Mercoledì 1 Maggio

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Abbiamo tutti un nonno o una nonna preferiti. Anche se tutti i nonni sono speciali uguali sono convinta che ognuno di noi ne abbiamo uno a cui tiene di più. Uno a cui sono più legati. Io ne avevo due. Mi permettevano di fare tutto con loro. Con nonno Angelo, da parte di mamma, mi divertivo a mettere le carte di scala quaranta in piedi dentro a un posacenere oppure a mettergli la crema in testa visto che non aveva più molti capelli. E mi ricordo quanto nonna si arrabbiasse. Pensava che nonno fosse un matto a farsi fare tutto ciò da una bambina di tre anni ma lui non si è mai alzato da terra finché non avevo finito di giocare.

Poi c'era Nonna Maddalena, da parte di papà. Lei fu al settimo cielo quando i miei genitori le dissero che avrebbe avuto una nipote. Era come se fosse un sogno che si realizzava. Mi comprava un sacco di vestiti. I miei capelli biondi non potevano essere toccati da nessuno se non da lei.

Ero ancora piccola quando ci lasciarono. Un anno lui e l'anno dopo lei. Erano molto legati e per il caso o per destino andarono anche via insieme. Nonostante fossi piccola ho questi episodi con loro che sono davvero la cosa più preziosa che ho e che conservo molto strettamente nella mia testa e nel mio cuore. 

Sono andata pochissime volte al cimitero a trovarli ma il giorno del mio matrimonio ho sentito l'esigenza di farlo. Ho portato ad entrambi un piccolo boquet che era esattamente quello che avrei avuto in mano io mentre andavo all'altare. Davanti alla tomba di nonna ho pianto. Non pensavo potesse succedermi. Non dopo vent'anni. Quel giorno ho sentito la sua mancanza. L'ho sentita per tutti i mesi dei preparativi. Immaginavo lei seduta affianco a mamma mentre sceglievo l'abito da sposa. Me l'ha immaginavo mentre guardava attentamente la parrucchiera che mi acconciava i capelli che lei tanto amava. Quanto l'avrei voluta vedere con gli occhi lucidi affianco a nonno mentre pronunciavo quel famoso "Si".

Purtroppo la vita me li ha tolti troppo presto ma so che ci sono sempre accanto a me. So che anche quel giorno erano accanto a me. 


Ho sempre creduto alla frase: la vita toglie ma la vita da. Ed è proprio vero. Sei mesi dopo la morte di nonna è arrivata Teresa che nella sua semplicità è riuscita piano piano ad entrare nelle nostre vite e a colmare quel vuoto che a me mancava. A reso nonno un uomo nuovo. Lo portava a ballare, viaggiavano sempre e ha dato a me una figura di nonna che era andata via.

Una volta a settimana, dopo scuola, mi chiamava a casa di nonno per preparare le focacce, le pizze, il pane. Non ha mai saltato un compleanno, una cena, un evento importante. Sapeva quanto mi piacesse ballare e molto spesso mi diceva di andare insieme a loro la sera. Ed è proprio grazie a lei e nonno che mi sono innamorata del  ballo country. Insieme erano una coppia formidabile. Entrambi avevano perso il proprio marito/moglie e si erano trovati e avevano ricominciato a vivere ed essere felici. 

Purtroppo un anno fa ha cominciato a stare male anche lei. Smise di andare a ballare con nonno. Smisero di fare tutti i loro grandi viaggi. Smise di cucinare. Ma nonostante i dolori, nonostante la malattia non perse mai il sorriso. Non smise un secondo di cercare nonno. Non mancò il giorno del mio matrimonio. E non poteva davvero farmi regalo migliore perché quando oggi riguardo le foto, riguardo i video lei è lì, con me nel giorno più importante della mia vita. Perché nonostante il fatto che lei non era nonna di sangue aveva ricoperto quella figura per vent'anni. 

Sono passati ormai quattro mesi da quando non c'è più. Non ho mai voluto pensare a lei se non guardando nonno. Perché nei suoi occhi vedo quanto gli manchi. Vedo quando manchi anche a me. Ma stamattina, mentre ero in giro con mamma, ci siamo bloccate in mezzo a un parcheggio a fissare una signora che era la sua fotocopia. Stesso paio d'occhiali, stesso colore e stesso taglio di capelli. Stessa fisionomia del viso. Aveva solo qualche chilo in meno. Per un istante è stato come averla di fronte di nuovo. 

Eravamo talmente tanto scioccate che la signora si avvicinò a noi chiedendoci se andava tutto bene. Rispondemmo che ci ricordava una persona che era mancata da poco e ci disse che sperava che fu un ricordo felice. Ovviamente lo era stato. Lo è tutt'ora perché da stamattina quel momento è impresso nella mia mente ed è stato bello ripensare a lei oggi. Ricordarla esattamente com'era. Pensare che da qualche parte lei c'è e ci sarà sempre.


Mi mancate da morire tutti e tre ma siete sempre nel mio cuore!





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