo che lo spingeva per dirigersi verso camera del suo prigioniero.

"cenerai con me?" domandò theo furioso al ragazzo, ma dal suo tono si percepiva che quella non fosse affatto una domanda bensì un ordine.

"no, non voglio" rispose il ragazzino neanche rivolgendogli lo sguardo, le sue braccia che si chiudevano nuovamente sotto i suoi pettorali.

"oh, si invece" ordinò Theo coprendo il corpo piccolo di Liam con il suo.

"non puoi costringermi a mangiare" continuò lui ma questa volta riuscì ad alzare la testa e fissarlo in quegli occhi dorati. "smettila, non mi fai paura" disse il piccoletto con i denti digrignati notando come a quella affermazione la faccia di Theo cadde, non ti faccio paura?


Come è possibile? Insomma guardami.....ho zanne, di quelle affilate. I miei occhi non sono normali, gli occhi umani non brillano, le mie unghie sembrano tanto una manicure andata male, potrebbero anche aprirti la gola da parte a parte. Come fai a non avere paura di me?

"bene" urlò il principe chiaramente su tutte le furie, "allora puoi pure morire di fame" ringhiò lui, guardando Liam che man mano girava la faccia dalla parte opposta.

"bene" fece eco il piccolo, rilassandosi al suono della porta che sbatteva, prese il suo cuscino e se lo portò a se rilassandosi sul letto, presto delle calde lacrime incominciarono a scorrere sul piccolo viso, la mano sulla bocca per coprire quei singhiozzi fastidiosi.

Odiava questo posto, odiava la persona che in pochi giorni era diventato.

Dopo un paio d'ore lo stomaco di Liam iniziò a brontolare, era passata la mezzanotte e le luci del castello erano soffuse, alcune candele accese sparse facevano luce.

Cautamente scese dal letto e aprì la porta, facendo sempre attenzione a non emettere alcun tipo di rumore.

Sapeva come comportarsi, d'altronde suo padre era uno stronzo abusivo del cazzo, si era dovuto adattare a fare le cose con furbizia.

Mise un piede fuori dalla porta e iniziò ad incamminarsi giù per le scale.

Non era mai stato in un castello prima d'ora, aveva solo letto molti libri che ne riguardavano. Ma non si sarebbe mai aspettato di vivere in un castello come prigioniero. Aveva sempre sperato di incontrare il suo principe azzurro, o il suo cavaliere in armatura, ma non....

Non una bestia.

Stava camminando già da un po, e si ritrovò in un'altra ala del castello "l'ala ovest" era di sicuro molto più scura e spaventosa rispetto a tutte le altre parti del castello. Le finestre erano coperte da vecchi tappeti e coperte, e le mura erano tutte rovinate.

Ma ad un tratto la sua attenzione venne catturata da una luce azzurrina che proveniva da una stanza a lui vicina, non riusciva a percorrere per la sua strada, la curiosità era troppo, nemmeno si rese conto che ora era a meno di un piede dalla porta in questione.

Mise una mano sulla maniglia e la girò, la porta con uno scatto si aprì e la luce divenne sempre più intensa, era accecante.

La stanza era enorme, era la più grande di tutto il castello, il letto al centro anche se rovinato era enorme, era tutto sotto sopra, come se degli animali fossero passati per di li, o forse una bestia?

La sua attenzione fu nuovamente catturata da una ampolla, e da essa proveniva quella luce splendente che faceva contrasto con il buio pesto della camera, all'interno dell'ampolla c'era solo una rosa, una rosa bellissima seppur avesse alcuni petali appassiti.

Il ragazzo si mosse per toccare il prezioso fiore, quando una voce urlò.

"non toccarla" Liam sobbalzò dalla forte paura. Theo si fece largo nella camera avvicinandosi al fiore per assicurarsi che
non fosse successo nulla, "ti avevo avvertito, che ci fai qui?"

"ho visto la luce sotto la po-" mormorò il ragazzino impaurito, ma a Theo non importava.

"vai via, vattene e non venire mai più in questa ala del castello, intesi?" chiarì il principe prendendo Liam per il braccio.

Il ragazzo sentiva la presa farsi sempre più forte man mano che quelle parole uscivano dalla bocca della bestia. "mi fai male" gli urlò Liam, ma lui non fece altro che sbatterlo fuori la porta.

Liam cadde sul pavimento, Theo non potè mai scordarsi lo sguardo che gli rivolse il ragazzino era di puro odio. "sei un mostro" quelle parole non lasceranno mai e poi mai la sua mente. Theo era tentato di mostrargli un vero mostro di cosa fosse capace e di mostrargli il vero dolore.

Ma non ci riuscì.

La paura negli occhi di Liam non fece altro che ferirlo, non avrebbe dovuto, e invece, è proprio quello che è successo.

Liam guardò il principe sbattergli la porta in faccia e con un sussulto si rimise in piedi, ma quella volta non ci mise nulla a scendere le scale, correndo spaventato, senza esitazione, non poteva stare li.

Superò sia Corey che Tracy, i due scioccati nel vedere il ragazzo così scosso, ma non lo fermarono. Liam prese la sua giacca e sfrecciò via dal castello nella notte buia e oscura.




















Eccomi qui di nuovo, finalmente abbiamo il capitolo 6.
Spero a tutti che vi piaccia.
Un bacioooo

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