Capitolo 11 (fine)

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La spada veniva trascinata sul terreno mentre Brett camminava per il bosco, il castello in bella vista. "Siamo vicini", disse Brett sottovoce, con la brezza rinfrescante che sfiorava i suoi capelli biondo cenere.

"Sì, così possiamo ucciderlo" disse Nolan, guardando Brett che scuoteva la testa per la sua stupidità.

"Sì, Nolan, lo ucciderò... è mio", disse Brett, rivolgendosi alla folla dietro di lui. "La bestia è mia! Prendete quello che volete, distruggete quello che volete e fate quello che volete, ma la bestia è mia!" Brett gridò, alzando trionfalmente la spada nell'aria.

Mentre proseguivano, raggiunsero finalmente la porta del castello. Brett si rivolse a Nolan insistendo a bussare: "Non busserò alla porta di un tizio che vogliamo uccidere", disse Nolan indietreggiando.

"Posso aiutarti?" disse una voce femminile dall'interno del castello.

"Mostra la tua faccia bestia!" gridò Brett.

"O cosa?" Tracy ridacchiò, un colpo dallo stivale di Brett alla porta la rimandò indietro inciampando.

"Non pensi che Liam gliel'abbia detto, vero?" chiese Corey preoccupato.

"Non lo farebbe..." disse lei.

"Non importa se l'ha fatto, la maledizione non è spezzata, quindi i nostri giorni sono contati", ha detto Theo in piedi dietro di loro, con le braccia incrociate mentre le sue orecchie squillavano con i rumori della folla arrabbiata provenienti da fuori. "Stai indietro", disse Theo, spingendoli verso di lui, con l'odore di fumo che si infiltrava nelle sue narici.

"Signore." disse Corey preoccupato, sapevano cosa stava succedendo. Quegli psicopatici stavano dando fuoco al castello.

"Vai nell'ala ovest", disse Theo, sapendo che c'erano più posti dove nascondersi e che avrebbero avuto più possibilità.

"E tu?" chiese Tracy, con la mano che gli afferrava il polso.

"Mi proteggerò, ho artigli e zanne che voi non avete", ha detto. Hanno condiviso uno sguardo di dolore prima di annuire, Corey trascinando Tracy verso l'ala ovest. La completa direzione opposta della porta d'ingresso e il fuoco, sarebbero molto più sicuri lì.

"Combatti con me bestia!" gridò Brett, il suono di altre persone che urlavano da tutte le direzioni. Theo sapeva che la porta non avrebbe retto a lungo, e così scappò anche lui. Conoscendo il castello come il palmo della sua mano si diresse verso il tetto, sarebbe al sicuro lì.

Almeno questo è quello che pensava. Brett guardava come la sagoma della bestia poteva essere vista attraverso le finestre, con la sua spada lo seguiva.

Marciando su per i gradini rocciosi trovò la sua strada verso una scogliera inquietante guardando in cima, il vento era solo d'intralcio infatti Brett ha combattuto per bilanciare se stesso.

"Sei finita ora bestia!" gridò Brett, correndo verso Theo con la sua spada alzata. Theo riuscì a schivarlo in tempo, appoggiato al muro.

"Perché lo stai facendo?" chiese Theo confuso, non aveva mai avuto contatti con il mondo esterno.

Liam non l'avrebbe fatto, non avrebbe lasciato che un'intera città gli facesse del male... Liam non era una persona cattiva, non avrebbe detto alla gente dove trovarlo. "Puoi ringraziare il tuo piccolo ragazzo" ridacchiò Brett, con gli occhi scuri mentre faceva dondolare di nuovo la spada.

Theo ringhiò, abbracciando il suo lato animale.

I suoi occhi dorati trafiggevano quelli blu di Brett, sicuramente l'umano sapeva che le sue possibilità non erano grandi e tuttavia era qui? Aveva senso? Assolutamente no, ma Theo stava per lasciarlo uccidere?
Assolutamente no.

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