Kevin...Kevin... ripeteva quella melodia, mi alzai da terra e uscì dalla grotta. Mi guardai intorno e vidi solo sabbia, sabbia e....sabbia; andai un po più in là, seguendo sempre la melodia, era una voce femminile molto bella, mi aveva come stregato che cominciai a camminare senza preoccuparmi di quanto mi fossi allontanato dalla grotta di dove c'eravamo messi per la notte.
Camminai ancora e cominciai ad avere visioni, visioni di gente morta, massacrata da altra gente, alzai lo sguardo verso il cielo e vidi una ragazzo ridere, ma non ridere per essere divertito ma una risata...sadica. Cominciai ad avere un bruciore alla testa, mi portai le mani ai capelli e gemetti di dolore, faceva un male cane, sentivo le persone urlare, urli di guerra e di dolore, urlai anche io ma poi sentii ancora quella melodia chiamarmi
Kevin...Kevin, hai visto cos'hai fatto? Hai portato il caos...il grandioso caos
La voce rise sadicamente e io urlai, no! Non potevo essere stato io, non potevo. Cominciai a piangere sia per il dolore sia perché pensavo davvero che tutte quelle persone stavano morendo per colpa mia, mi accasciai a terra e continuai a piangere
È colpa tua...solo tua Kevin....tutta tua...
Urlai, mi tenevo la testa stretta per il dolore e continuai a vedere le persone massacrarsi tra loro
-È colpa mia- piansi -È solo colpa mia- continuai a piangere
Esatto Kevin...è colpa tua...
Stavo per perdere le speranze fino a quando non sentii qualcuno prendermi e portarmi via da li, del resto vidi solo degli occhi rossi...Mi svegliai e intorno a me vidi solo palme e un piccolo laghetto, Sarò in un'oasi... pensai. Mi guardai intorno e vidi Alexia bagnarsi i capelli, appena ebbe finito si girò verso di me e mi sorrise
-Finalmente il bello addormentato si è svegliato- disse prendendo lo zaino e avvicinarsi a me
-Dove sono gli altri?- chiesi tenendomi la testa ancora dolorante e mettermi a sedere
-Gli altri ci staranno cercando siccome sono venuta a recuperarti ieri notte- disse mettendosi a sedere e bere un po d'acqua -Vuoi?- chiese indicandomi la borraccia
-No grazie- risposi gemendo un po di dolore -Come hai fatto a trovarmi?-
-Beh ti ho trovato qui, quando mi sono svegliata e non ti ho visto nella grotta sono venuta a cercarti e beh...eri qui mezzo agonizzante- mi rispose mettendo a posto la borraccia nello zaino
-Cos'erano quelle voci...quelle immagini che si erano formate nella mia mente?- chiesi ancora levandomi la sabbia dalle mani
-Sirene del deserto, sono diverse dalle sirene del mare, almeno loro ti fanno provare piacere ma le Sirene del deserto sono figlie del padrone, attirano la vittima con il loro canto maestoso ma appena lo sfortunato si è allontanato abbastanza iniziano a farlo soffrire e a fargli vedere le immagini delle loro maggior paure e incolpandoli di esso - mi spiegò Alexia massaggiandosi le braccia e guardandomi -Io so cosa ti hanno fatto vedere- abbassò la testa
-Come fai a saperlo?- chiesi guardandola, lei non rispose e poi quando credetti che me lo stesse dicendo si alzò e disse
-È meglio che ci mettiamo in viaggio, dobbiamo ancora trovare gli altri- prese il suo zaino e si incamminò
-Hey, aspetta- dissi alzandomi alla svelta e seguirla.-Forse è meglio che ci fermiamo- dissi fermandomi a prendere fiato
-Non possiamo fermarci, perderemo solo tempo- disse Alexia guardandomi
-Sono ore che camminiamo e credo proprio che stiamo girando intorno!- dissi rimettendomi a schiena dritta e guardandola, mi guardó a sua volta
-Non possiamo fermarci okay?- si avvicinò a me ma appena fece un passo la terra iniziò a tremare -Oh no-
-Cosa?- chiesi allarmato -Cosa c'è?-
-Un'altro segno della guerra- disse guardando la terra tremare sotto di noi -Kevin...CORRI!!!- iniziò a correre e io dietro di lei. Corsi più veloce che potevo ma lei era una demone ed era più veloce di me ma cercavo di stare al suo passo. La terra tremava sempre più forte e questa cosa mi fece correre più veloce che potevo
-Svelto!- mi urlò Alexia correndo più veloce che poteva
-Meno parole e corri!- le urlai a mia volta svoltando l'angolo, la terra si spaccò a metà formando una enorme crepa su di essa, Alexia con agilità saltò e atterrò sull'altra sponda. Saltai. Era come se volassi, come se andassi a rallentatore, vidi la sabbia andare dentro all'enorme crepa che si era formata, sentii che ci stavo per cadere anche io dentro ma mi aggrappai alla sponda
-Alexia!!- urlai -ALEXIA!!!- urlai più forte, una mano mi prese e mi tirò su
-Forza figliolo! Svelto!- disse una voce di un uomo, lo seguì e mi portò in una grotta sotterranea. Nella grotta c'era seduta Alexia che appena mi vide mi abbracciò fortissimo
-Mi dispiace ma non potevo guardarmi indietro-
No ma vai tranquilla cara stavo quasi per morire, pensai
-Stai tranquilla, ora sto bene- le sorrisi e le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi sorride e poi si mise a sedere, io seguì il suo gesto e guardai l'uomo
-La ringrazio- dissi, l'uomo si girò verso di me e mi sorrise
-Non potevo lasciar morire mio figlio- lo guardai, da dietro alla maschera non potevo vedere molto, ma dal fisico di vedeva che era un uomo, si tolse la maschera e mi sorride
-Io sono Maicom, figlio di Samael e Sheiva, marito di Iris ma per gli umani Natalie e...- mi guardó -Padre di Kevin ma come nome demoniaco Kobal- okay, mi sto sentendo male
-Papà?- dissi alzandomi e guardarlo -Tu...tu eri morto!- dissi
-Sono sopravvissuto, e ora niente chiacchiere e abbracciami figliolo!- non ci pensai due volte, lo abbracciai fortissimo, finalmente ho un padre accanto, finalmente posso sentire la sua voce, parlargli, stare insieme a lui, state insieme a mio padre.Mi svegliai nel cuore della notte, mi guardai intorno e vidi mio padre dormire tranquillamente e Alexia guardare l'oscurità dall'entrata della grotta, mi avvicinai a lei e mi ci sedetti vicino
-Non riesci a dormire?- chiesi guardandola
-Penso- disse sempre guardando l'oscurità
-A cosa?- chiesi
-Ai miei genitori- rispose con un filo di voce abbassando la testa e guardando le sue mani, l'abbracciai, non so perché lo feci ma mi venne distinto, lei appoggiò la testa sulla mia spalla e rimanemmo in silenzio fino a quando non fu lei a parlare
-Sai perché so cos'hai visto nelle immagini delle Sirene del deserto?-
-No-
-Beh...vidi le stesse cose tue una volta, la guerra dei 1000 anni- disse con della tristezza nella sua voce, le accarezzai i capelli
-Cantami qualcosa- dissi, lei mie guardó levando la testa dalla mia spalla
-Cantare?- chiese, la guardai e le sorrisi
-Sì, cantami qualcosa- lei stette zitta per qualche secondo poi iniziò a cantare qualcosa
-Spesso chiudo gli occhi
E ti vedo sorridere
Stai cercando la mia mano...e io mi sveglio dal mio sogno
Nonostante il tuo cuore sia mio
Dentro è vuoto
Non ho mai avuto il tuo amore e mai lo avròEd ogni notte rimango sveglia
Pensando che forse mi ami come io ho sempre amato te
Ma come puoi amarmi come io amo te
Quando non mi hai mai guardata dritto negli occhi?Non mi sono mai sentita così...
Così innamorata da sentire qualcuno qui
Ma essendo così sola
Non dovevi essere tu quello ad asciugarmi le lacrime?
Quello a dirmi che non se ne sarebbe mai andato?
L'acqua è calma e limpida
C'è il mio riflesso
Vedo tu che mi stringi a te
Ma poi scompari
Tutto quello che mi rimane di te è un ricordo
Che esiste solo nei miei sogniEd ogni notte rimango sveglia
Pensando che forse mi ami come io ho sempre amato te
Ma come puoi amarmi come io amo te
Quando non mi hai mai guardata dritto negli occhi?Lo so cosa ti fa male, lo sento anche io
E fa così tanto male sapere che non posso farci niente
E nel profondo del mio cuore in qualche modo so
Che non è importante se ti amerò per sempreSpesso chiudo gli occhi
E ti vedo sorridere
Stai cercando la mia mano
E io mi sveglio dal mio sogno
Nonostante il tuo cuore sia mio
Dentro è vuoto
Non ho mai avuto il tuo amore e mai lo avrò
Questo è il motivo per cui rimango qui sotto la pioggia-

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Il demone della notte
Tajemnica / ThrillerUna guerra, iniziata 1000 anni fa per poi riniziare nel giorni nostri, per colpa di un ragazzo che ha commesso un errore banale. Potremo sconfiggerla? Una storia d'amore e azione allo stesso tempo.