iv. la straniera

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Il fuoco cade a pezzi, tutto è cambiato,
non sono più un'infante, e ciò che vedo
non è una fiaba, ma la vita, la mia vita.
A. Lowell

"E così, ad opera dei giganti liberatasi da un digiuno durato cent'anni, il genere umano fu vittima di nuove offese e devastazioni

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"E così, ad opera dei giganti liberatasi da un digiuno durato cent'anni, il genere umano
fu vittima di nuove offese e devastazioni.
Essi furono costretti a ritirarsi dal Wall Maria perdendo il 20% della popolazione e un terzo
dei suoi territori. L'area del genere umano
fu fatta retrocedere fino al Wall Rose."

───

Anno 847
Campo di Addestramento Reclute

Sognando. Stava solo sognando.
Certo, un sogno che durava da due anni e dal quale non riusciva a svegliarsi nonostante le giornate trascorressero come nella realtà e nonostante lei andasse a dormire tutte le sere e si risvegliasse la mattina dopo, con i giorni che andavano avanti. Nel sogno, aveva 22 anni.

Quello che successe dopo la Caduta del Wall Maria era proprio come lo aveva studiato lei: gli sfortunati abitanti di Shiganshina erano stati trasferiti all'interno, ma ben presto il governo si accorse che non c'erano abbastanze risorse per sfamare tutti. Per questo, metà della popolazione era stata spedita in una "missione esplorativa" che Aura sapeva già era un modo più carino per chiamare una vera e propria "selezione naturale" Per usare termini più cattivi, erano stati mandati al macello come bestie.

Anche il nonno di Armin fu tra quelli selezionati e non fece più ritorno. Il bambino pianse tutta la notte stringendosi al petto l'unica cosa che gli restava di lui: il suo cappello. Eren e Mikasa si strinsero attorno all'amico e cercarono di consolarlo: tutti e tre erano rimasti soli al mondo, e si ritrovarono uniti nello stesso dolore. Nella stessa solitudine.

Quel giorno, tutti e tre promisero di vendicare i propri cari. Di combattere i giganti ed eliminarli tutti. Aura li osservava da lontano, come una sorella maggiore. E, proprio come tale, sentì una fitta al cuore al pensiero di quello che gli aspettava.

Se c'era una cosa che aveva imparato in quei due anni, era che non doveva intromettersi per modificare la storia. Per tale motivo, si ritrovò costretta a seguire i tre moschettieri e arruolarsi anch'ella come recluta del 104esimo.

───

«A partire da questo momento si terrà la cerimonia di ammissione del centroquattresimo corso per reclute. Per vostra sfortuna, come vostro istruttore è stato scelto il qui presente Keith Shadis, pivelli!» Si presentò il Generale che si ergeva impettito di fronte le fila dei nuovi cadetti. Lui lasciò correre lo sguardo su ognuno di loro con aria critica. «Non sono qui per darvi un caloroso benvenuto: ora come ora, non siete altro che animali in cattività e il massimo a cui potete aspirare è diventare cibo per giganti! Anzi, siete meno di animali in cattività, ma in questi tre anni di addestramento vi farò diventare dei veri soldati – v'insegnerò come combattere i giganti! Quando fra tre anni ve li ritrovere davanti, sarete ancora del semplice cibo per loro, oppure sarete delle prestigiose mura che difenderanno il nostro Re? O, ancora meglio, dei gloriosi soldati che annienteranno i giganti? A voi la scelta!»

「 outlander 」 levi ackermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora