cap. 1

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Sono in camera mia sto leggendo un libro, non so che fare, non ho nessuno con cui parlare, con cui uscire.

Ma non importa; decido di vestirmi, indosso una gonna abbastanza corta nera, un top di pizzo verde e degli stivaletti bassi.
Esco di casa e vedo degli strani ragazzi correre, credo siano dei pogues.
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Sull'isola esistono come due tribù: i Kooks e i Pogues, io faccio parte della prima categoria, vivo a Figure Eight in una casa immensa.
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Mentre mi dirigo verso il cancelletto del giardino, metto le AirPods nelle orecchie con il volume al massimo.
Cammino e cammino con la testa bassa, fissa al suolo, senza una meta precisa fino a quando non mi scontro con una ragazza. Tolgo le cuffie e le chiedo se fosse tutto okay.

X: "Si si, tutto ok grazie."

Fa per andarsene, ed io faccio lo stesso, ma poi torna indietro fermandomi.

X: "Piacere Sarah Cameron." dice prendendomi la mano ed iniziandola a stritolare
Io: "Piacere Ashley Lamborghini." dico per poi staccarmi dalla sua presa.
Sarah: "Mi sembri simpatica, che ne dici se andiamo a prendere un caffè?" continua lei.

Non mi aspettavo tutta questa direttezza, ma tanto non ho amici e nulla da perde e forse devo dire che infondo mi fa piacere.

Io: " Va bene, non mi farà male avere qualche amica." dico forse un po' troppo entusiasta.
Io: "Ti dispiace se faccio un squillo a mio padre, devo avvisarlo che torni tardi." continuo sorridendo.
La bionda annuisce con la testa e mentre chiamo mio padre mi fa cenno con la testa di seguirla.

Mi ha portato in un bar sull'altro versante dell'isola, per tutto il tragitto abbiamo parlato del più e del meno. Lei mi raccontava delle sue mille avventure, fughe con gli amici e che in realtà lei non si sentiva un kooks ma un pogues.
Io ho sempre solo letto nei libri quelle molle avventure e ne sono sempre rimasta affascinata...

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NEL BAR
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Arrivate nel bar ci sediamo ed ordiniamo, le dico con area incuriosita se posso farle una domanda, lei mi sorride e mi fa cenno di sì con la testa.

Io: "E se i tuoi genitori Kooks venissero a sapere di questa tua doppia vita?" le chiedo con aria curiosa ed interrogativa.

Lei mi guarda e scoppia a ridere, anche se non ho capito bene il perché.

Io: "Perché ridi, che ho detto?" chiedo imbarazzata
S: "No tu nulla, solo che eri troppo seria mentre parlavi." dice lei con un sorriso che le inonda il volto.
Io: "Ah ok, pensavo di essere stata troppo invadente." dico io facendo un sospiro di sollievo.

Lei mi spiega appunto il suo punto di vista inerente alla domanda che le ho fatto prima ed io rimango lì ad ascoltare ogni dettaglio della sua storia.
Ero impressionata da lei, dalle sue storie e da tutto.

S: "Hey amica, che ne dici se ti faccio conoscere i miei amici pogues?" mi chiede, io non so che dire a ma la pena mi conosceva e già mi aveva proposto di conoscere i suoi amici.

*Lei é fantastica, vorrei un'amica come lei.* penso tra me e me

S: "Allora che dici?" mi chiede svegliandomi dai miei pensieri.
Io: "Se per te e per loro non è un problema direi di fare sta sera, perché dovrei tornare a casa anche a vedere come sta mio padre e sopratutto a cambiarmi." le dico tutto d'un fiato.
Lei mi guarda e mi dice che per le otto sei dovuta essere pronta.

La abbraccio e lei ricambia, tornate a Figure Eight ci siamo divise ogni andato per la propria strada.

Arrivo a casa, ceno e poi corro in camera a cercare qualcosa da mettere.
Scavo per tutto l'armadio e decido di fare un outfit semplice e puntare sul make up.

Scavo per tutto l'armadio e decido di fare un outfit semplice e puntare sul make up

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Outfit di Ashley

Outfit di Ashley

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Trucco di Ashley

Lascio i capelli sciolti, li faccio lisci sfoggiando il bel rosso che madre natura mi ha dato.
In più aggiungo delle collanine, gli orecchini e gli anelli.
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Mio padre urla dal piano di sotto di scendere che c'è una persona per me.
Scendo correndo per le scale, quasi mi ribalto, ma sorvoliamo. Vedo Sarah alla porta e la abbraccio per salutala.

S: "Mamma mia che bella che sei, mi metti in ombra così Ash" dice la bionda sorridendo.
La ringrazio, ero scioccata che lei potesse pensare questo di me. C'è si vede ad occhio che lei è molto ma molto più figa di me.

S: "Allora ash andiamo?" mi chiede iterrompendo i miei pensieri.
Saluto mio padre e poi ci avviamo verso l'altro versante dell'isola, che in molti chiamano anche lo sprofondo.

**SPAZIO AUTRICE**
SPERO CI POSSA PIACERE QUESTA STORIA, SIAMO SOLO AL PRIMO CAPITOLO MA LA NOSTRA ASH HA SUBITO FATTO AMICIZIA.
FATEMI SAPERE E CONSIGLIATEMI COSE DA POTER AGGIUNGERE.
GRAZIE A TUTTI AL PROSSIMO CAPITOLO

Fino al limite || JJ MAYBANK Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora