🔥Cenere a GodGrave🔥

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Eccomi qua a parlare di Cenere a GodGrave di PhoenixoftheParadise

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Eccomi qua a parlare di Cenere a GodGrave di PhoenixoftheParadise

Ho dovuto prendermi il mio tempo per analizzare questa storia perché è decisamente impegnativa. Direi che "impegnativa" sia il termine adatto per riassumerla in una sola parola. "Impegnativa" per come è impostata, per gli argomenti che tratta e lo stile scelto.

La trama in realtà si può spiegare senza troppi giri di parole: GodGrave è una città orrenda, una di quelle che ti risucchia l'anima e da cui non puoi uscire se non in orizzontale, e si narrano le vicende di vari personaggi che vi vivono da più o meno tempo.
Fra i sopracitati personaggi troviamo una varietà umana non indifferente, tra ragazzi e ragazzi da college (che personalmente non sopporto, in qualsiasi versione siano!), professori universitari, psicologi, pervertiti, drogati, genitori rispettabili e alcolizzati... varia umanità tutta imprigionata in quel mondo senza prospettive.
GodGrave è una città tossica, che lentamente annienta i suoi abitanti e ne rivela il lato più orripilante (o meno ortodosso), spegnendone le speranze. Così dei giovani promettenti e "buoni" si mostrano poi violenti, dipendenti da sostanze di vario tipo, assuefatti o pronti a tendere una trappola a chi è più debole e sprovveduto. Il tutto con un mantra ripetuto "Dio non aiuta/salva nessuno".
Come già scritto, non è una storia semplice o leggera. Alcune scene sono piuttosto pesanti per il "lettore medio" (e disturbanti per i frequentatori di Messe e Messia) ma per chi ama addentrarsi nel torbido direi che è perfetta. I capitoli sono piuttosto lunghi, hanno un'impostazione "non wattpadiana" (perché se dovete scendere nell'abisso ci dovete scendere con calma, se no che gusto c'è?) e con molta "carne al fuoco": sono lunghi ma non perché si allunga il brodo per "riempire la pagina" (come si faceva con i temi a scuola quando il titolo era una porcheria) ma perché ci sono molte cose da dire e da sapere.
Personalmente non ho trovato un personaggio per cui "fare il tifo" o provare simpatia, tutti hanno un lato oscuro più o meno nascosto (dalla puttana al pedofilo) da umanità tossica, ma sono talmente variegati che forse il discorso vale solo per me (che provo un certo astio nei confronti dell'umanità in generale. Sarà la vecchiaia...).
Il racconto comunque riesce a trascinare il lettore lungo la vicenda (se ha fegato e voglia di farlo) e si ha quasi la sensazione di non riuscire più ad uscire da questa città fittizia di cui si narra.
Non ho trovato errori particolari (salvo la mancanza dello spazio dopo i puntini di sospensione) e alcuni passaggi restano impressi per le parole utilizzate.

Consiglio a chi ama le storie lunghe, complesse e "ammorbanti" (non in senso cattivo, "alienanti" forse suona più carino?).
Per chi cerca una storia "piccola e carina" direi di guardare altrove!

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