cap. 3

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*sono forte, sono forte, sono forte* continuo a ripetermi tra me e me.
Sento i passi di mio padre allontanarsi da davanti alla mia stanza credo, così decido di alzarmi e di chiudere a chiave la porta per poi buttarmi su puff che si trova vicino alla finestra.

Inizio a piangere, porto le ginocchia al petto ed inizio a ciondolare, avanti ed indietro.

Mi squilla il telefono, é sara, butto giù la chiamata ma subito dopo lei mi richiama e decido di rispondere.

S: hey amica, vieni da me ti devo parlare.
Io: no, sono incazzata. farfuglio tra le lacrime
S: Hey, hey che succede, dai vieni da me. dice preoccupata.
Io: ok, ma non sto tanto.

Mi cambio come al solito non so cosa mettere, apro l'armadio che é talento pieno che mi cadono delle cose addosso.
Sono quelle che metterò, non ho voglia di sprecarmi a cercare.

Sono quelle che metterò, non ho voglia di sprecarmi a cercare

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Outfit di Ashley

"Cazzo i lividi" dico guardandomi alla specchio, ma non interessa ci sono abituata e non mi interessa quello che potrebbe pensare Sarah.

Mi calo dalla finestra per non uscire dalla porta principale e non farmi vedere da mio padre.
Cammino fino a casa di Sarah, suono il campanello e mi apre credo sua sorella più piccola, che mi fa entrare e mi indica la camera di Sarah.

Mi faccio strada nell'immensa villa ed apro la porta di camera di Sarah, in quest'ultima ci sono anche tutti i pogues che mi fissano.
Istintivamente mi giro e chiudo la porta dietro di me.

*no, non posso farmi vedere in queste condizioni* penso tra me e me mentre una lacrima mi riga il viso.

S: "Ashley" dice la mia amica.
Io: "no sarah, no! Perché ci sono anche loro?" chiedo incazzata nera.
S: "Gli ho spiegato perché non bevi e loro si sentivano in colpa, soprattuto jj" dice con voce ferma
Io: " si ma non so se mia hai vista, non posso farmi vedere a questo modo" dico indicandole i lividi.
S: "Certo che ti ho visto" dice con gli occhi lucidi

Io mi getto tra le sue braccia e le chiedo scusa per tutto piangendo.
Lei mi asciuga le lacrime per poi porgermi la sua mano ed accompagnarmi dentro alla sua stanza.

Appena entriamo sento tutti gli occhi addosso, nella stanza c'è un silenzio inquietante.

kie: "il tuo corpo" dice insicura, credo riferisse ai lividi.
S: "che ti ho detto kie prima?" dice lei quasi rimproverandola.

Dopo qualche secondo di silenzio io decido di parlare.

Io: "Allora so che siamo partiti con il pied-" stavo per dire vengo interrotta.
Jj: "non ho mai per scogliere il giaccio" dice con un sorriso di sfida verso gli amici
Tutti annuiscono in segno di accordo.
Jj: "Lei signorina, vuole partecipare o é un gioco troppo pogues?" mi chiede con aria di sfida avvicinandosi un po' troppo a me.
Io gli faccio una smorfia e gli faccio il dito medio.

Sarah esce dalla stanza e rientra subito dopo con delle bottiglie di vodka liscia.

**SPAZIO AUTRICE**
CIAO A TUTTI ECCO A VUOI IL SECONDO CAPITOLO SPERO CHE LA STORIA VI STIA PIACENDO!!
TRA UN PO' LE COSE INIZIERANNO A FARSI PICCANTI PER ALCUNI DEI NOSTRI PERSONAGGI!!

Fino al limite || JJ MAYBANK Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora