Capitolo 4

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Stavo mettendo a posto le ultime cose nella valigia, ci stavamo trasferendo a casa di Alexia e suo fratello Damien perché, siccome io non mi faccio i cazzi miei, ho aperto e letto il libro delle maledizioni. Chiusi la valigia e andai di sotto, dove mi aspettava mia madre con la sua di valigia
-Pronto?- mi chiese accarezzandomi la guancia con un sorriso un po preoccupato sul volto
-Certo- risposi, misi giù la mia valigia e l'abbracciai -Scusa mamma- le sussurrai mentre la stringevo di più a me
-Tranquillo caro, non lo sapevi- mi rassicurò, ci staccammo da quel abbraccio e andammo in macchina. La casa di Alexia si trovava nel centro di New York e io per tutto il viaggio non ho fatto altro che pensare a come veniva a scuola siccome abitava così lontano, guardai fuori dal finestrino con la musica nelle orecchie e pensavo. Pensavo a mia madre, che per proteggermi mi ha tenuto nascosto la mia parte demoniaca e letale, che dopo tutto quello che ha passato è ancora in piedi per lottare contro questa guerra che ho scatenato, non ho mai conosciuto una donna così forte come mia madre. Spostai lo sguardo dal finestrino a mia madre, che in quel momento guidava con concentrazione, sorrisi e ritornai a guardare fuori, ero fortunato ad avere una madre così, ma sarei ancora più felice se papà fosse al mio fianco
-Mamma- dissi ancora guardando fuori
-Sì tesoro, che c'è?- chiese
-Com'era papà?- chiesi a mia volta questa volta guardandola, lei sorrise ma continuo a guardare la strada
-Beh, tuo padre era l'uomo più bello e gentile del mondo, con i suoi occhi color nocciola e una dolcezza infinita- mi guardó ancora sorridendo la guardai, i suoi occhi verdi come i miei erano pieni di tristezza e di vuoto, si vedeva che le mancava papà. Abbassai lo sguardo e pensai a come l'aveva chiamata Damien quando erano venuti a casa
-E perché Damien ti ha chiamato Iris se il tuo nome è Natalie?- chiesi
-Quando i demoni si sposano con gli umani, quest'ultimi avranno due nomi, quello proprio e quello demoniaco che verrà usato solo dai demoni quando invece gli umani ti chiamano con il tuo nome proprio- mi spiegò guardando la strada
-E io ce l'ho un nome demoniaco?- chiesi ancora
-Beh no, tuo padre ed io non ti abbiamo mai dato un nome demoniaco quindi no-
-Ah okay-

Passammo tutto il viaggio in tranquillità e finalmente arrivammo a casa di Alexia, parcheggiammo la macchina davanti al garage della grande villa e dopo nemmeno 2 secondi arrivarono Damien e Alexia ad aiutarci. Entrammo dentro casa e la parola che mi uscì dalla bocca fu "Wow", da fuori era bella ma dentro ancora di più, il salone aveva un divano in pelle nero, la TV era gigantesca, il tavolino in vetro con le gambe in ferro era favoloso. Andai in cucina e rimasi ancora a bocca aperta, era di un nero abbastanza chiaro con i bordi grigi, il tavolo era di vetro con i bordi e le gambe in ferro, e le sedie di ferro, una casa più bella non ne avevo mai viste
-Hai finito di sbavare?- mi chiese Alexia guardandomi con le braccia incrociate
-Oh ehm si, complimenti per la casa, è molto bella- dissi
-Lo so, Damien ha bei gusti- disse prendendo la mia valigia senza sforzi e andare di sopra
-Hey, la porto io la valigia- dissi raggiungendola
-Ti ricordo che per me non c'è problema e che non mi stanco- disse aprendo la porta di una camera
-Questa è la tua camera quindi fanne buon uso- disse per poi andarsene, rimasi li a guardare la mia camera, non era niente male tranne per la scrivania per fare i compiti. Apri la valigia e cominciai a sistemare la mia roba, misi i libri Fandom nella libreria vicino alla scrivania e i vestiti nell'armadio.
Dopo un po arrivò Damien, proprio mentre sistemavo l'ultima cosa sulla scrivania
-Certo che ti organizzi bene- disse guardando come avevo modificato la camera
-Grazie- dissi sedendomi sul letto per poi essere seguito da Damien
-So che ti senti in colpa per quello che hai fatto ma non devi, non l'hai fatto apposta- mi disse guardandomi -Pensa il lato positivo, c'è stato un demone che l'ha fatto per cattiveria invece tu per sbaglio- continuò
-Sì ma intanto vi ho messo in pericolo- dissi con un filo di voce guardando a terra
-Non ti devi preoccupare, ci riusciremo a far finire questa guerra prima di quanto pensi- disse prima di essere interrotti da Alexia, aveva il respiro affannoso e la pelle bianca, come se avesse visto un cadavere -Che hai sorellina?- chiese Damien alzandosi
-I primi cambiamenti!- disse Alexia andando verso la finestra, il cielo era strano, come se il sole non fosse mai esistito, guardai più attentamente e più lo guardavo e più il cielo era nero carbone -Proprio come 1000 anni fa- disse Alexia guardando il fratello
-Dobbiamo andarecene- disse quest'ultimo, lo guarda e con la faccia scioccata dissi
-COSA?!-
-Vuoi morire per caso?- chiese uscendo dalla porta, io lo seguì e gli andai dietro
-Secondo te io ho voglia di rimettere tutta la mia roba nella valigia?!- chiesi alzando un po la voce
-Tranquillo, non ti servirà- aprì un cassetto e tirò fuori un coltellino d'argento e un coltello d'argento con una pietra rotonda rossa sopra e andò di sotto, lo seguì e appena arrivai nel salone trovai 10 persone che non avevo mai visto prima
-Li ho chiamati appena in tempo- disse Alexia prendendo il coltello d'argento con la pietra e andare vicino ad un ragazzo biondo, con gli occhi neri
-Bene allora, sapete tutti che la guerra dei 1000 anni è stata evocata per la seconda volta e che per combatterla dobbiamo stare uniti- disse Damien per poi avvicinarsi a me -Lui è Kevin, il ragazzo che ha scatenato la guerra- le 10 persone mi guardarono con odio e ringhiarono ma Damien mi salvò il culo -Ma non l'ha evocata per cattiveria ma per sbaglio, lui è come noi, una mezzodemone- le persone sconosciute iniziarono a parlare sotto voce in una lingua strana ma che stranamente riuscivo a capire, guardai Damien che mi sorride e continuò a parlare -Per combattere questa guerra dobbiamo andare di nuovo nella nostra terra, anche se siamo scappati da li per causa di Zalgo, ora dobbiamo far vedere che non abbiamo paura quindi chi è con me?!- le persone e Alexia iniziarono ad urlare, e gli urli erano tipo urli di guerra, non sapevo se avere paura di queste persone o di fidarmi.

Siamo ore che camminiamo nel deserto, grazie al teletrasporto di Alexia che siamo qui, e ancora nessuno che dice "SIAMO ARRIVATI!!!!!" No ma va! Sto morendo di caldo, di sete e di paura
-Hey vedrai che andrà tutto bene- mi disse la voce rassicurante di Alexia, mia madre stava vicino a Damien e gli altri nel loro gruppetto
-Ma come si chiamano quelli?- chiesi indicando i ragazzi

-Quella bionda con gli occhi rossi è Alice, il ragazzo con i capelli rossi e gli occhi arancioni è Alastor, quello vicino a Alice con i capelli neri e gli occhi grigi è Ammut, il ragazzo un po basso con i capelli castani e gli occhi neri è Caino, la ragazza vicino a Alastor con i capelli neri e occhi castano chiaro si chiama Agiel, la ragazza con i capelli blu e gli occhi bianchi è Ala, il ragazzo con i capelli marroni e occhi rossi vicino ad Ala è Grigori, l'altra con i capelli biondi e occhi azzurri è Amy la ragazza di Grigori, e le altre due sono Iblis che ha i capelli verdi e occhi neri e Jinn che ha i capelli rosa e gli occhi viola- mi disse presentandomi i ragazzi
-E tu...sei fidanzata con uno di loro?- chiesi
-Cosa? Che te lo fa pensare?- disse con una leggera risata
-Beh...non so...- non fece in tempo a dire altro che Damien chiese l'attenzione di tutti
-Ci fermeremo in quella grotta per stanotte, ho previsto una tempesta di sabbia quindi ci fermeremo qui- ci disse per poi entrare nella grotta seguito da noi. Ci sedemmo per terra e per la stanchezza mi sdraiai
-Stanco amico?- mi chiese Alastor prendendo una boccia d'acqua nel suo zaino
-Abbastanza- risposi, lui rise
-Questo non è niente- continuò a ridere
-Dovresti provare a fare il giro del mondo in un giorno- disse Amy ridendo un po
-O camminare per ore a vuoto nella Terra Della Desolazione- disse Ammut
-Okay ragazzi, adesso basta. Ora mangiamo e dormiamo, domani dobbiamo ancora camminare per trovare la nostra terra- disse Damien tirando fuori dei panini e dell'acqua per tutti.
Dopo aver mangiato ci mettemmo tutti a dormire fino a quando non sentii una melodia.

Il demone della notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora