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K:"FUORI!!!"

Katsuki urlò per l'ennesima volta, mentre una bottiglia di acqua veniva afferrata dalle sue mani e scaraventata dietro l'ennesima infermiera, prima che la ragazzina si caracollasse effettivamente fuori dalla stanza e che andasse a chiamare per l'ennesima volta i medici...

Era un inferno...

Avere quel paziente in reparto era un dannato inferno...

Questo pensò la ragazza mentre schivava i detriti ancora presenti dall'ultima battaglia e cercava disperatamente di non guardare le innumerevoli stanze vuote di quei pazienti che aveva imparato a conoscere ma che adesso, dopo l'attacco di quel villain, erano purtroppo morti...

Non era stato semplice per lei...

Lavorava in quell'ospedale da poco più di sei mesi e si era laureata nemmeno un anno prima...

Aveva dei progetti...aveva dei sogni...si immaginava già, per esempio, a camminare in quei corridoi labirintici per riuscire a dare una mano a tutti...per riuscire ad essere anche lei, a modo suo, l'eroina che aveva sempre sognato di essere ma che a causa del suo Quirk così scarso, a malapena capace di rigenerare piccoli tagli e bruciature, non aveva mai potuto essere...

Ma non le pesava...anzi...

Era contenta che le fosse stata data almeno l'opportunità di riuscire ad aiutare in quel modo...

Ma poi la grande guerra era arrivata e quei vecchietti, con cui faceva infinite partite a carte durante le ore notturne, erano stati spazzati via come foglie al vento...e se n'erano andati molto prima di quando avrebbero dovuto fare...e non per la malattia che li affliggeva...

La dolce Saki svoltò all'ennesimo corridoio, cercando di deglutire il nodo che le si era formato in gola, e fece un semplice cenno al medico che stava cercando di bere un caffè negli unici cinque minuti che gli erano concessi

Il giovane dottore sospirò pesantemente, massaggiandosi il setto nasale tirando appena la pelle sotto gli occhiali, per poi posare il tanto agoniato caffè e guardare la ragazza

X:" è sempre lui?"

Un singolo cenno provenne dall'infermeria, che trattenne a stento le lacrime, per poi crollare miseramente su una sedia messa a loro disposizione

S:" i-io...io non so come aiutarlo e...e non mi fa nemmeno avvicinare!! I-io...io.."

L'uomo si avvicinò a lei, sospirando appena, mentre le posava una mano sulla spalla stringendo le dita con dolcezza

X:" non possiamo farci nulla...quel ragazzo era disposto a dare la vita...ed ha perso tutto..."

~°~

Kirishima Eijirou camminava per i corridoi di quell'ospedale cercando di destreggiarsi tra lettini ribaltati e calcinacci...

Si aspettava da tempo quella telefonata ma, nonostante questo, non potè fare a meno di pensare alle altre quattro ragazze che avevano chiesto le dimissioni dopo aver preso in cura quel paziente

Era sempre la stessa storia...

Erano esaltate...frementi...non vedevano l'ora di poter lavorare ed aiutare il grande Dynamight...il grande Bakugou...

Ed erano consapevoli, da alcuni scorci di giornale e da quello che già si vociferava nei corridoi, che non sarebbe stato per niente semplice e che non era un paziente come tutti gli altri ...

Ma nonostante questo erano così felici di poter lavorare con lui, e magari ringraziarlo per quello che aveva fatto, da firmare immediatamente per il trasferimento in quel reparto...e poi crollare, come tutte le altre ed anche diversi medici, non appena mettevano piede in quella stanza...

Perché si...

Forse l'indole da demone ed il linguaggio scurrile del paziente lo precedeva come informazioni ed avvisi...

Ma nessuno...nessuno era preparato a quella versione di Katsuki...

Nessuno....nemmeno lui...

