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K:"... perché... perché mi fai questo..."

Katsuki sgranò gli occhi, rivolti ancora verso l'unica persona che non si era fatta bloccare dal suo caratteraccio diventando suo amico sin dal primo anno, per poi chiuderli tornando sdraiato sul letto e smettendo di agitare le mani...

I bordi rossi causati dalle cinghie, che ancora bloccavano le sue mani per quello che aveva cercato di fare durante la notte, erano una bestemmia...

Una bestemmia agli occhi di Eijirou e dei genitori del biondo...

Vedere Katsuki così arreso...così vulnerabile...così spezzato era un dolore troppo forte...troppo per chi, come loro, era stato abituato a vederlo sempre su di giri e con la pura fiamma a manovrarlo...

Ma c'era un'altra persona in quella stanza...

C'era un'altra persona che si rialzò in piedi, evitando accuratamente di guardare il ragazzo steso sul letto, e che si girò verso la porta per andarsene via

Inko sollevò la testa e le spalle, ignorando il dolore sordo che aveva sentito solo nel risentire quella voce, e fece qualche passo avanti per poter tornare in camera di suo figlio e portarlo via da quell'ospedale, e da quella città, il prima possibile...

K:" p-per... p-perchè tu... t-tu non lo faresti...vero zia?"

La voce rotta dal pianto ...il raschio in fondo alla gola, causato dalle sue stesse mani, che rendeva il suo modo di parlare ancora più spezzato e soffocato

Katsuki rialzò la testa, rivolgendosi verso la donna che lo aveva cresciuto al pari di una madre, e se ne fregò se le lacrime scorrevano ancora sul suo volto o meno

K:" t-tu...tu non mi avresti mai detto... t-tu non mi avresti mai detto c-che...c-che Izuku è morto se... s-se non fosse vero...vero zia?"
Inko strinse i pugni lungo i fianchi, serrando le mani fino a conficcarsi le unghie nella carne, per poi scuotere i lunghi capelli verdi e rimanere immobile

Inko:" io avrei fatto, e farei ancora, qualsiasi cosa per proteggere il mio bambino..."

Il volto della donna si girò, così simile a quello del figlio ma piegato in una linea dura che era poco associabile al volto sempre allegro del verdino, per poi lasciare che un sorriso sarcastico si formasse a deformare ancora di più la sua espressione

Inko:" Izuku? Lo...lo chiami Izuku?"

Anche il corpo si girò, sotto gli occhi addolorati di Katsuki, e la donna strinse ancora di più le mani

Inko:" ora lo chiami Izuku? Non MerDeku? Scartina? Quirkless di merda? "

Katsuki incassò la testa sulle spalle, girando il viso pieno di vergogna verso sinistra, e Mitsuki si alzò per mettere fine a quella tortura e cacciare la donna da quella stanza...

Ma la furia albergava ancora su quel volto, continuando a deformare i suoi lineamenti, mentre Inko faceva un passo verso il letto

Inko:" Debole? Scarto? Nerd? Sassolino inutile ai bordi della strada? Lo... l-lo chiami Izuku ora? Eh? E non ti auguri più di non rivederlo? Eh? NON AUGURI PIÙ A MIO FIGLIO DI BUTTARSI DA UN MALEDETTO PALAZZO? EH KATSUKI? NON GLI AUGURI PIÙ LA MORTE? MIO FIGLIO HA PERSO TUTTO A CAUSA TUA!!! MIO FIGLIO HA IL CUORE LETTERALMENTE SPEZZATO A CAUSA TUA! MIO FIGLIO HA PERSO LA MEMORIA A CAUSA TUA! E TU LO CHIAMI SEMPLICEMENTE IZUKU? EH? COME TI PERMETTI DI..."

Ma:" ORA BASTA!!!"

Inko trasalì su sé stessa, spalancando le iridi verdi nel vuoto, mentre alzava lentamente il capo per incrociare due occhi castani, ed infuriati, di fronte a lei

Masaru Bakugou era di fronte a lei, a schermare quasi il corpo devastato del figlio per proteggerlo, e stringeva i denti con la pura furia negli occhi

Ma:" ora basta...Inko...."

La verdina abbassò la testa, permettendo ad una lacrima di frustrazione di cadere dai suoi occhi, prima di girare la schiena all'uomo e dirigersi verso la porta

Inko:" si...ora basta... Porterò mio figlio lontano da questo posto e lontano da voi... Questa situazione è andata avanti fin tro..."

Ma:" non puoi farlo..."

Inko raggelò sui suoi passi, rimanendo immobile, mentre Masaru incrociava le braccia al petto ergendosi in tutta la sua statura

Ma:" il foglio che hai firmato...il foglio che abbiamo firmato, quando i ragazzi sono stati accolti alla UA, dichiara che loro sono sotto la stretta responsabilità della scuola e dei suoi insegnanti... Ogni decisione, che riguarda la loro vita, è stata ceduta nelle mani degli insegnanti della UA...ed io ho già chiamato Eraser , Present Mic e tutti gli altri...persino lo stesso Nezu... Izuku non può essere allontanato dal paese senza un loro lasciapassare perché, in ogni caso e qualsiasi cosa sia successa, resta ancora a tutti gli effetti uno studente della prima A dell'istituto per eroi ... Tu non puoi portarlo via da qui... Tu non puoi allontanarlo da noi..."

Inko si girò, con gli occhi sgranati, ma Masaru fece un'ulteriore passo verso di lei per poi mettergli le mani sulle spalle...

Mani che la donna si scrollò di dosso, infuriata , mentre tirava fuori dalla borsa il cellulare per poter chiamare la scuola e mettere fine a quella stronzata

Ma una mano gli bloccò il polso, con infinita dolcezza e senza stringere, mentre due grosse lacrime scendevano sulle guance della donna che sgranò gli occhi

Proprio dietro di lei, sul ciglio della porta della camera, Izuku se ne stava in piedi con ancora la maschera dell'ossigeno sul volto...

I:" mamma...che cosa succede ? Chi.. c-chi sono queste persone?"

L'aria sembrò risucchiarsi su sé stessa, rendendo l'atmosfera irrespirabile in quella stanza, mentre il verdino guardava Masaru per poi spostare lo sguardo per la camera fermandosi sul rosso

I:" Ei...Eiji... c-che...c-che cosa sta succedendo?"

Eijirou fece qualche passo avanti, allungando una mano verso il verdino, ma fu un'altra voce a richiamare immediatamente i suoi occhi che , come calamitati, si posarono sul ragazzo ancora legato al letto...

Smeraldo puro, e pieno di dubbi e curiosità, si posò nei rubini infuocati e pieni di dolore di Katsuki...

Il biondo sollevò il capo, con un'espressione di puro dolore sul volto, e la sua mano si allungò verso il verdino nonostante le catene date dalle spesse cinghie

K:" I-Izuku?"

Il verdino fece spostare lo sguardo dal biondo, ad Eijirou, per poi fermarsi proprio su quest'ultimo ed aggrottare le sopracciglia

I:" è... è il tuo amico Ei? L-lui... l-lui è il tuo amico?"

Eijirou annuì lentamente, mentre Mitsuki si abbassava verso l'orecchio di suo figlio, ed Izuku tornò a guardare Katsuki spaesato...

Mentre la mano del biondo si apriva, smettendo di fare resistenza sulle cinghie, e la testa si posava di nuovo sul cuscino...senza mai staccare gli occhi dai suoi

K:" si...sono un amico di Eijirou...e...e sono onorato di conoscerti...Izuku.

A.N.O.H . "A Number One Hero"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora