Questo capitolo si intitola: smettere di nascondersi
Taehyung non reagisce visibilmente in modo negativo. Si limita ad aggrottare le sopracciglia e a guardarlo confuso. "Mi stai dicendo che la tua psicologa ha approvato tutto questo?".
Jeongguk si rende conto di cosa sembra. Dall'esterno potrebbe sembrare che dovrebbe andare da una psicologa perché fa questo. "Beh, forse non ha approvato proprio questo", indica il labirinto di siepi nel giardino di casa, "in particolare. Ma ha approvato l'idea generale".
"Sapevo che c'era una fregatura". Taehyung gli sorride e Jeongguk ha un flash di come poteva essere lui da bambino, da prepubero impertinente.
"Semantica", dice Jeongguk, facendo spallucce. "La decorazione fa parte della guarigione".
Taehyung canticchia. "Immagino che abbia senso", dice, aggiustando la borsa messenger che porta sulle spalle. Deve essere appena arrivato dal lavoro. "A volte bisogna iniziare dall'esterno. E poi farsi strada all'interno". Guarda Jeongguk con un piccolo sorriso sulle labbra. Gentile e onesto.
O quanto più onesto possa essere un sorriso di un uomo disposto a iniziare una relazione.
"Qualcosa del genere", concorda Jeongguk, che si sente sorridere. Uno degli operai si avvicina a Jeongguk, come se avesse percepito che Jeongguk aveva bisogno di una via d'uscita, e chiede un ultimo controllo del labirinto. "Devo...", borbotta Jeongguk, facendo cenno all'altro uomo che sta già tornando sbuffando verso le pareti di siepi.
"Sì, sì, certo", dice Taehyung, sollevando di nuovo la borsa. "Solo che, sai...", fa una pausa e si morde un po' l'angolo del labbro. "Mi... mi piacerebbe sentire la storia completa un giorno, sai, se... Se...". Fa un'altra pausa, si aggiusta di nuovo la tracolla della borsa sulla spalla. "Se ti va di condividerla".
Jeongguk si blocca, studia brevemente Taehyung mentre sta lì, di nuovo con quel luccichio negli occhi. Il suo stesso ventre gli procura di nuovo un sibilo teso, subito seguito da una scarica di fastidio. La pura e semplice audacia di quest'uomo.
"Non fraternizzo con il nemico, Kim". Con ciò, si volta e raggiunge l'operaio, pronto a ispezionare il labirinto di siepi del suo giardino.
Non si volta indietro per vedere la reazione di Taehyung. Non si gira nemmeno quando sente il richiamo di Taehyung: "Allora, dopo che avrò vinto, sì?".
-
"Ma che..."
Spingendo sul freno, si ferma in macchina un po' prima del solito per entrare nel suo vialetto. Ha bisogno di un breve momento per capire cosa mai ci sia nel giardino di casa di Taehyung Kim.
Deve essere alto almeno due metri e mezzo. Uno scheletro enorme con un cappotto nero ancora più grande appeso, circondato da un gruppo di scheletri di dimensioni normali, ugualmente vestiti con cappotti neri. Un gruppo di scheletri? Una scuola di scheletri? Esiste una parola specifica per definirlo? Ha importanza?
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Big ghosts in a Cloud | TAEKOOK
Romance¡Halloween Au! Big ghosts in a cloud= grandi fantasmi in una nuvola. Per Jeongguk, le cose più spaventose di Halloween non sono le decorazioni. ...oppure: i Taekook sono quarantenni e hanno un'inaspettata rivalità sulle decorazioni di Halloween... o...