Eijirou sospirò pesantemente, trovandosi finalmente la stanza numero 7 davanti, e prese un'altro profondo respiro prima di abbassare la maniglia ed aprire la porta

E:" ciao... Bakubro..."

Il comodino colpì il muro al suo fianco, scheggiandone un pezzo che gli finì diritto sul braccio indurito appena in tempo, prima che i suoi occhi riuscissero a scorgere la figura di Katsuki seduto su quel letto e con il lenzuolo bianco a coprirgli la parte bassa del corpo

K:" cosa cazzo devo fare per farvi capire che non voglio nessuno in questa cazzo di stanza? AH? COSA CAZZO DEVO FARE PER FARVI STARE FUORI DAI COGLIONI? VATTENE!! VATTENE!!!"

Eijirou sospirò di nuovo, chiudendo la porta dietro alla sua schiena, per poi fare qualche passo in avanti rassicurato dal fatto che non ci fosse ormai più nulla a portata di mano del biondo da potergli tirare

E:" tua madre mi ha chiamato... È stata chiamata dall'ospedale per comunicarle che Saki ha avuto un esaurimento nervoso e che se continui così saranno costretti a..."

La lingua schioccò tra le labbra di Katsuki, che tornò a guardare la finestra dove i fiori di ciliegio svolazzavano liberi nell'aria, per poi stringere i pugni sul lenzuolo e digrignare quasi i denti

K:" a fare cosa ah? Ad uccidermi? Perché sai...sarebbe la prima fottuta cosa buona che fanno quelle teste di cazzo!"

E:" no...a rimandarti a casa... e sai che le ferite non sono ancora del tutto guarite e che rischi....."

Ancora una volta la voce del rosso venne bloccata, dallo schioccare delle dita di Katsuki, mentre un sorriso sarcastico si allargava sul suo volto

K:" rischio? Cosa cazzo devo rischiare più di questo ah? La morte? ...Tsk... magari!!"

Eijirou sospirò ancora mettendosi a sedere dopo aver tirato su la sedia da terra, altro probabile lancio da parte del suo ex compagno di classe, per poi massaggiarsi le tempie

E:" Katsuki....io capisco che..."

K:" capisci? CAPISCI??? Tu... t-tu non capisci proprio un CAZZO!!! DOVETE LASCIARMI IN PACE!! ANDATEVENE A FANCULO! VATTENE A FANCULO!!! FUORI!! FUOOOORI!!!"

Eijirou si alzò in piedi, facendo cadere la sedia a terra per la violenza con cui si era alzato, per poi stringere i pugni e fare un passo avanti

E:" SEI UNO STRONZO!!! ALCUNI DI NOI HANNO SACRIFICATO TUTTO PER PERMETTERTI..."
K:" NON L'HO CHIESTO IO!! VAFFANCULO!! CHE CAZZO DI SENSO HA? EH? CHE CAZZO DI SENSO HA ?"

E:" LO HANNO FATTO PER TE! LO HANNO FATTO PER LA TUA VITA!!!"

K:" VITA?"

La mano di Katsuki afferrò il lenzuolo bianco, quasi strappandolo con rabbia, e si scoprì la parte bassa del corpo dove due moncherini troneggiavano al posto delle sue gambe

K:" GUARDAMI BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA! E DIMMI CHE LA LORO VITA È SERVITA A QUESTO!!!"

E:" Bakubro loro lo hanno fatto per..."

K:" NON SPARARE STRONZATE! NON PARLARE! NON RESPIRARE! VATTENE FUORI DAI COGLIONI!!! FUORI!!! FUORIIIIII!!!

Eijirou strinse i pugni, mentre il lenzuolo tornava a coprire i moncherini, e gli girò la schiena per tornare verso la porta...

Mentre Katsuki, guardando la finestra, ricominciò a pensare ai petali di ciliegio...

Ed a com'era bello il sorriso di Izuku...sotto di essi...

A.N.O.H . "A Number One Hero"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora